lunedì 9 gennaio 2012

Ayinger Celebrator Doppelbock vs. Winter Bock

Iniziamo con un po' di beer-geekismo. Ayinger Celebrator Doppelbock, per Ratebeer è la migliore birra tedesca al mondo ed è anche la migliore Doppelbock al mondo. Per Beer Advocate è la terza miglior birra tedesca mentre, nella classifica di stile, si piazza al secondo posto tra le doppelbock, superata dalla Andechser (il contrario di quanto avviene su Ratebeer). Passiamo ora alla seconda protagonista della "sfida", la Ayinger Winter Bock. Secono Ratebeer "non esiste", nel senso che viene considerata solo una rietichettatura della Celebrator. Beer Advocate invece la classifica "semplicemente" come "bock", ma per trovarla nella classifica dello stile bisogna scendere addirittura sino alla posizione 44. La domanda alla quale cercheremo di (non) rispondere è ovviamente: si tratta o no della stessa birra ? Avendole casualmente acquistate assieme, abbiamo deciso di degustarle in parallelo per approfondire l'argomento. Qualche altro indizio utile: la gradazione alcolica di entrambe è di 6.7%. La Celebrator è disponibile in bottiglia nell'insolito formato (per la Germania) da 33 cl. e "dispensa" due caproni in etichetta (l'animale - bock in tedesco) che ha dato il nome allo stile più un simpatico "ciondolo" appeso al collo della bottiglia. La Winter Bock invece preferisce virare su un paesaggio invernale, innevato, per sottolineare appunto la stagionalità della birra. Il sito ufficiale della Ayinger non aiuta a fare chiarezza; sia nella versione in tedesco che in italiano è presente solamente la Celebrator. Per trovare la Winter Bock bisogna entrare nella versione inglese; il birrificio identifica l'origine di entrambe queste doppelbock nella tradizione monastica. Ovviamente, per loro, si tratta di due prodotti diversi. Iniziamo allora la degustazione, con le premesse di avere tra le mani una bottiglia leggermente più "giovane" della Winter Bock (scadenza luglio 2012) rispetto alla Celebrator (aprile 2012).
Esame visivo: aspetto davvero identico. Entrambe le birre sono di uno splendido marrone scuro, limpido, con degli intensi riflessi di color borgogna. La schiuma, beige, è fine e cremosa, molto persistente.
Esame olfattivo: "naso" molto pronunciato quello della Celebrator, ricco di frutta secca, prugne, melassa, toffee, malto tostato. Molto meno forte ma sostanzialmente simile quello della Winter Bock, che profuma di frutta secca e prugne; la birra ci mette un po’ di tempo ad “aprirsi”, e riscaldandosi l’aroma evolve regalando anche sentori di caffè e di amaretto.
Esame gustativo: la sensazione al palato è esattamente identica per entrambe la birre. Corpo medio-pieno, doppelbock scarsamente carbonata ma incredibilmente morbida e cremosa in bocca, facilissima da bere. Anche il gusto ci è parso praticamente uguale; entrambe le bottiglie richiamano l’aroma, con note di caffè, malto tostato, toffee, prugne, frutta secca, una leggera speziatura diffusa che può ricordare vagamente il marzapane, un dolce molto amato in Germania. Il gusto rimane sul versante dolce, ma è perfettamente equilibrato da un amaro molto intenso di tostatura (ma anche di caffè e cacao) che sopraggiunge a fine corsa e permane anche nel retrogusto. L’impressione è davvero di avere in bocca una sorta di quel “pane liquido”, che un tempo aiutava (anche) i monaci a sopportare i lunghi periodo di digiuno imposti dalla religione. Entrambe riempiono completamente il palato, lasciando un caldo retrogusto abboccato dove per la prima volta si percepisce la componente etilica. Due birre complesse ma estremamente pulite, con gusto ed aroma molto intensi ma con una facilità di bevuta (quasi) paragonabile ad una session beer. Effettivamente sembrerebbe esserci quasi ogni elemento per poter affermare che si tratta esattamente della stessa birra, prodotta con due nomi diversi; ma siccome non abbiamo la certezza della prova, ci limitiamo a dire che abbiamo degustato due sontuose doppelbock. Dovendo spendere una preferenza, propendiamo per la bottiglia di Winter Bock, anche se la maggiore “vitalità” di questa bottiglia potrebbe dipendere dalla sua maggior giovinezza (tre mesi). In chiusura, una nota sul prezzo. Acquistate entrambe nello stesso supermercato tedesco, la Celebrator (33 cl.) costa 2.33 Euro al litro, mentre la Winter Bock solamente 1,74 Euro. Il gadget del “caprone” si fa pagare, dunque, ma siamo sempre ad anni luce di distanza dagli sconvolgenti prezzi italiani. Birre ovviamente assolutamente da provare, in qualsiasi delle due versioni. Celebrator: formato 33 cl., alc. 6.7% , lotto 1223, scad. 04/2012, prezzo 0.77 Euro. Winter Bock: formato 50 cl., alc. 6.7%, lotto 1306, scad. 07/0212, prezzo 0.87 Euro.

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english summary:
Brewery: Privatbrauerei Franz Inselkammer KG / Brauerei Aying, Aying, Bayern, Germany. Style: doppelbock.
Appearance: beautiful very dark brown with deep burgundy hues. Head is beige, creamy, long lasting. Aroma: rich and complex; dried fruits, plums, molasses, toffee, roasted malt, coffee and amaretto. Mouthfeel: extremely smooth to the palate, creamy textue, low carbondation, medium-full body. Taste: consistent with aroma; toffee, plums, dried fruits, spices and marzipan. A sweet taste is perfectly balance by a deep and intense bitteness of roasted malts, coffee and dark chocolate. Bittersweet aftertaste, with a warm soft ethylic note. Overall: while according to Ratebeer Ayinger Celebrator and Ayinger Winter Bock are exactly the same beer, under a different name, to Beer Advocate they are two different ones. We took the chance and tasted them in parallel. Indeed they look exactly the same, they smell and they taste (almost) exactly the same. Our bottle of Winter Bock was three months younger than the Celebrator which might explain some light different. Whether true or not, they both are two excellent and tasty doppelbocks you should not miss. Smooth, packed with flavours, they’re warming yet as easily drinkable as (almost) a session beer would be.
Celebrator: bottle 33 cl., 6.7% ABV, batch 1223, BBE 04/2012, price 0.77 Euro. Winter Bock: bottle 50 cl., 6.7% ABV, batch 1306, BBE 07/0212, price 0.87 Euro.

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