venerdì 17 gennaio 2014

Extraomnes Kerst Reserva 2013 vs. 2011


Chiudiamo la sessione natalizia 2013 in bellezza. Kerst Reserva, Birrificio Extraomnes di Marnate (Va), tra l’altro fresco vincitore del titolo di Birraio dell’Anno 2013 attribuito a Luigi D’Amelio. La Kerst Reserva esiste solo dal 2011, ed in soli due anni di vita è già diventato oggetto di piccolo culto tra gli appassionati italiani;  e la sorella barricata  dell’altra birra natalizia di Extraomnes, la Kerst. Ai birrofili navigati sarà già evidente la similitudine - non casuale - con le due birre natalizie del birrificio belga De Dolle: la Stille Nacht, e la Stille Nacht Reserva. Oggi mettiamo a confronto in una “mini verticale” l’edizione 2011 con l’ultima nata, quella 2013. Non ho informazioni di prima mano, mi si scusino quindi eventuali inesattezze derivanti da quanto si trova in rete. 
L’edizione 2011 invecchia per nove mesi in botti che avevano contenuto la Barbera d’Alba di Elio Altare;  la 2013 si fa invece circa sette mesi in botti di Barolo di Dogliani. Leggermente diversa l’ABV finale ottenuto e dichiarato in etichetta: 13% per la 2011, 12% la 2013; per entrambe viene utilizzato in bollitura uno zucchero candito “bio” proveniente dal Trentino, fatto con succo concentrato di mela. Partiamo dall’aspetto, di colore ambrato con riflessi arancio/rame; nessuna sorpresa nello scoprire la 2013 un po’ più chiara, anche se la foto non rende giustizia, mentre qualche grosso fiocco di lievito fa capolino dal fondo della 2011.  Quasi uguale la quantità di schiuma che si forma: impeccabile quella della 2013, finissima e cremosa, leggermente più grossolana e scomposta quella della 2011. Più elegante che forte l’aroma della 2013, molto complesso, che abbisogna di qualche minuto di riposo nel bicchiere per aprirsi completamente; è davvero un piacere cercare di coglierne tutte le diverse sfumature. Naso zuccherino con canditi (cedro, arancio), marzapane, miele, uvetta, mela al forno, lieve vaniglia; in sottofondo qualche leggero sentore legnoso e vinoso. Prorompente da subito, invece,  l’aroma della Reserva 2011: ancora canditi, marmellata d’arancio, caramello e miele, uvetta, zucchero candito, e sentori vinosi che ricordano in maniera lieve vini liquorosi come marsala o sherry;  molto più sottili le note legnose, per un naso che risulta meno elegante ma più potente di quello della sorella giovane. 
Pieno il corpo della 2011, appena un po’ più sottile quello della 2013; in entrambe la carbonazione è modesta e la consistenza oleosa, per una birra morbida che riempe il palato senza mai “intasarlo“. Partiamo dalla più giovane, dove il gusto ha una buona corrispondenza con l’aroma: ritorno di canditi (cedro e arancio), datteri, albicocca disidratata, caramello, lievi note di vaniglia; l’alcool c’è e si fa sentire da subito. La bevuta è molto calda, avvolgente; se l’alcool stempera la dolcezza iniziale, è una lieve acidità finale ad attenuare il warming etilico; la Reserva 2013 chiude con una secchezza sorprendente, un finale legnoso e tannico, preludio ad un lungo retrogusto di frutta sotto spirito che scalda e rincuora. La Reserva 2011 si muove su binari simili; ancora più potente e dolce, ricca di frutta candita, uvetta e datteri, con note vinose più marcate che rimandano, come nell’aroma, ai vini liquorosi. Il finale è molto meno secco della 2013, ha una leggera nota salina (che mi è sembrata di avvertire, sebben in modo lievissimo, anche nella 2013) ed anche qui c’è una lieve acidità finale a stemperarne l’opulenza; ancora presente qualche lieve residuo legnoso, lascia un caldo e lunghissimo retrogusto etilico ricco di frutta sotto spirito, morbido ed appagante. 
Due birre importanti, con l’alcool che non si nasconde e che rende obbligatorio un lento sorseggiare;  ideale un dopocena di una fredda serata d’inverno, ma le note vinose rendono la Kerst Reserva comunque ottima anche per abbinamenti gastronomici. Ovviamente giovane e fresca la 2013, ancora molto vigorosa ma più "assestata" la 2011 che mostra di poter reggere altri anni di cantina e di poter evolvere in maniera molto interessante.  Anche l’Italia ha finalmente la sua birra da mettere in cantina e conservare per gli anni a venire; dopo il Belgio anche l’Italia ha adesso la sua birra che ogni anno, con un po’ d’irriverenza nei confronti della Stille Nacht,  ti può far dire: “adesso è Natale”.   
Kerst Reserva 2013, formato 33 cl., lotto 231 13, bott. Nr. 1091, scad. 31/08/2018, pagata 5,29 Euro (Beershop, Italia) 
Kerst Reserva 2011, formato 33 cl., lotto 214 11, scad. 08/2016, pagata 5.90 Euro (Beershop, Italia)

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