lunedì 28 luglio 2014

Free Lions/Revelation Cat/Left Hand Lo Straniero

Nella settimana che andava dal 17 al 24 Febrraio 2013, si tenne a Roma la  Colorado Beer Week un’iniziativa che ha coinvolto locali e beershop nei quali  sono stati organizzati eventi e degustazioni con la presenza di Doug Odell, fondatore della Odell Brewing Co.  e di Eric Wallace della Left Hand Brewing Co.; oltre a questi birrifici  era disponibile una vasta selezione di birre provenienti da Oskar Blues, Avery e Steamworks e fatte arrivare in Italia dal Colorado da Impexbeer. Alex Liberati (titolare di Impexbeer e del birrificio Revelation Cat) e Andrea Fralleoni del birrificio Free Lions non si sono certo fatti sfuggire l’occasione di avere a Roma  due birrai americani, ed hanno convinto Eric Wallace di Left Hand a realizzare una birra collaborativa a “tre mani”, prodotta presso gli impianti di Free Lions (Tuscania). 
La birra che nasce dal trio Liberati/Wallace/Fralleoni è una American Strong Ale ultraluppolata ("guidata dall'esperienza e dall'ispirazione del momento") che viene chiamata “Lo Straniero” (no, purtroppo non credo ci sia alcun riferimento al capolavoro di Albert Camus..) e che viene presentata durante l’Italia Beer Festival di Milano 2013. I debutti all’IBF portano evidentemente fortuna (cfr. il  caso Extraomnes Zest all'IBF 2011)  perché Lo Straniero si aggiudica il premio di miglior birra del festival  tra le circa 130 presenti. Il 5 Aprile la birra debutta anche al di fuori dal festival, alle spine (ovviamente) della Brasserie 4:20 di Alex Liberati. Quella che sembrava essere una collaborazione unica, "one shot", ha evidentemente riscosso il favore di pubblico necessario per essere già replicata nel 2014.
Senza nessuna indicazione sulla tipologia di malti/luppoli utilizzati, arriva nel bicchiere di un bel color ambrato velato con intensi riflessi rossastri; la schiuma è molto compatta e fine, cremosa, color ocra, molto persistente. L'aroma rivela freschezza e pulizia, ed un carattere decisamente dolce di mango, melone ed ananas maturo, arancia rossa, pompelmo e caramello. Ma si tratta solo di un "aperitivo" di quanto sta per accadere in bocca: il gusto è davvero molto intenso, con una potenza che forse tralascia un po' l'eleganza, ma che regala la robusta spina dorsale maltata (biscotto e caramello) necessaria al sostegno della generosissima luppolatura che dapprima richiama il dolce tropicale ed il pompelmo, per poi cancellare tutto con una poderosa ondata amara, resinosa e pungente, che riesce comunque a non raschiare il palato. L'alcool (7.7%) c'è ed irrobustisce la bevuta, scaldando il palato e facendosi sentire soprattutto nel lungo ed intenso retrogusto amaro ricco di resina; non è certamente una birra da bevuta seriale, ma la bottiglia si svuota senza che sia necessario troppo impegno. E' pulita e molto muscolosa,  ben riuscita, tutta basata sul delicato equilibrio della freschezza che tiene assieme e fa funzionare tutte le sue componenti, prima che il passaggio dei mesi la possano trasformare in una pericolosa bomba di caramello, marmellata d'agrumi e luppoli stanchi. Cercate quindi di bere il più rapidamente possibile questo pezzo di artiglieria pesante, un "commando" che ha la bellicosa intenzione di assaltare il vostro palato a colpi di luppolo.
Formato: 33 cl., alc. 7.7%, lotto 1410, scad. 08/03/2015, pagata 6.00 Euro (beershop, Italia).

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