giovedì 14 dicembre 2017

Struise XXXX Quadrupel 2013

Birrificio De Struise e Quadrupel/Belgian Strong Dark Ale: un mondo piuttosto variegato e ambiguo che parte dalla serie delle PannepotPannepøt (Pannepeut) e arriva a quello delle St. Amatus e delle XXX o XXXX.  Meglio non farsi troppe domande e concentrarsi su quello che c’è nel bicchiere, spesso di ottima qualità. 
Nel 2012 gli Struise, che ancora producevano la maggior parte delle loro birre presso gli impianti della Deca di Oostvleteren, misero in commercio una quadrupel “scura”, chiamata appunto St. Amatus (10.5%) e una “chiara” che nelle loro intenzioni era chiamata XXX Quadrupel (12%). Il disegnatore grafico che stava assemblando l’etichetta pensò che la parola Quadrupel non andasse d’accordo con le tre X e, pensando in un errore, cambiò di sua iniziativa il nome in XXX Tripel e mandò tutto in stampa. Le prime bottiglie uscirono quindi con il nome XXX Tripel, e così si continuò sino ad esaurimento scorta etichette. 
Un'altra versione della storia  (perché quando si parla di birrai belgi non c’è niente di scontato) raccontata da Carlo Grootaert parla invece di una Quadrupel che sugli impianti della Deca risultò essere di colore più chiaro rispetto a quanto voluto: da qui la decisione di chiamarla XXX Tripel. Il nome fu cambiato in XXXX Quadrupel nel momento in cui gli Struise iniziarono a produrla sui propri impianti, rendendola più scura.
Per ricapitolare, XXX Tripel e XXXX Quadrupel (e XXX Rogge Tripel) sono la stessa identica birra "alla segale", anche nelle immancabili versioni barricate chiamate XXX Reserva, XXX Rye Quad Reserva, XXXX Quadrupel Reserva. Sino al 2013 le X sono state tre, a partire dal 2014 – bottiglie messe in commercio come “millesimo 2015” è stata aggiunta la quarta. Confusi? Meglio berci sopra.

La birra.
All’aspetto è di un ambrato piuttosto carico con intense venature rossastre ma un po’ sporcato da un’abbondante flocculazione; la schiuma è cremosa e compatta ma non particolarmente generosa o persistente. Il naso è dolce e caldo, ricco di caramello e biscotto, zucchero candito e uvetta, fico, prugna, qualche accenno di mela al forno. Il corpo di questa XXXX è medio ma dal punto di vista tattile risulta molto più viscosa e ingombrante di una classica Quadrupel/Belgian Dark Strong Ale belga: il risultato è morbido e avvolgente, molto gratificante per il palato. Con passo compassato, la bevuta procede sullo stesso percorso con uguale pulizia e intensità, l’alcool si fa sentire senza esagerare elargendo coccole ad ogni sorso. La bevuta è dolce ma termina con una secchezza quasi sorprendente che “asciuga” benissimo il palato , senza amaro. Il retrogusto è lungo e caldo, ricco di frutta sotto spirito. 
Una birra ancora molto potente e solida nonostante siano passati ormai quattro anni dalla messa in bottiglia: non c’è forse molta complessità o  profondità ma l’alcool è splendidamente amalgamato con i sapori, riuscendo a regalare qualche suggestione di vino fortificato. Un’ottima compagna con la quale passare una bella serata. 
Formato 33 cl., alc. 12%, IBU 41, lotto 100506142013, scad. 30/05/2019, prezzo indicativo 5.50-7.00 Euro (beershop)

NOTA: la descrizione della birra è basata esclusivamente sull’assaggio di questa bottiglia e potrebbe non rispecchiare la produzione abituale del birrificio.

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