giovedì 25 giugno 2015

Bad Brewer Pale Ale

Il suo indirizzo è "viale D'Annunzio 1, 47838 Riccione", ma non aspettatevi di trovare un suggestivo birrificio di fronte alla darsena della famosa località romagnola: l'indirizzo è solamente quello della sede legale. Chissà, forse un giorno sul lungomare ci sarà la "taproom"?  Come spiegano sul loro sito, senza nascondersi, Bad Brewer è una beerfirm che produce presso impianti altrui: tre le birre realizzate sino ad ora due sono nate sugli impianti del vicino Birrificio Amarcord (Amber Ale e Pale Ale) ed una al Birrificio Del Ducato (California Common).
Il progetto beerfirm è molto ben curato, con una solida presenza sui social network e un bel sito internet: il focus comunicativo è sulla "strada", come vi viene mostrato in questo video. Dal cibo da strada alle birre da strada, "birre da rutto", birre da bere anche a collo, mentre passeggiate, in qualsiasi momento.
Tra le tante (troppe) beerfirm italiane Bad Brewer si distingue in positivo anche per il prezzo particolarmente aggressivo: siamo intorno ai 6 Euro/litro, ovvero la bottiglietta da 33 cl. la trovate a poco meno di due euro.
E' da tempo che vado lamentando come in Italia la birra "di qualità" (evito volutamente il termine artigianale) sia cara, troppo cara: e non mi riferisco a birre barricate o speciali, ma a semplici Pils, American Pale Ale, Golden Ale… Non dico che una birra di qualità debba costare come una lager industriale, ma non è neppure possibile che per una normalissima birra "base" da 33 centilitri si debbano spendere in media dai 4 ai 5 euro. Immaginate di fare una grigliata assieme ad un po' di amici e di volerla accompagnare con un cartone di birra: la vostra scelta obbligata diventa il supermercato, dove con una ventina di euro vi portate a casa due dozzine di bottiglie. Moltiplicate 4 euro per 24 ed ecco, facendo il conto della serva,  quello che vi costerà bere lo stesso cartone di un microbirrificio italiano: 96 euro, alla faccia del termine "session" che adesso va tanto di moda. 
Giusto un anno fa salutai con "felicità" l'arrivo della cosiddetta "artigianale del discount", ma il loro assaggio gettò un bel po' di acqua fredda sull'entusiasmo: il prezzo era interessante, la qualità lasciava invece a desiderare e, seppur qualcuna di loro l'avrei preferite ad una delle tante bottiglie verdi industriali, non mi è venuta tanta voglia di correre alla Lidl a ricomprarle. 
La scorsa settimana ho adocchiato in un Carrefour le birre di Bad Brewer: prezzo leggermente più alto rispetto alla Italian Pale Ale del discount (1.99 anziché 1.49 Euro) ma ancora "sostenibile" in caso di grande acquisto e comunque sempre inferiore del 50% di quasi ogni altra birra "artigianale" italiana.
Ah, se volete malignare, anche l'azienda Target 2000 (quella della Italian Pale Ale del discount) è di Riccione e, guarda caso,  gli ingredienti  della Italian Pale Ale sono esattamente identici a quelli della Pale Ale di Bad Brewer. La ricetta è di Andrea Pausler, da cinque anni birraio da Amarcord e nel suo passato un'esperienza alla Thornbridge in Inghilterra: malti Pils, Vienna e Carmdark, luppoli Magnum, Centennial, Chinook e Ahtanum con Galaxy e Cascade in Dry Hopping. Ammetto di aver pensato subito male e di aver ipotizzato una banalissima rietichettatura della stessa birra, ma all'assaggio le cose si sono dimostrate molto diverse.
Pale Ale di Bad Brewer, dunque, si presenta di color oro carico con qualche sconfinamento nell'arancio velato: la schiuma è bianca e cremosa, compatta, molto persistente. Bottiglia con scadenza giugno 2016, ipotizzo quindi un lotto piuttosto fresco, ragione principale che mi ha spinto al suo acquisto. E l'aroma lo dimostra: non molto intenso ma fresco e soprattutto pulito, i profumi sono quelli del limone e del lime, del mandarino e del pompelmo, del miele millefiori, con qualche suggestione di agrumi canditi. Gli stessi elementi (crosta di pane, agrumi canditi, limone e pompelmo, mandarino) ritornano subìto in bocca per continuare linearmente il percorso. Una leggera nota di miele fornisce poi l'adeguato bilanciamento al finale amaro, che tende a privilegiare la scorza d'agrumi rispetto alle note erbacee e resinose. Benino la secchezza conclusiva dissetante e rinfrescante, anche se non impeccabile: il palato rimane lievemente appiccicoso, piccolo vizio perdonabile. L'intensità è sicuramente migliorabile e un po' carente in alcuni passaggi, ma si tratta comunque di una birra pulita che nonostante un ABV del  6% si beve davvero con la facilità di una session beer, grazie ad un corpo medio-leggero e ad una consistenza correttamente watery. 
Spazio per migliorare c'è, ma il rapporto qualità prezzo paragonato agli standard italiani è indubbiamente positivo. Se dovessi prendere una dozzina di bottiglie da bere in compagnia, da accompagnare una grigliata o da portare in spiaggia questa Pale Ale di Bad Brewer sarebbe in cima alla mia lista. Probabilmente l'investimento economico non è ancora sostenibile, ma se arrivassero le lattine nei supermercati questo prodotto a questo prezzo potrebbe davvero diventare la birra della rivoluzione dei prezzi in Italia.
Formato: 33 cl., alc. 6%, IBU 41, lotto illeggibile, scad. 30/06/2016, pagata 1.99 Euro (supermercato, Italia).

NOTA: la descrizione della birra è basata esclusivamente sull’assaggio di questa bottiglia, e potrebbe non rispecchiare la produzione abituale del birrificio.

5 commenti:

  1. La bevvi mesi fa in un locale a Rimini (prezzata a 4€, come una Moretti alla spina in una qualsiasi pizzeria..) e mi aveva fatto una buona impressione. Ribevuta successivamente dopo averla trovata in un supermercato, mi era ripiaciuta. A meno di 2€, per adesso di meglio non ho trovato, anche se la mia esperienza è poca

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  2. Meno di 2 euro ti garantisco trovi niente con questo prezzo/qualità, sono 6 anni che vado dietro al mondo Birra con la B maiuscola, che sarebbe l'artigianale per intenderci, e ad oggi non ho trovato nulla a qusto prezzo!!!

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  3. Oggi trovata a 1,39€ in offerta a Rimini, scadenza a settembre 2017. Sperando che fosse arrivata fresca fresca da Apecchio ne ho fatto scorta ;)

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  4. In quali catene di supermercati si trova? Rispetto alla NYC India Pale Ale da discount di Target 2000 (già molto simile alla Italian Pale Ale dello stesso produttore)?

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