english summary:
Brewery: Brouwerij Kerkom, Sint-Truiden, Belgium
Appearance: very dark brown color with some deep red strains. Rocky tanned creamy head. Aroma: licorice, roasted malt, toffee, minerals, dried plums. Mouthfeel: medium-full bodied, medium carbonation, smooth texture. Taste: coffee, licorice and toffee at first. As beer warms up, dried plums, blackcurrant, raisins, chocolate. A sweet but balanced brew which leaves a rich warm fruity alcoholic aftertaste. Overall: a very good and easy to drink Christmans beer, in spite of an 8.3% ABV. Smooth and tasty, this is a winter warmer which we definitely recommend. Bottle: 33 cl., 8.3% ABV, batch BCD, BBE 10/2014, price 4.15 Euro.
martedì 27 dicembre 2011
Kerkom Winterkoninkske
Fondata nel 1878, la Kerkom è tra i sei sopravvissuti dei 127 birrifici che, al tempo della prima guerra mondiale, operavano nella provincia del Limburg, la parte più orientale delle Fiandre belghe. Il fondatore fu Evarist Clerinx, seguito dal figlio Paul che prese il comando delle operazioni dopo la seconda guerra mondiale. Il successivo “erede”, Jean Clerinx, è costretto a chiudere nel 1968 e solamente venti anni dopo decide di ritentare l’avventura, rilanciando il birrificio ed elaborando la ricetta della “Bink”, birra destinata a diventare un po’ il simbolo del birrificio stesso. Nel 1999 la Kerkom viene acquistata da Marc Limet, che si impegna subito ad ammodernare gli impianti e a rinnovare la gamma offerta. Tra queste figura anche la Winterkoninkske, birra stagionale, commercializzata nel period natalizio, non filtrata, non pastorizzata e rifermentata in bottiglia. Oltre al luppolo ed a sette diversi tipi di malto, per brassarla pare vengano anche utilizzate bacche di ginepro e lavanda. Birra dedicata allo Scricciolo, in fiammingo appunto chiamato Wnterkoninkje (ovvero “il re dell’inverno”), il piccolo uccello ritratto anche in etichetta che tradizionalmente “annuncia” l’arrivo dell’inverno quando dalla campagna si sposta verso i centri abitati alla ricerca di un luogo meno freddo dove costruirsi il nido. Ma nella tradizione celtica lo scricciolo è anche legato al giorno di Santo Stefeno (Wren’s Day). Fu proprio questo uccello, con il suo canto, a rivelare ai romani dove fosse il rifugio di Stefano che fu poi catturato e lapidato. La birra è di colore marrone scurissimo, con dei riflessi rossastri; la schiuma, molto persistente, è beige, fine e cremosa. Al naso liquirizia, malto tostato, toffee, leggeri sentori minerali e leggera frutta sotto spirito (prugne). E’ una birra con un corpo medio-pieno, morbida e rotonda in bocca, mediamente carbonata; al primo impatto c’è troviamo note di caffè, liquirizia, toffee; man mano che la birra si riscalda emergono netti sentori fruttati di prugne secche, ribes nero e uvetta sotto spirito, cioccolato. Una speziatura appena percepibile la rende piacevolmente “vivace” durante tutta la bevuta. Abboccata, lascia un retrogusto ricco di frutta sotto spirito che riscalda. Birra davvero “facile” da bere, con l’alcool (8.3%) molto ben nascosto; lascia il palato leggermente appiccicoso, ma non sconfina mai nella stucchevolezza. Natalizia avvolgente, morbida e calda, che senz’altro ci sentiamo di consigliarvi. Ne esiste anche una versione “Grand Cru” molto più spinta (13% alc.), disponibile solo in bottiglia da 75 cl. Formato: 33 cl., alc. 8.3%, lotto BCD, scad. 10/2014, prezzo 4.15 Euro.
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