sabato 4 febbraio 2017

Valcavallina Diavolo

Fondato nel 2009 da Renato Carro con la moglie Pon Khithdeejing, il Birrificio Valcavallina non compare quasi mai sotto i riflettori ma ha silenziosamente svolto un percorso di crescita che lo ha portato a dei livelli davvero elevati: valga come esempio la splendida Golden Ale Sun Flower. 
Renato scopre dapprima le birre belghe e poi quelle dei primi microbirrifici come Lambrate e Birrificio Italiano: siamo alla fine degli anni '90, quando il movimento italiano è ancora in fasce e sta muovendo i primi timidi passi. Al Birrificio Italiano partecipa ad un corso di degustazione che si conclude con una dimostrazione di come sia "facile" fare la birre in casa tenuta da Davide Bertinotti. E' il punto d'inizio di un percorso che inizia con l'homebrewing e, dopo nove anni, termina con l'inaugurazione del Birrificio Valcavallina, così chiamato dalla omonima valle in cui si trova. Carro si sposta da Bollate, dove risiedeva lavorando nell'azienda di famiglia, a Endine Gaiano, una trentina di chilometri da Bergamo sulla riva del lago di Endine. 
Otto le birre, tutte d'ispirazione anglosassone, prodotte con un impianto da 10hl; dai 180 ettolitri prodotti nell'anno del debutto si è passati ai 700 del 2013. Molti i riconoscimenti ottenuti nei concorsi nazionali.

La birra.

Produzione stagionale invernale, il barley wine chiamato Diavolo debutta nel gennaio 2012; non sono  purtroppo riuscito a trovare informazioni sugli ingredienti usati nella ricetta, quindi passiamo subito a stappare la bottiglia.  Si presenta di color ambrato opaco, con riflessi oro antico ed un buon cappello di schiuma biancastra, cremosa e abbastanza compatta, dalla buona persistenza. L'aroma accoglie con caldi e dolci profumi di mela al forno, arancia candita, datteri, caramello, marmellata d'agrumi e frutta secca. Un'introduzione pulita e di buona intensità ad un gusto che prosegue il percorso in linea retta riproponendo gli stessi elementi supportati da una base maltata biscottata. La frutta sotto spirito e la marmellata sono ben in evidenza in una bevuta calda e morbida, per nulla difficile; nel finale un'inattesa nota luppolata, tra l'erbaceo ed il resinoso, fa una breve apparizione a bilanciare un barley wine  pulito e ben fatto. Dolce me ben bilanciato, si sorseggia con piacere grazie ad una consistenza leggermente oleosa e alle poche bollicine. Il retrogusto è ricco di frutta sotto spirito e marmellata, un caldo abbraccio col quale si può concludere soddisfatti la serata.
Formato: 33 cl., alc. 9%, lotto 40, scad. 31/08/2017, prezzo indicativo 4.50/5.00 Euro (beershop)


NOTA: la descrizione della birra è basata esclusivamente sull’assaggio di questa bottiglia e potrebbe non rispecchiare la produzione abituale del birrificio.

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