martedì 7 gennaio 2014

A.D. 2013


Dopo il primo esperimento, ritorna anche quest’anno il post che cerca di riassumere l’anno di bevute appena concluso, per ricapitolare in modo schematico le birre passate in rassegna e divertirci un po’ con i numeri.  
Doverosa precisazione, prima di iniziare: queste “classifiche” sono solamente un veloce riepilogo di quanto bevuto (e pagato di tasca propria) nel corso del 2013; non è una lista dei buoni e dei cattivi, non è una guida alle migliori/peggiori birre del mondo o d’Italia.  Il “voto” dato si riferisce solamente a quella particolare bottiglia assaggiata in quella particolare occasione, nel bene o nel male (o “bottiglia fortunata/sfortunata”, come va di moda dire); se cercate una birra in particolare e non la trovate elencata, è semplicemente perché non è stata bevuta nel corso del 2013.   
Iniziamo da qualche dato generale. Nel 2013 sono state stappate 269 bottiglie (nel 2012 erano state 293), per un totale di 126,62 litri bevuti, ovvero 34,6 cl. al giorno, in piena coerenza con il nome del blog. La media della percentuale alcolica in volume delle birre bevute è stata di 7,0%, praticamente la stessa del 2012.   Il costo medio di ogni “bevuta” è stato di 5,85 Euro  per un prezzo medio, al litro, di 12.23 €; questa informazione ha una rilevanza relativa, visto che i prezzi d’acquisto vanno dallo spaccio del birrificio al supermercato, dal beershop al prezzo ci somministrazione al tavolo (ristorante/pub),dall’Italia all’estero. Nel 2012, comunque, il prezzo medio al litro era stato di 9,23 €, purtroppo con un bell’aumento del 33%; puntualizzo che ovviamente il dato non si riferisce al costo delle birre acquistate nel corso del 2013 ma a quelle bevute, che sono state anche acquistate negli anni precedenti.   
Passiamo agli stili;  anche nel 2013 la categoria più bevuta (secondo la classificazione di Ratebeer, nel bene e nel male) è stata ancora quelle della INDIA PALE ALE (30 birre, nel 2102 erano state 41) seguita a breve distanza da AMERICAN PALE ALE (26) e SAISON (26), poi BELGIAN STRONG ALE (23) ed IMPERIAL STOUT (21). L’Italia si è confermata la nazione maggiormente “bevuta” (96, nel 2012 erano state 109), seguita da Inghilterra (44), Belgio (43) e Norvegia (25, risultato delle vacanze estive); la Top 5 viene chiusa dalla Danimarca, a quota 11.  Tra i produttori (birrifici e beer firm), per quantità di birre bevute nel 2012 vince Nøgne Ø (9 bottiglie), seguito a pari merito da Birrificio Del Ducato, Mikkeller e To Øl (5).   

Ora la parte più interessante, ovvero le birre bevute nel corso del 2013 che ci sono piaciute di più. Ai primi 4 posti, a parità di punteggio, ci sono 35 birre (cliccate sulla tabella per una miglior visualizzazione):






















Al primo posto quello che potremmo definire un classico senza tempo, una Rochefort 10 del 2010 splendidamente invecchiata, sontuosa. Da segnalare Nøgne Ø, che piazza ben quattro birre nei primi posti (ma forse le bevute in vacanza ottengono dei punteggi un po' più generosi del dovuto, influenzati dal piacere del viaggio), seguito da Struise, Mikkeller, The Kernel ed Extraomnes con due a testa. Tra i nomi poco noti, mi permetto di evidenziare gli exploit degli inglesi di By The Horns, con una splendida Porter, e l’italiano White Dog con una Golden Ale freschissima e riuscitissima. 
La Top 35 per nazione viene però vinta dal Belgio, con 8 birre, seguita da Italia (7) ed Inghilterra (6). Solamente 21 le birre Americane bevute nel 2013 (nel 2012 erano state 48) ma ben cinque di queste si trovano nei primi posti.   

Concentrandoci solamente sul nostro paese, ecco “la Top 20” (che per accorpamento di punteggio diventa una “Top 22”) delle birre che ci sono piaciute di più tra quelle bevute nel 2013:

Baladin, Barley e l’exploit White Dog al primo posto, seppur con minimo scarto rispetto a chi li segue; ma se guardiamo al numero di birre presenti in questa Top 22, è Extraomnes a farla da padrone piazzandone ben quattro, seguito da Ducato, Barley, Montegioco, Foglie d’Erba e Revelation Cat (che tuttavia ha gli impianti in Inghilterra) con due a testa.

Anche quest’anno, ecco qualche classifica meno seriosa.   

Le dieci birre più alcoliche bevute:




Le bevute più esose (prezzo al litro, escludendo quelle bevute “al tavolo”): 












E quelle meno care, dove la Germania ha tradizionalmente una forte presenza. Si fa valere anche il Lussemburgo, grazie al basso regime di tassazione, dove vi consiglio caldamente di acquistare, se ci passate, sia birre locali che belghe. Segnalo infine l’ottimo rapporto qualità prezzo della Forst Sixtus Doppelbock, che però non ha nei supermercati italiani la stessa reperibilità di altre birre Forst meno interessanti.








Per chi fosse interessato alla lista completa, la trovate qui:

-    ORDINATA PER STILE (secondo la classificazione di RATEBEER, non vogliatecene male)   

E dopo tutto questo snocciolamento di numeri, è quasi ora di stappare la prima bottiglia del 2014.

3 commenti:

  1. Il tuo lavoro fa paura, complimenti! Ti auguro un altro grande anno di bevute!

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