lunedì 11 febbraio 2013

32 Via dei Birrai Atra

32 Via dei Birrai nasce nel 2006 a Pederobba (Tv), al confine con la provincia di Belluno ed ai piedi della catena del Monte Grappa; i fondatori sono il birraio Fabiano Tofoli, aiutato da Alessandro Zilli e dal commerciale Loreno Michielin. Il birrificio inizia con una identità visiva molto ben studiata, tutta costruita attorno al "32" che, oltre ad essere il numero che corrisponde "alla classe birra", secondo la classificazione internazionale di Nizza che indica e categorizza prodotti e servizi, rappresenta anche il prefisso telefonico internazionale del Belgio. Una nazione che ha legami molto stretti con il birrificio: il birraio Toffoli ha vissuto in Belgio sino all'età di sedici anni, ed il luppolo viene acquistato direttamente dai produttori a Poperinge. A luglio del 2012 l'associazione Belga H.O.P. che riunisce i produttori di luppolo ha conferito al birrificio l'utilizzo del logo "luppolo Belga"; 32 Via dei Birrai, che utilizza per tutte le birre solamente luppolo belga, è così il primo birrificio non belga ad aver ricevuto questo riconoscimento. Per stappare une della loro bottiglie dovrete prima rimuovere la capsula termoretraibile, poi il tappo a corona ed infine il particolare tappo in silicone che riporta il logo del birrificio. Atra è una birra che il birrificio definisce "da meditazione"; la definizione non ci piace molto, ma proseguiamo.  E' di color marrone tonaca di frate con sfumature rossastre, opaco; la schiuma è beige chiara, non molto fine, poco persistente. Il naso, pulito e fine, si apre con sentori di toffee, liquirizia, frutta secca, pane nero ed una leggera speziatura. In bocca c'è una buona corrispondenza con l'aroma: leggere tostature, liquirizia, note di cioccolato e di prugna; non c'è purtroppo la stessa pulizia. La birra ha un corpo da medio a leggero, con una carbonazione molto bassa che rende la bevuta un po' piatta; a peggiorare un po' le cose è il finale, leggermente astringente, nel quale la birra viene un po' a mancare invece che lasciare un persistente ricordo di sè. Il retrogusto, corto e poco intenso, è leggermente tostato. Bottiglia che non ci sembra molto in forma, per una birra poco rotonda ed abbastanza slegata in bocca; la consistenza watery la rende molto facile da bere ma molto poco "meditativa". Per raggiungere questo ipotetico "scopo", ci vorrebbe un po' più di corpo ed un po' più di calore etilico: o, in una parola, carattere. Formato: 75 cl., alc. 7.3%, lotto 411, scad. 30/09/2013, prezzo 9.50 Euro (gastronomia, Italia).

Nessun commento:

Posta un commento