sabato 16 giugno 2012

Overdose

Overdose nasce da una collaborazione "a tre mani" dei birrifici Opperbacco (Abruzzo), Foglie d'Erba (Friuli Venezia-Giulia) e Dada (Emilia Romagna). L'ispirazione della Overdose è la nota (agli appassionati di birra "artigianale") Pliny the Elder prodotta dal birrificio californiano Russian River, una Imperial India Pale Ale che secondo l'europeo Ratebeer è la seconda miglior birra al mondo nella categoria di riferimento (ed in generale la sedicesima miglior birra al mondo); il sito "cugino" americano Beer Advocate la posiziona invece al quarto posto tra le migliori Imperial IPA ed al quinto posto tra le  migliori birre al mondo. Luigi Recchiuti mastro birraio di Opperbacco ha abbozzato la prima ricetta, poi sviluppata assieme a Gino Perissutti di Foglie d'Erba ed Enrico Bartoli del Dada. Dalla Pliny the Elder la nostrana Overdose riprende in particolare il dry-hopping di un mese, effettuato con quattro diverse gettate di luppoli; molto lunga la lista di quelli utilizzati: chinook, simcoe, centennial, columbus, hercules, perle, tettnanger e sorachi ace. Il risultato è una massiccia IPA dal rispettabilissimo contenuto alcolico (9.2%) e, se la memoria non ci inganna, la birra italiana con il più alto numero di IBU: 409. Per i meno "esperti" ricordiamo brevemente che l'acronimo IBU sta per International Bittering Units, ovvero la misura della concentrazione di alfa acidi isomerizzati persenti nella birra finita. L'IBU è comunque una misura relativa e "teoretica", non direttamente correlata con la percezione dell'amaro che si ha durante la bevuta, per la quale entrano in gioco molti altri fattori che non stiamo a spiegare in questo sede. Possiamo comunque testimoniare che di amaro, in questa "spremuta di luppolo" che è la Overdose ne troverete parecchio.  Ramata, colma completamente il bicchiere di schiuma leggermente "sporca", fine e cremosa, che però ci costringe ad un'estenuante attesa prima di riuscire ad ottenere un quantitativo decente di birra nel bicchiere. L'aroma non è esplosivo come ci si potrebbe aspettare, ma è comunque ancora molto fresco, pulito ed elegante; c'è netta predominanza di agrumi, con sentori che ricordano dall'arancia al lime, passando per il pompelmo. C'è anche frutta tropicale dolce, soprattutto ananas e mango. Il difetto principale di questa bottiglia/lotto di Overdose è però l'esagerata carbonazione che disturba la percezione gustativa; l'imbocco è di malto biscotto, ma si tratta solamente di un attimo di "calma" apparente prima di una serie di ondate amare, resinose e vegetali, che scorrazzano per il palato, prendendone possesso e pungolandolo con una discreta pepatura enfatizzata dalla carbonazione vivace. Un altro istante di tregua, con un timido richiamo fruttato all'aroma, e poi via verso un finale lunghissimo ed amarissimo, resinoso e vegetale, che riesce ad essere molto intenso senza mai raschiare la gola. L'alcool è nascosto in modo superbo, e sarebbe una birra "relativamente" facile da bere non fosse per l'elevatissima gasatura che obbliga a piccoli sorsi. Volutamente sbilanciata sul versante dell'amaro, si rivela solida, ben fatta e molto pulita. Non è senz'altro una birra da bere tutti i giorni, ma se la trovate vi consigliamo senza dubbio di provare l'esperienza. Non possiamo esprimerci riguardo al confronto con la Pliny the Elder, che speriamo di assaggiare nel corso delle prossime vacanze estive. Molto bella l'etichetta, indiscutibilmente a firma "Dada" e menzione anche per la bottiglia da 33 cl. di Unionbirrai. E' la prima volta che l'incontriamo, e ci è piaciuta molto di più della sua sorella maggiore da 75. Formato: 33 cl., alc. 9.2% , 409 IBU, lotto 5311, scad. 02/2013, prezzo 5.50 Euro.

_____________________English summary:
Overdose is born out of a collaboration between Italian craft breweries Opperbacco, Foglie d’Erba and Birrificio Dada. Deliberately inspired by Russian River’s Pliny the Elder, this is possibly the first attempt in Italy to brew a massively hopped Imperial IPA. The result is 409 IBUs and a 9.2% ABV beer brewed with chinook, simcoe, centennial, columbus, hercules, perle, tettnanger and sorachi ace, dry-hoppped for one month. It pours a copper color with a huge off-white head which never dissipates. Fresh and clean hoppy aroma filled with citrus and zest (lime, grapefruit, orange) and some hints of tropical sweet fruits such as mango and pineapple. Taste is very bitter, herbal and resinous biting the palate with a peppery note. After a dry finish with a citrusy touch, there’s a long intense bitter aftertaste. Deliberately unbalanced, this Imperial IPA has a drinkability which is limited by the excessive carbonation rather than by its bitterness. However it is, indeed, very bitter. Solid and clean, we would not drink it regularly but overall it’s a pleasant and tasty experience.
In Details:
Bottle: 33 cl., 9.2% ABV, 409 IBUs, batch 5311, BBE 02/2013, price 5.50 Euro.

4 commenti:

  1. Sono curiosissimo, dove l'hai reperita? Sai se la rifaranno?

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    1. L'ho presa direttamente al birrificio Dada. Non so se la rifaranno.

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  2. della pliny ha ben poco in comune. Ovviamente parlando in modo relativo.
    Io l'ho trovata troppo amara e sbilanciata ma cmq godibile e buona.

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    1. assolutamente d'accordo con te. Molto, troppo amara ma godibile.

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