sabato 14 febbraio 2015

Shepherd Neame Double Stout

Si annuncia in etichetta come il più antico birrificio inglese, dal 1698: le sue origini sono quelle della Faversham Brewery, nell'omonima località del Kent, fondata dal capitano Richard Marsh. Alla sua morte, nel 1727, il birrificio passa nelle mani della moglie e poi della figlia, che nel 1741 lo vende a Samuel Shepherd, di professione maltatore.  A Samuel succedono i figli Julius ed Henry, che proseguono l'espansione aprendo ed acquistando numerosi pub. Henry, morto nel 1862, è l'ultimo membro della famiglia Shepherd ad essere coinvolto attivamente nel birrificio: alla sua scomparsa le operazioni vengono guidate dal socio John Mares, che però muore prematuramente, a soli quarantacinque anni, nel 1864. Al timone va allora un altro socio, Percy  Neame. La famiglia Neame, uno dei maggiori coltivatori di luppolo dell'East Kent inglese, mantiene ancora oggi la proprietà del birrificio  (che possiede oltre trecento pub, soprattutto nel Kent  e Londra) ed è guidato da Jonathan Neame.
Spitfire e Bishop's Finger sono forse le due birre più popolari del birrificio del Kent, ma oggi vi presento la Double Stout. Si tratta di un'antica ricetta che risale al 1868. E' stato solo grazie al paziente lavoro di John Owen, l'archivista di Shepherd Neame, che è stato possibile decifrare i codici "segreti" con i quali la ricetta era stata scritta; una pratica alquanto diffusa,  a quel tempo, per evitare che altri birrifici o birrai potessero copiare la ricetta, che prevede malti Pale, Crystal, Chocolate, oltre all'avena in fiocchi e orzo tostato. Il luppolo è proviene ovviamente dall'East Kent. E' disponibile in cask con un contenuto alcolico  inferiore (4%) ed una ricetta che dovrebbe essere leggermente differente rispetto a quella delle bottiglie.
Nel bicchiere arriva di color marrone, scurissimo, con un bel cappello di schiuma beige, fine e cremosa, molto persistente. Aroma pulito ed elegante, con chicchi di caffè, orzo tostato, brownie e fondi di caffè; c'è qualche lieve sentore di mirtillo, per un bouquet semplice ma abbastanza raffinato. Con un corpo tra il medio ed il leggero e poche bollcinie, scorre con grande facilità in bocca nella stessa direzione dell'aroma: orzo tostato, un po' di liquirizia e tanto, tanto caffè con una chiusura secca e acidula, ricca di eleganti tostature e dall'amaro abbastanza pronunciato; a bilanciare c'è una leggera presenza dolce di caramello. Una stout molto semplice, con pochi elementi in gioco e zero fronzoli; c'è pulizia, finezza ed intensità, ovvero tutto quel che basta per una bevuta facile e molto soddisfacente con una quantità di alcool abbastanza contenuta (5.2%).
Formato: 50 cl., alc. 5.2%, lotto 288 01:39K, scad. 10/2015, pagata 2.57 Euro (beershop, Germania).

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