sabato 7 giugno 2014

Fantôme Printemps


La primavera è ormai agli sgoccioli, l'estate è alle porte e prima di entrare nel periodo più caldo dell'anno è bene dare fondo alle ultime birre dedicate alla primavera. La Brasserie Fantôme dell'eclettico ed imprevedibile Dany Prignon dedica una birra ad ogni stagione dell'anno: Fantôme Hiver, Fantôme Printemps, Fantôme d'Eté e Fantôme Automne, più ovviamente l'immancabile Noel.  La serie di queste saison dedicate alle stagione venne chiamata inizialmente Saison d'Erezée (Erezée è un piccolo paese nei pressi del birrificio) più il nome della stagione; ogni anno, e ad ogni stagione, Prignon crea una Saison diversa secondo il suo "estro", o semplicemente con quello che trova nei campi vicino a casa, dicono i "maligni". Birre quindi diverse di anno in anno e di stagione in stagione; chi beve con regolarità Fantôme sa benissimo che questa è una caratteristica tipica non solo di queste birre  "stagionali" ma quasi di ogni altro prodotto Fantôme: quasi impossibile trovarne due perfettamente uguali.
Eccomi di fronte ad una Fantôme Printemps del 2013, che si presenta di un vivace color arancio, velato, con una bella schiuma compatta e croccante, cremosa ed abbastanza fine, dalla buona persistenza. 
La primavera è la stagione in cui si risveglia la natura, è la stagione dei profumi, dei fiori e delle erbe fresche, e questa Printemps ne è il giusto tributo. Non tanto per i fiori, ma per i netti sentori erbacei di origano e rosmarino, circondati da una delicata speziatura (pepe e coriandolo) e da agrumi come arancio e mandarino; a completare un bouquet intenso ed interessante, pulito e discretamente complesso, cìè una lieve nota rustica (paglia) e qualche nota di acido lattico. L'etichetta dice che il contenuto alcolico è 8%, ma in bocca non si avverte praticamente nessuna traccia di alcool: birra scorrevole, piacevolmente carbonata ma morbida, dal corpo medio. Il gusto è altrettanto piacevole come l'aroma, ma procede in senso inverso: il benvenuto non è dato dalle erbe, ma piuttosto da una nota di biscotto e una bella macedonia di frutti gialli (pesca ed albicocca) ed arancio. L'inizio è dolce, ma viene subito equilibrato da una lieve acidità e, soprattutto, da un finale secco ed amaro dove ritornano l'origano ed il rosmarino, oltre ad un generale amaro "erbaceo". E' intensa e pulita, rinfrescante e dissetante, facilissima da bere, profumata e "verde" come la primavera. Le manca solo il colore, ma il verde Dany Prignon la ha riservato per un'altra sua birra, che ovviamente non c'entra nulla con la primavera.
Formato: 75 cl., alc. 8%, lotto AJ 13, scad. 12/2018, pagata 7.60 Euro (beershop, Belgio).

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