giovedì 30 giugno 2011

Brugse Zot

De Halve Maan è l’unico birrificio rimasto ad operare nel centro di Brugge; una lunga storia alle spalle, che inizia nel 1856 e si sviluppa attraverso sei generazioni della famiglia Maes tra alti e bassi, fino al rilancio operato nel 2005 da Xavier Vanneste. Nuovi impianti e soprattutto una nuova gamma di birre, a partire dalla Brugse Zot, lanciata proprio in quell’anno. Di colore dorato, grossolane particelle di lievito in sospensione che però si depositano sul fondo del bicchiere subito. Schiuma molto ampia, bianca, cremosa, molto persistente. Aroma elegante e fresco, sentori floreali e di agrumi, soprattutto mandarino. In bocca è leggera e piuttosto carbonata; al gusto convince un po’ meno; scompare quasi completamente la componente fruttata a favore del malto, con note di biscotto ed una leggera tostatura. Finisce secca, con un retrogusto corto leggermente amaro erbaceo. Birra gradevole, pulita, senz’altro meglio all’aroma che al gusto. Formato: 33 cl., alc. 6%, lotto L7 10013 (?), scad. 01/2013, prezzo 1.85 €

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english summary: soon

martedì 28 giugno 2011

LoverBeer BeerBera 2009

LoverBeer, ovvero Valter Loverier ovvero uno tra i birrai più interessanti nel panorama italiano. Anche lui inizia dall'homebrewing, nel 2002, per compiere poi il grande salto nel mondo dei professionisti nel 2009. Il birrificio, con sede a Marentino, in Piemonte, in pieno territorio vinicolo, intende mantenere le radici saldamente ancorate al proprio territorio. Inevitabilmente lo sguardo di Valter si volge ad est; a pochi chilometri c'è il Monferrato, terra di grandi vitigni, solo per citarne alcuni: Grignolino, Freisa, Dolcetto e, per questo caso specifico, la Barbera. Dal Barbera alla Beerbera il passo è morfologicamente semplice ed intuitivo; più complicato è invece controllare tutti gli elementi che entrano in gioco nella pratica brassicola. Valter utilizza un 20% di mosto d'uva barbera, zucchero, malto e luppoli. Nessun lievito; il Belgio ci insegna quali meraviglie possono nascere dalle fermentazioni spontanee e quindi la Beerbera finisce a maturare - ovviamente - in botti di legno. Il risultato è sorprendente. A partire dallo splendido color rame, dai riflessi rubini, appena velato. La schiuma è bianca, fine, e sparisce subito senza lasciare nessun ricordo. Poco male, perchè il naso è già ebbro di sentori legnosi e di "cantina", seguiti da note più aspre di frutti rossa (ribes), uva, prugne acerbe, ed una discreta mineralità. In bocca è molto carbonata ma estramamente leggera, i gradi alcolici sono 8 ma sembrano la metà. Al gusto c'è un leggero corpo di malto, a ricordarci che sempre di birra si tratta, e la stessa frutta dell'aroma, aspra. Molto rinfrescante, caratterizzata da una elevata secchezza che pulisce perfettamente il palato. Lascia un retrogusto intenso, fruttato, con leggere note legnose. Estremamente pulita in bocca, la Beerbera si pone ai confini della birra ovvero al punto d'incontro tra birra e vino. Molto convincente. Non costasse così tanto, bisognerebbe acquistarne una cassa da mettere in cantina e riassaggiarla nel corso degli anni per studiarne l'evoluzione. Formato: 37.5 cl., alc. 8%, lotto PBB01-1209, scad. 12/2012, prezzo 6.50 €.

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lunedì 27 giugno 2011

Schneider Weisse Tap 7 Unser Original

Il torbido color arancio/marroncino chiaro non è certo il migliore biglietto da visita. La schiuma è grossolana, ocra, e svanisce molto rapidamente senza lasciare nessun pizzo nel bicchiere. Naso caratterizzato da sentori di banana e chiodi di garofano, dolce. In bocca è leggera ed una decisa carbonatazione la rende molto vivace. Al gusto ritroviamo banana molto matura e chiodi di garofano, qualche remota nota di malto e di alcool. Praticamente nessuna traccia di acidità. Finisce molto in fretta, lasciando un breve retrogusto abboccato con nuove note fruttate di banana. Ci è sembrata una bottiglia in pessima forma, quasi “svenuta”, che ha probabilmente subito diversi maltrattamenti; l’avevamo bevuta molto tempo fa, anche qui alla spina, ed il nostro ricordo era migliore. Amen. Formato 50 cl., lotto 1621 2, scad. 15/12/2011, prezzo 1.89 €.

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domenica 26 giugno 2011

Extraomnes Saison

Impossibile parlare di Extraomnes senza citare Luigi “Schigi” D'Amelio, uno dei personaggi più sanguigni – ed anche discussi - della scena brassicola italiana ma, soprattutto, sommelier dell'AIS ed assaggiatore ONAV nonché, per quel che riguarda la birra, docente in corsi di degustazione e membro di giuria in diversi concorsi. I suoi esperimenti da homebrewer hanno lentamente dato forma al progetto Extraomnes, birrificio aperto assieme a 4 compagni d’avventura nel 2010; da quello che abbiamo assaggiato – e letto in rete – va dato merito al birrificio di essere arrivato sul mercato con delle birre di notevole qualità, senza affrettare i tempi e senza proporre – come purtroppo accade oggi in Italia – dei prodotti ancora acerbi ed "amatoriali" (per usare un termine gentile). L'amore "brassicolo" per il Belgio di Extraomnes è evidente sin dai nomi "essenziali" delle birre attualmente in produzione: Blond, Bruin, Tripel e questa Saison. Colore oro, velato, con cappello di schiuma bianca, fine e cremosa, molto persistente. L’aroma è molto dolce, caratterizzato da frutta sotto spirito (pesca, albicocca), leggeri sentori floreali ed una speziatura leggermente pepata infusa dai lieviti. Corpo medio, carbonatazione media. In bocca ha una corrispondenza quasi completa con l’aroma. Dolce, netta predominanza di frutta sotto spirito, e leggera speziatura; l’alcool c'è, ma è sempre ben nascosto. Finisce secca, pulisce bene il palato, lasciando un retrogusto abboccato ma pungente, con una leggera nota alcolica a scaldare. Birra molto ben fatta, che sorprende per la pulizia del gusto e la facilità di bevuta grazie ad una texture watery. Fin qui tutto bene, abbiamo bevuto un’ottima tripel, non molto distante dalla Moinette della Dupont assaggiata giusto ieri. Poi lo sguardo ci cade sull’etichetta; effettivamente c’è scritto “Saison”, non "Tripel". Siamo onestamente molto confusi. Non è che c’è stato un involontario errore nell’etichettatura ? Resteremo con il dubbio sino alla prossima bottiglia di Saison. Formato: 33 cl., alc. 6.9%, lotto 046/11, scad. 08/2012, prezzo 3.70 €.

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sabato 25 giugno 2011

Moinette Blonde

Prodotta dalla Brasserie Dupont per la prima volta nel 1955, con il nome Abbaye de la Moinette, accorciato poi semplicemente in Moinette nel 1980. Bel colore dorato pallido, velato, con una schiuma bianca, compatta, fine e cremosa, molto persistente. Naso dolce e ricco di frutta sotto spirito (albicocche, pesche), zucchero, canditi, e leggera speziatura donata dai lieviti. Il corpo è robusto, ma la gradazione alcolica (8.5%) molto ben mimetizzata e la texture acquosa la rendono molto facile (e pericolosa) da bere. Nella nostra bottiglia (prodotta nel 2009, crediamo) i luppoli erano quasi completamente svaniti ed in bocca riscontriamo una corrispondenza quasi totale con l’aroma, con l’aggiunta di note mielose. Morbida, pulita, molto dolce ma caratterizzata da un finale secco che fortunatamente pulisce bene il palato. Lascia un retrogusto abboccato e fruttato, con l’alcool ancora ben mimetizzato e che arriva a scaldare solamente la faringe. Questa bottiglia si è rivelata sostanzialmente un “dolcione”, probabilmente esemplari più giovani risultano meglio equilibrati dall’azione dei luppoli. Formato 33 cl., alc. 8.5%, IBU 35, lotto LO09187A, scad. 10/2012, prezzo 2.40 €.

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english summary: soon

giovedì 23 giugno 2011

BSA Hey Ho! To Go!

BSA, ovvero Birrificio Sant’Andrea. Aperto nel 2010 a Vercelli dall’idea di 5 soci con qualche esperienza di homebrewing che, inizialmente, si stanno avvalendo della consulenza del birraio Andrea Bertola (già con Troll e Pausa Cafè, se non erriamo). Birrificio giovane che nasce con un sito internet molto moderno ed aggiornato ma soprattutto con lo slogan di “birra al popolo”, praticando prezzi abbordabili (almeno allo spaccio interno) e cercando di riportare la birra lontano dagli esosi tavoli dell’alta ristorazione. “Hey ho! To go!”: nome ovviamente che s’ispira a Blitzkrieg Bop dei Ramones e, indirettamente, alla rivoluzione brassicola punk professata dai ragazzi di BrewDog. Ovviamente non poteva che essere che IPA, lo stile attualmente più in voga tra i giovani consumatori. Nel bicchiere si presenta di un poco attraente color ambrato, torbido; la schiuma non è molto fine, cremosa, e scompare abbastanza rapidamente. Naso “moderno” anche se un po’ grossolano che sfoggia il classico bouquet fruttato donato dai luppoli esotici: molto dolce, frutto della passione, mango, pesca, ed ananas, tutti molto maturi, a confondersi con sentori di caramello. In bocca è leggera, con una carbonatazione media, ma anche poco pulita: malto appena percepibile, l’amaro dei luppoli non morde lasciando il campo a nuovi sentori di frutta molto matura che ripropongono l’aroma. A fine corsa l’acqua sembra debordare, l’amaro è solo accennato, appena pungente, ed il palato rimane con un velo oleoso. Le intenzioni ci sono, e lavorandoci potrebbe diventare una buona IPA; la strada è ancora lunga, però. Al momento di consoliamo con il fatto che parte del ricavato delle vendita della Hey ho! To go! sono destinate all’associazione TogoToTogo per la costruzione di pozzi d’acqua nell’omonima nazione africana. Formato: 75 cl., alc. 6.2%, 60 IBU , lotto L1126, scad, 05/05/2012, prezzo 8.50 €.

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english summary:
Birrificio Sant’Andrea, Vercelli, Italy.
Hey ho! To go! is an IPA which pours a murky amber color topped by a frothy white head quickly collapsing into the glass. Lots of sweet and mature tropical fruits on the nose: passion fruit, mango, peach, pineapple which get mixed with caramel. Light bodied with medium carbonation. Taste is not very clean: not much of a malty backbone, bitter hops are not biting and taste is rather sweet and fruity as aroma. Watery finish, short hoppy bitterness, oily mouthfeel. These IPA has good intentions, but fails in substance. Lots of work to be done by this brand new brewery (opened in 2010). Bottle: 75 cl., 6.2% ABV, 60 IBUs, batch L1126, bb. 05/05/2012, 8.50 €

mercoledì 22 giugno 2011

BIA Golden Ale

Altra birra della rinnovata linea BIA prodotta dal Birrificio Del Ducato per la grande distribuzione. La precendente “BIA Ale” ha lasciato il posto alla “Golden Ale” che si caratterizza soprattutto per l’utilizzo aromatico di luppoli “modaioli” extra europei. Di colore oro pallido, velato. La schiuma è bianca, fine e cremosa, molto persistente. L’aroma non è molto forte ma comunque elegante con agrumi (arancio, cedro) e frutta tropicale (mango, ananas); birra che pone la facilità di beva al primo posto; corpo leggero, carbonatazione media, palato watery, bassa gradazione alcolica e secchezza. Dopo un rapido imbocco di malto con note di biscotto, il gusto vira rapidamente verso l’amaro erbaceo (molto inglese) dei luppoli che s’intensifica ulteriormente nel lungo retrogusto vegetale. Birra semplice, molto pulita, facilissima da bere e gustosa, che sembra “reggere” bene i metodi di stoccaggio non proprio ideali della grande distribuzione. La Guida alle birre d'Italia 2011 le assegna il massimo dei punteggi, cinque stelle. Inizialmente venduta dai supermercati ad un prezzo intorno ai 3.50 €, è ultimamente reperibile tra a circa 2.50€, a seconda dei punti vendita. Ottimo rapporto qualità prezzo ormai quasi allineato alle concorrenti belghe. Che finalmente si sia aperta una breccia nel muro degli esorbitanti prezzi della birra artigianale italiana ? Speriamo che altri birrifici seguano l’esempio del Ducato, per i consumatori sarebbe finalmente la fine di un incubo. Formato: 33 cl., alc 4.5%, lotto 278 10, scad. 09/2011, prezzo 2.60 €.

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english summary:
Birrificio del Ducato, Roncole Verdi di Busseto, Parma, Italy.
BIA is a range of beers brewed by Birrificio Del Ducato especially for Supermarket chains. “Golden Ale” obviously pours a pale golden color with a creamy white head. Light elegant hoppy aroma with citrus (orange, citron) and tropical fruits (mango, pineapple). Purposely an easy drinkable APA with watery palate, light body and medium carbonation. There’s a subtle biscuit malty backbone in there which is soon overtaken by a grassy bitterness, very UK style. There’s even more bitter hops in the long aftertaste. A quite simple, clean and tasty brew. Very well done, and finally reasonably priced if compared to all the other Italian craft beers. Perhaps this is the start of a price revolution? Bottle: 33 cl., alc. 4.5%, batch 278 10, bb 09/2011, 2.60 €

martedì 21 giugno 2011

Anderson Valley Hop Ottin IPA

Boonville, California, USA, 1987: nel seminterrato del proprio brewpub Kenneth Allen dà vita alla Anderson Valley Brewing Company. Il primo impianto, dalla capacità di circa 1100 litri, viene triplicato nel 1996 e consente di portare la produzione annuale ai 15000 barili. L'ultima fase dell'espansione avviene nel 2000, quando Allen recupera in Baviera due bollitori in rame da 85 e 100 barili, portandoli in California. Nel 2010 va in pensione, cedendo il birrificio a Trey White. La Hop Ottin IPA si presenta di color rame, velato, con un bel cappello di schiuma ocra, fine, cremosa a molto persistente. L'aroma non è molto forte ma elegante, spiccano note di aghi di pino e agrumi, soprattutto pompelmo, donati dai luppoli della West Coast. Dal corpo medio, in bocca è molto morbida ed equilibrata tra i suoi elementi; prima dell'amaro vegetale, il palato si gode la base di malto che regala note di biscotto e caramello. Secca, termina con un lungo retrogusto erbaceo/vegetale amaro leggermente pepato. IPA che fa dell'equilibrio e della pulizia il suo punto di forza; non colpisce forte, non vuole stupire con eccessi ma si rivela un'ottima compagna di bevute, nascondendo benissimo la propria gradazione alcolica. Non la migliore IPA che abbiamo bevuto, ma comunque molto ben fatta, in una bottiglia che ha resistito abbastanza bene agli eventuali "maltrattamenti" dell'importazione. Ringraziamo i ragazzi di Indebeeren per avercela fatta scoprire. I blog servono soprattutto a questo ! Formato 35.5 cl., acl. 7%, 80 IBU, lotto e scadenza sconosciuti, 3.30 €.

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english summary: soon

lunedì 20 giugno 2011

Diaouligs Gwen Blanche de Bretagne

La Brasserie des Diaouligs apre le porte nel 1997 a Saint Cast-le Guildo, in Bretagna, affiancando alla produzione di sidro anche quella della birra. Gwen è una blanche dal colore giallo pallido, velato. La schiuma, bianca, è fine ma scompare quasi subito. Aroma scarso, percepiamo solamente qualche sentore d’arancio. In bocca è molto gasata, con un corpo esile e fin troppo watery; anche il gusto è poca cosa, con note di banana che s’affiancano all’arancio. La caratterizza una buona secchezza ma anche un retrogusto cortissimo, praticamente assente ed abboccato dove c’è ancora un po’ di banana. Un’altra blanche ai confini con l’acqua aromatizzata. Poca cosa. Formato: 33 cl., alc. 4.5%, scadenza 12/2012, prezzo 2.40 €

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english summary:
Brasserie des Diaouligs, Saint Cast-le Guildo, Brittany, France.
A blanche beer which pours a pale yellow color topped by a white head quickly disappearing. Poor aroma with just some orange fruitness. Watery texture, high carbonation and light body; taste is pretty much light as well. Some banana and orange. Dry to the palate, ends with a very short aftertaste with some more banana/wheat notes. A very weak blanche. Bottle: 33 cl., 4.5% ABV, bb. 12/2012, 2.40€

domenica 19 giugno 2011

Aosta MonBlanche

Blanche brassata dal Birrificio Aosta. Di colore giallo pallido, velato; la schiuma è bianca, fine e cremosa, abbastanza persistente. Al naso risaltano subito sentori di arancio e banana, assieme ad una leggera speziatura. Correttamente leggera in bocca, sostenuta da una adeguata carbonatazione; c'è sostanziale corrispondenza con l'aroma. In bocca la banana donata dal frumento risulta molto più attenuata lasciando quasi campo libero all'arancio; a contorno, leggera speziatura. Molto secca e rinfrescante, termina con una leggera nota amaricante erbacea. Semplice e beverina, abbastanza pulita, una blanche abbastanza gradevole. Formato: 33 cl., alc. 4.8%, lotto 07/10, scad. 12/11, prezzo 3.50€.

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english summary:
Birrificio Aosta, Italy.
Cloudy pale yellow color with a creamy white head. Fruity aroma with oranges and banana, light spices. Taste is more citrusy, there’s not much wheat/banana. Dry, light bodied, watery texture with lively carbonation. A simple, nice and refreshing blanche. Bottle: 33 cl., ABV 4.8%, batch 07/10, bb. 12/11, 3.50 €.

sabato 18 giugno 2011

Gallia Omnia Catutarvos

Birrificio senza impianti propri, per produrre la loro stout Catutarvos i modenesi della Gallia Omnia hanno usufuruito degli impianti del birrificio Statale Nove di Crespellano, tra Modena e Bologna. Nel bicchiere è praticamente nera, schiuma color cappuccino fine e cremosa, molto persistente. Naso pronunciato, sentori di malto tostato e cioccolata. In bocca risalta una discreta morbidezza, texture oleosa, corpo medio e bassa carbonatazione. Malto tostato e caffè ne caratterizzano il gusto; finisce con note amare di tostatura, ancora un po' di caffè ed un punta di alcool a scaldare. Stout tutto sommato apprezzabile. Nota di demerito per l'etichetta, impossibile da staccare ed archiviare. Formato: 75 cl., alc. 7%, 40 IBU, lotto e scadenza non riportate in etichetta.

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english summary:
Gallia Omnia, Modena, Italy.
Nearly black color with a creamy tanned head. Roasted malts and chocolate in the nose. Quite smooth mouthfeel, oily texture, medium bodied and low carbonation. Taste is roasted malt and coffee; bitter roasted aftertaste, with hints of coffee and alcohol. A nice stout. Bottle. 75 cl., 7% ABV, 40 IBUs, 7 €.

venerdì 17 giugno 2011

Birra del Borgo ReAle 5° Anniversario

Mentre il birrificio ha da poco festeggiato a Borgorose il proprio sesto compleanno, noi siamo ancora fermi a quello precedente con una bottiglia della Reale 5° Anniversario; la ricetta base della “flagship beer” di Birra del Borgo viene infatti ogni hanno modificata per brassare una birra celebrativa. Nel 2010 la novità più sostanziale fu l’utilizzo del luppolo neozelandese un po' modaiolo Nelson Sauvin. Ambrata, schiuma leggermente ocra, abbastanza fine e cremosa, persistente. L'aroma inevitabilmente porta un po' i segni del suo primo compleanno e le dolci ed esotiche note fruttate tipiche di questo luppolo sono rilegate in secondo piano, mescolandosi con il caramello; gradevole la speziatura data dai lieviti, ma emergono soprattutto sentori di pino e resina. Al palato ritroviamo la morbidezza e la rotondità tipica della Reale classica; carbonatazione abbastanza alta, corpo medio. Dopo un buon equilibrio tra malto, caramello, note vegetali e resinose, la corsa termina in un lungo retrogusto vegetale molto amaro, caratterizzato da una nota pepata quasi "piccante". Ben fatta e solida, ci è sembrata in bocca leggermente meno "pulita" della sorella maggiore, che continuamo indiscutibilmente a preferirle. Formato: 75 cl., alc. 7%, lotto LS028 2010, scad. 02/2012, prezzo 7€.

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english summary:
Birra del Borgo, Italy.
Especially brewed in 2010 to celebrate Birra del Borgo’s 5th birthday. Basically a variation of the bewery flagship beer’s, ReAle, with Nelson Sauvin hops added. Hazy amber color with a frothy off-white head. Faded hops in the nose; there’s rather caramel, yeast spices, some resin and pine. As the “standard” ReAle, this anniversary brew has also a very smooth mouthfeel. medium bodied and lively carbonation. There’s an overall good balance in the taste between malt, caramel and vegetal, resinous hops. Hoppy and peppery aftertaste. A well done brew, though we still prefer the standard ReAle. Bottle. 75 cl., ABV 7%, batch LS028 2010, bb. 02/0212, 7 €.

giovedì 16 giugno 2011

Ultra Soif

Hugues and Isabel Van Poucke sono dal 1999 al timone della Brasserie d'Ecaussinnes, con un volume d’affari generato quasi esclusivamente su una piccola distribuzione locale e, soprattutto, esportazione in quasi tutto il mondo. La Ultra Soif, dalla divertente etichetta, nasce appositamente come birra leggera e dissetante da bere nel periodo estivo. Avendola assaggiata, confermiamo la funzione. Il colore è oro pallido, velato, un’enorme cappello di schiuma bianca, abbastanza fine e molto persistente. Al naso risaltano pungenti e freschi sentori di agrumi, soprattutto mandarino, ed una leggera speziatura data dai lieviti. Molto carbonata, caratterizzata da un corpo snello e da una secchezza marcata che ne amplificano la beverinità, pulendo bene il palato. Molto rinfrescante, in bocca sono gli agrumi, soprattutto la polpa d’arancio, a caratterizzarla quasi completamente. Leggere note erbacee di luppolo che arrivano a fine corsa donano un breve tocco d’amaro. Poi, siamo di nuovo pronti a ricominciare. Birra pulita e semplice, qualcuno potrebbe forse trovarla in bocca un po’ troppo caratterizzata dal gusto “arancio” che lascia poco spazio ad altre sfumature A noi è piaciuta, avendo avuto la fortuna di “incontrarla” in una serata calda che c’è la fatta bere con gusto, Formato: 33 cl., alc. 5%, scad. 14/06/2012, prezzo 1.99 €.

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english summary:
Brasserie d'Ecaussinnes, Belgium.
Ultra Soif pours a pale hazy golden color topped by a frothy white head. Citrusy aroma (mostly tangerine) with some yeast spices. Lively carbonated and light bodied: a very drinkable beer with a dry mouthfeel. Refreshing taste is dominated by citrus (orange); some grassy hops come in the finish for a pleasant bitter ending. A simple and clean Belgian ale. Someone might find too much orange in this one, but we really enjoyed it on a hot summer night. Bottle: 33 cl., ABV 5%, bb. 14/06/2012, price 1.99 €

mercoledì 15 giugno 2011

Boelens Klokbier Triple

Brouwerij Boelens, ovvero l’unico birrificio presente nella regione belga della Waasland (Fiandre). La loro Klok Triple è di un bel colore dorato, leggermente velato con un cappello di persistente schiuma bianca, fine e cremosa. L’aroma è dolce, con miele e frutta (pesca, albicocca), leggera speziatura donata dai lieviti. In etichetta dichiara 8.5 gradi alcolici che sono fantasticamente nascosti; in bocca è snella, dal gusto che i mantiene dolce con bell’equilibrio tra malti (biscotto), miele e leggeri toni fruttati. Riesce a non essere stucchevole grazie ad una marcata secchezza che ripulisce bene il palato ad ogni sorso. Anche il finale è dolce, caratterizzato da una bella nota calda alcolica. Una tripel "onesta", dolce da capo a fondo ma equilibrata. Formato 33 cl., alc. 8.5%, lotto 0307, scad. 0812, prezzo 3 €.

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english summary:
Brouwerij Boelens, Belsele, Belgium.
Beautiful slightly hazy golden color with a thick creamy white head. Sweet aroma with honey and fruits (peaches, apricots.) and yeast spiciness. A very drinkable triple with a well hidden ABV (8.5%). Taste is sweet with biscuit, honey and light fruits. A very dry mouthfeel “saves” this beer from being too sweet and gives it an acceptable balance. Sweet finish on a warm alcoholic note. A fairly good sweet triple. Bottle: 33 cl., 8.5% ABV, batch 0307, bb. 0812, 3 €.

martedì 14 giugno 2011

Il Beerbante Magistrale

Ha sede a Colorno (Parma) il birrificio Il Beerbante, aperto nel 2009 e guidato dal birraio Paolo Pezziga. In attesa di un sito internet che fornisca qualche informazione su birrificio e birre, versiamo nel bicchiere la MagistrAle. Di colore oro pallido, velata; la schiuma è bianca, non molto fine, ma cremosa e persistente. L'aroma è dolce ed abbastanza elegante con sentori di agrumi (mandarino e polpa d'arancio) e di miele d'acacia. In bocca arriva abbastanza carbonata, con un corpo leggero. Al palato è decisamente acquosa ma meno beverina di quanto potrebbe o vorrebbe essere: la componente amara erbacea assieme a dei lieviti troppo invadenti copre tutto rendendo il gusto poco pulito. Neppure l'amaro si rivela particolarmente fine e gradevole, limitandone la beverinità. Finisce secca, segue un lungo retrogusto amaro erbaceo. Birra che inizia bene, con un ottimo aroma, ma si perde per strada. Con le dovute correzioni, potrebbe diventare una ale interessante. Formato: 50 cl., alc. 5.2%, lotto 2011A02, scad. 15/09/2012, prezzo 3.99 €.

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english summary:
Il Beerbante, Colorno, Parma, Italy.
An hazy pale golden ale topped by a frothy white head. Fruity aroma with citrus (tangerine, orange) and honey. Body is light, carbonation high, watery texture. Some issues in the mouth; taste is not very clean, yeasts and an unpleasant heavy bitterness are covering everything else. Not highly drinkable. A beer which started in a very nice way (aroma) but needs taste improvements. Bottle: 50 cl., ABV 5.2%, batch 2011A02, bb. 15/09/2012, 3.99 €

lunedì 13 giugno 2011

Saranac Imperial IPA

La Matt Brewing Company viene fondata nel 1888 dall’immigrato tedesco Francis Xavier Matt; dopo oltre un secolo e quattro generazioni la famiglia Matt ne è ancora proprietaria, con Nick attualmente al timone di comando. Per brassare questa Saranac Imperial IPA sono stati utilizzati 10 diverse varietà di malti e di luppoli. Nel bicchiere si presenta ambrata, leggermente velata; la schiuma è ocra, fine e cremosa, molto persistente. Stupisce al naso per la predominanza di malto e caramello, inaspettata; i luppoli arrivano solo in un secondo tempo e non nella loro forma migliore: sentori di resina e terrosi. Putroppo spesso le importazioni americane sono scevre d’informazioni sul lotto di produzione e sulla scadenza, ed anche questa etichetta non fa eccezione. Nemmeno la gradazione alcolica è riportata. L’incontro con il palato non è dei più facili: prevale un amaro “pesante”, completamente vegetale e resinoso, mischiato a note di malto, caramello e lievito. La texture in sé è quasi cremosa e pur essendo una birra abbastanza morbida, in bocca, la bevuta procede a piccoli sorsi. Il corpo è medio, la carbonatazione abbastanza contenuta. L’alcool arriva solo a fine corsa, riscaldando il palato; il retrogusto è amaro, vegetale e resinoso. Imperial IPA in tono minore, tra quelle degustate questa è senz’altro quella che ci è piaciuta di meno. Gusto non molto pulito. Abbiamo pensato ad una bottiglia un po’ “datata”, ma altre opinioni lette in rete hanno più o meno confermato la nostra impressione poco positiva. Formato: 35.5 cl., alc. 8.5%, 85 IBU, prezzo: 3.50 €.

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english summary:
Matt Brewing Company, Utica, New York, USA.
Hazy amber color with a long lasting creamy off-white head. Surprisingly aroma is not dominated by hops but by malt. yeast and caramel; yes, eventually we find some resinous and earthy hoppy notes. Saranac Imperial IPA is fairly smooth to the palate, yet taste is not too clean. Heavy bitter vegetable and resinous notes, bready malts, caramel and yeast. Somehow the taste fails to appeal and drinkability is limited. Sip after sip, we come to the bitter resinous finish, with a warm alcoholic note. Honestly, one of the Imperial IPAs we enjoyed less. Bottle: 35.5 cl., 8.5% ABV, 85 IBUs, 3.50 €.

domenica 12 giugno 2011

BiRen Tosco

50 cl. che passano direttamente dal bicchiere al lavandino causa grossa infezione lattica. Ah sì, un po’ di affumicato si sente al naso.


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english summary:
straight into the drain, completely acid. By the way, there is a hint of smoke in the aroma...

sabato 11 giugno 2011

Beer Here Dark Hops

Christian Skovdal Andersen fonda in Danimarca nel 2004 la Ølfabrikken, per abbandonarla poi nel 2008 creando la Beer Here, piccolo birrificio alle porte di Copenhagen. Nel 2010 si trasferisce a Città del Capo, in Sud Africa, inaugurando un nuovo progetto birrario chiamato Bierwerk. Il marchio Beer Here rimane ancora in vita, e la produzione delle birra commissionata ad altri birrifici. Nel caso specifico, la Dark Hops è prodotta al momento alla Nøgne Ø, in Norvegia. Una black IPA, discutibile “categoria” abbastanza recente e di stampo principalmente USA, dove per l’appunto la maggior parte della produzione della Dark Hops viene esportata. Brassata con malto Maris Otter, Brown, malto di segale, orzo tostato e zucchero di canna; saaz e columbus i luppoli usati, quest’ultimo anche in dry hopping, ed azzeccatissima l’etichetta, una sorta di “Hops in Black”. Questa Dark Hops si trova idealmente al punto d’incontro tra stout ed IPA: nera, con un cappello di schiuma compatta, beige, cremosa, fine e molto persistente. Naso quasi balsamico, con freschi sentori di aghi di pino che sovrastano tutto; con attenzione si possono percepire altre leggere sfumature vegetali, resinose e di buccia di agrumi. L’acume dell’aroma trova subito la sua controparte al gusto: la Dark Hops è incredibilmente morbida in bocca, quasi vellutata, e splendidamente in equilibrio tra malto tostato, caffè e resine. Non ci sono altri elementi in gioco, ma la semplice alternanza di resine e tostature la rende estremamente piacevole da bere, grazie anche ad un alcool (8.5%) molto ben mimetizzato. Lascia un lungo retrogusto amaro, resinoso, caldo e morbido. Gran bella birra. Formato: 50 cl., alc. 8.5%, 80 IBU, lotto 509 27/05/2010, scad. 27/05/2013, prezzo 7 €

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english summary:
Beer Here, Denmark, but brewed at Nøgne Ø.
Black color topped with a solid creamy tanned head. A strong and fresh piney aroma comes out of the glass; there’s also some resin and citrus peel in the background. Surprisingly smooth and velvety to the palate, beautifully balanced between roasted malts, coffee and resin. These few flavors make Dark Hops a really pleasant and good beer, almost an ideal meeting point between a creamy stout and a punching IPA. Alcohol is beautifully hidden. Ends with a long, bitter aftertaste which also has a warm alcoholic touch. A very good black IPA, check it out if you can. Bottle: 50 cl., 8.5% ABV, 80 IBU, batch 509 27/05/2010, bb. 27/05/2013, 7 €

giovedì 9 giugno 2011

Birra Pasturana Filo di Fumo

Si presenta di color rame, velato, con un enorme cappello di schiuma ocra, abbastanza fine e cremosa, persistente. L’affumicatura all’aroma è delicata e leggera, mai invadente (un “filo di fumo”, appunto) e si mescola a sentori fruttati, soprattutto citrici, donati dai lieviti. Birra snella e beverina, in bocca ripropone gli stessi toni fruttati dell’aroma ed un amaro erbaceo che ne caratterizza quasi tutta la corsa senza nessun ritorno dell’affumicato. Secca, pulisce bene il palato prima di lasciare un delicato retrogusto amaro, erbaceo. Una birra semplicemente da bere, buona compagna di chiacchierate estive che scorre senza cercare di catturare l’attenzione. Può essere un pregio o, a seconda dei punti di vista, una caratterizzazione un po’ debole. Bottiglia: 75 cl., alc. 5.5%, lotto 31/2010, scad. 06/2012, 7.50 €.

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english summary:
Birra Pasturana, Pasturana, Alessandria, Italy.
This smoked beer pours a copper color topped by a solid and frothy off-white head. Delicate and light smoke on the aroma, along with citrusy yeasty notes. Taste is fruity with a bitter grassy hoppiness, no hints of smoke here. Light bodied and dry, it is a good thirst quencher that leaves a bitter grassy aftertaste. Simple, quite clean taste and only slightly smoked. Bottle: 75 cl., ABV 5.5%, batch 31/2010, bb. 06/2012, 7.50 €

martedì 7 giugno 2011

Chapelle Northmaen Brune

Prodotta dalla Brasserie de La Chapelle (La Chapelle Saint-Ouen, Alta Normandia). Il colore è un bel marrone scuro con dei riflessi rubino; schiuma ocra non molto fine, cremosa e abbastanza persistente. Aroma molto dolce con caramello, melassa, leggeri sentori di malto tostato. In bocca troviamo anche note di caffè e di cioccolato, in un insieme non troppo pulito che tende però a naufragare nell’acquosità del finale. Leggera in bocca, e watery al palato, scorre molto velocemente in bocca lasciando un retrogusto breve ed abboccato dove appaiono timide note di polvere di cacao. Birra beverina ma dalla persistenza troppo scarsa che unita ad un gusto poco pulito la rende poco memorabile. Formato: 33 cl., alc. 6%, lotto 1, scad. 06/2020 (!!), prezzo 2.50 €.

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english summary:
Brasserie La Chapelle, La Chapelle Saint-Ouen, France.
Very dark brown color with ruby hues, topped with a creamy tanned head. Aroma is really sweet with lots of caramel and treacle; hints of roasted malts. It is a quite light beer with a watery texture. In addition to caramel, taste is also featuring notes of coffee and chocolate. Taste is not very clean, and there’s really too much water in the finish. A bittersweet aftertaste with cocoa powder doesn’t improve a beer we have already forgotten. Bottle: 33 cl., 6% ABV, batch 1, bb. 06/2020

lunedì 6 giugno 2011

Pater Lieven Tripel

Prodotta dalla Van Den Bossche per la prima volta nel 1997, per celebrare il proprio centenario; fondata infatti nel 1897, attualmente il birrificio è ancora gestito dalla quarta generazione di discendenti del “padre” Arthur van Den Bossche. All’aspetto è di un bel color oro, leggermente velato; schiuma non molto fine, bianca, cremosa, persistente. Al naso risaltano sentori floreali e citrici, zucchero. E’ una Tripel che ha bisogno di restare un bel po’ nel bicchiere per “aprirsi”, e che dà il meglio di sé a temperatura quasi ambiente, ben oltre i 15 gradi, sviluppando caratteristiche vinose. L’aroma regala sentori legnosi, di frutta secca ed una leggera acidità. In bocca denota una carbonatazione molto marcata ed una secchezza decisa; anche in bocca l’innalzarsi della temperatura la rivitalizza, trasformando il malto, il blando fruttato dei lieviti belgi e la leggera speziatura in una birra vinosa, e molto più armonica, con note fruttate di albicocca, uva bianca matura e legno. L’alcool (8%) è molto ben nascosto, finisce secca con un bel retrogusto caldo ed abboccato. Tripel dal gusto pulito che regala buone soddisfazioni se lasciata riscaldare; da fresca risulta abbastanza anonima; peccato averlo scoperto quando nel bicchiere non ne era rimasta molta. Formato 33 cl., alc. 8%, lotto L112, scad. 18/06/2012, prezzo 2.14 €.

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english summary:
Brouwerij Van den Bossche, St. Lieven-Esse, Belgium.
Nice hazy golden colour with a frothy white head. Aroma is flowery, citrusy with sweet sugar. This Tripel becomes much more interesting when temperature rises up, developing some wine-alike traits. The aroma spreads a certain woodiness, with dried fruits and a light acidity. It’s a very carbonated beer which needs to settle down a bit. A first touch of malt, fruity yeasts and light spiciness is turning with a warmer temperature into an apricot and white grape fruitness with a woody touch. Nice dry mouthfeel, and warm bittersweet aftertaste. Alcohol (8%) well hidden. A good tripel, but only if you let it warm up. Bottle: 33 cl., 8% ABV, batch L112, bb. 18/06/2012, 2.14 €.

domenica 5 giugno 2011

San Giovanni IPA A Modo Mio

Cambio di nome per l’ex Shark Beer di Roseto degli Abruzzi (Teramo), ora diventato Birrificio S. Giovanni. Al momento la loro gamma si compone di tre birre, una pils, una scotch ale e questa “IPA A Modo Mio”; il sito Microbirrifici.org segnala che altro non sarebbe appunto che la Ex IPA Shark Beer. Nome nuovo, ricetta collaudata. Colore ambrato, opaco, schiuma ocra, fine e cremosa, persistente. Bel bouquet di frutta al naso, elegante, con pesca e mango, frutto della passione, ananas e pompelmo. Ottimi profumi. In bocca si rivela abbastanza morbida, con un corpo medio che ne limita un po’ la beverinità ma che fa apprezzare una texture quasi cremosa. Il gusto amaro è dominato da note vegetali e da scorza di pompelmo, con una base di malto caramello a bilanciare. Amaro anche il finale, vegetale (leggera resina che raschia un po’ il palato), un po’ piccante, e qualche nota di pompelmo che torna a fare capolino. IPA ben fatta, profumata e dal gusto pulito. Formato: 75 cl., alc. 6.8%, lotto 013, scad. 30/01/2012, prezzo 7.50 €.

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english summary:
Birrificio S.Giovanni, Roseto degli Abruzzi, Teramo, Italy.
This IPA pours a cloudy copper color with a creamy off-white head. Elegant fruity nose with peach and mango, passion fruit, pineapple and grapefruit. It’s a quite smooth beer with a medium body and an almost creamy texture. The bitter taste is filled with vegetable notes and grapefruit; a malty backbone gives an overall good balance. There’s more grass and resin in the end, with a pleasant aftertaste rich of grepfruit and spicy hops. A very nice IPA with a clean taste. Bottle: 75 cl., 6.8% ABV, batch 013. bb. 30/01/2012, 7.50 €.

sabato 4 giugno 2011

Saison Voisin

La Brasserie des Géants rilevò nel 1996 il vecchio sito della Brasserie Voisin che chiuse i battenti nel 1989. Nel 2001, sotto la supervisione del mastro birraio ormai in pensione Léon Voisin, la Brasserie des Géants riporta in vita questa saison rispettando la ricetta originale che è datata 1884. Davvero una saison atipica la Voisin, che ci ha incuriosito a leggere un po’ di recensioni in rete trovando delle opinioni molto differenti, al punto da pensare che la ricetta sia forse stata modificata nel tempo o che il birrificio non faccia della costanza qualitativa il suo punto di forza. Dopo aver bevuto la nostra bottiglietta da 33 cl. ci sentiamo in piena sintonia con Tim Webb, che nella sua Good Beer Guide Belgium la definisce una “saison che assomiglia piuttosto ad un bitter inglese”. Di un bel colore ambrato, leggermente velato, con cappello di schiuma bianca, fine e cremosa, persistente. Il naso è leggermente floreale, ma soprattutto erbaceo con note di caramello. Sostanziale corrispondenza al gusto, amaro, dove note erbacee sono ben bilanciate da malto e caramello. Chiude con un bel finale amaro erbaceo. Molto beverina, dal gusto pulito, alla cieca diremmo di avere appunto nel bicchiere un buon bitter inglese. Ma l’etichetta recita “Saison”, e questa manca completamente di quel carattere rustico di farmhouse ale che vorremmo invece trovare. Sembra che le bottiglie da 75 cl. ricevano invece maggiori apprezzamenti. Forse ci rirproveremo in futuro. Formato 33 cl., alc. 5%, lotto 062, scad. 03/2013, prezzo 2.10 €.

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english summary:
Brasserie des Géants, Irchonwelz, Belgium.
As Tim Webb points out in his Good Beer Guide Belgium, this is a Belgian saison which looks like an English bitter! Nice hazy amber color with a creamy white head. Aroma is flowery, grassy with some caramel. Taste is bitter with a good balance of grassy hops and caramel. Nice bitter grassy aftertaste. Nice beer with clean taste, but no farmhouse character at all. We wanted to drink a saison, not a bitter. 33 cl. bottle, 5% ABV, batch 062, bb. 03/2012, 2.10 €.

venerdì 3 giugno 2011

Birra del Nani 2

Prodotta dal Birrificio Artigianale Paguba di Morgano, Treviso, alias Birra Morgana alias, in questo caso, Birra del Nani. Non sappiamo se si tratti di una nuova gamma dello stesso birrificio o se di alcune birre prodotte su commissione. Il sito di Birra del Nani dà pochissime informazioni ma ci sembra di capire che si trovi in provincia di Vicenza. Propendiamo allora per la seconda ipotesi, ossia che Birra del Nani si sia fatta produrre (o utilizzi gli impianti) da Birra Morgana. Dicevamo che il sito è scevro d’informazioni sul birrificio ma le schede delle uniche due birre in produzione sono abbastanza complete. Nello specifico, questa “2” è una American Pale Ale prodotta con malti Pale Ale, Vienna e Crystal e con luppoli Target e Cascade. All’aspetto è di un poco invitante color ambrato chiaro/rame, opalescente. La schiuma è bianca, cremosa ed ha buona persistenza. Aroma scarso con sentori erbacei, di burro e di lieviti. In bocca è leggera, dichiaratamente “watery” per favorire la beverinità che purtroppo è subito ostacolata da un gusto molto poco pulito, dove si percepisce qualche nota erbacea, di lieviti e di malto. Lascia un filo oleoso attorno al palato, ed un retrogusto erbaceo un po’ amaro. Bottiglia in cui quasi tutte le componenti faticano ad emergere a causa di una lievitosità eccessiva e che manca degli aromi tipici dello stile. Se non fosse per la scritta in etichetta, non ci saremmo neppure accorti di avere tra le mani una APA. Formato: 50 cl., alc. 5%, lotto 03/11, scad. 02/2012, prezzo 5 €.

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english summary:
Birrificio Artigianale Paguba, Morgano (Treviso), Italy.
Very little information found about the microbrewery Birra del Nani, except that the beers are brewed by Birrificio Paguba/Birra Morgana. This APA is simply called “2”, and pours an uninviting murky copper color with a creamy white head. Light aroma of grass, butter and yeast. Light bodied, watery texture, but taste is quite dirty. Some grass, malt, and too much yeast. Finish is oily, leading to a grassy bitter aftertaste. A quite bad APA which definitely needs improvements. 50 cl. bottle, 5% ABV, batch 03/11, bb. 02/2012, 5 €.

giovedì 2 giugno 2011

Toccalmatto Fumé du Sanglier

Birra affumicata prodotta tutto l’anno dal Birrificio Toccalmatto, dalla solita bella etichetta che questa volta raffigura un cinghiale (Sanglier) sbuffante fumo dalle stilizzate narici. Il malto viene affumicato con legno di faggio, la luppolatura avviene con Perle e Tradition, Di colore ebano scurissimo, con una schiuma marrone fine che però scompare molto rapidamente (con una frizzantezza molto poco elegante, tipo cola) senza lasciare nessun pizzo nel bicchiere. L’aroma è completamente dominato dall’affumicatura, a noi ha ricordato lo splendido prosciutto della Selva Nera (Schwarzwälder Schinken): troviamo anche leggeri sentori di legno e di cenere. In bocca si rivela subito molto beverina grazie ad un corpo leggero e ad una consistenza abbastanza “watery”.C’è un bell’equilibrio di malti torrefatti, con note di caffè e cioccolato, e fumo. Non ci troviamo ovviamente nel territorio delle Rauchbier tedesche a bassa fermentazione; la Fumé du Sanglier è piuttosto assimilabile ad una porter (molto) affumicata, con una leggera acidità e secchezza ed un retrogusto amaro tostato abbastanza lungo. Birra solida e ben fatta, anche se (a nostro giudizio) non tra le migliori della gamma Toccalmatto. Formato 75 cl., alc. 6%, lotto 011 6, scad. 10/12/2011, prezzo 10 €.

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english summary:
Birrificio Toccalmatto, Fidenza, Parma, Italy.
A smoked beer which pours an almost black color with a frothy tanned head quickly disappearing with an unpleasant coca cola fizzy. No lace left into the glass. Nose is absolutely smoky, which reminded us of fantastic Schwarzwälder Schinken (German Smoked Ham). There’s some hints of wood and ashes. In the taste there’s a good balance of smoke, roasted malts, light coffee and chocolate notes. With a light body and a watery texture, this is a very drinkable beer. Not quite a rauchbier, but (as top fermented) more similar to a smoked porter or stout. A light acidity and a remarkable dryness come before a long bitter roasted aftertaste. A solid and well done brew. 75 cl. bottle, 6% ABV, batch 011 6, bb. 10/dec/2011, 10 €.

mercoledì 1 giugno 2011

Sainte Colombe Biere Ambree

Ha sede nell’omonima località bretone, la Brasserie Sainte Colombe; attiva dal 1996, con una modesta produzione annuale di circa 84 hl. che incrementa sino ai 1400 hl. del 2010. La loro gamma è di circa 8 birre, tutte ad alta fermentazione, non pastorizzate e rifermentate in bottiglia, che hanno ottenuto diversi premi al Salone dell’Agricoltura di Parigi (il che non ci conforta, visto che abbiamo sempre trovato delle birre alquanto mediocri ottenere tale riconoscimento). Nel caso specifico, la Ambree ottenne la medaglia d’oro nel 2003. Nel bicchiere è di un poco invitante ambrato opalescente; la schiuma, abbastanza grossolana, è ocra, cremosa e poco persistente. Aroma dolce, con caramello, zucchero di canna, malto tostato, melassa. E’ leggera, ma purtroppo in bocca risulta un po’ troppo annacquata; il gusto si gioca su dolci note di caramello ed un amaro tostato. Finisce abbastanza corta, con una nota di amaro dove si mescolano note tostate ed erbacee. Birra innocua, bevibile ma già dimenticata. Formato 33 cl., alc. 5.5%, scad.04/2012, prezzo 2.50 €

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english summary:
Brasserie Sainte Colombe, Sante Colombe, Brittany, France.
A belgian ale (according to brewery website) that pours a murky amber color with a frothy off-white head soon vanishing. Sweet aroma of caramel, brown sugar, treacle. Body is light but has an excessive watery mouthfeel. Taste of sweet caramel and bitter roasted malt. Short bitter aftertaste with grassy hops and roasted malt. A drinkable yet forgettable brew. 33 cl. bottle, 5.5% ABV, bb. 04/2012, 2.50 €.