martedì 4 novembre 2014

Toccalmatto Hops Tripper

Continuano le novità in casa Toccalmatto: one shot, nuove birre, collaborazioni e il nuovo più capiente birrificio in costruzione: a Fidenza di certo non ci si annoia. Vi avevo presentato la settimana scorsa una delle ultime collaborazioni, ma eccone già un'altra: si tratta della Hops Tripper, una (India) Brown Ale prodotta con segale e abbondantemente luppolata con la varietà sperimentale HBC 342. Il partner scelto per questa birra è Ken Fisher, birraio "zingaro" di Portland e one man dietro al progetto Grateful Deaf. Fisher, non udente (da qui il nome scelto:  "Deaf") sarà noto ai bevitori più attenti per un'altra collaborazione italiana, avvenuta nel 2011: la Hoppy Cat con Birra del Borgo. Da homebrewer Fisher è oggi diventato un "gipsy brewer" aiutato dalla moglie Sherie Corbin: i due si sono sposati nel 2012 nel corso dell'Oregon Brewers Festival (!) celebrandolo a Green Dragon Pub di Portland, di proprietà della Rogue.
Anche questa, come la Delta Red Disorder, ha fatto le sue prime apparizioni alla fine di settembre al Borefts Beer Festival (Olanda) e  poi la settimana successiva all'EurHop di Roma.
L'etichetta richiama nei colori le sonorità psichedeliche dei Grateful Dead, ma la birra è invece di un colore molto più "pudico", un marrone che ricorda la tonaca dei frati, con dei brillanti ed intensi riflessi rossastri; la schiuma è beige chiaro, compatta e fine, dalla buona persistenza. Il benvenuto è fresco e pulito: pompelmo e molta frutta tropicale (mango e melone), frutti rossi (fragola?), toffee e, a temperatura ambiente, qualche suggestione di caffè. Morbida e gradevole in bocca, nonostante la presenza della "rustica " segale, con corpo medio ed un discreto ammontare di bollicine. Il gusto è inizialmente perfettamente in equilibrio tra le note terrose e leggermente tostate e quelle più dolci della frutta tropicale e del caramello; ad interrompere l'idilio, arriva una bella ondata amara, intensa, resinosa e leggermente pepata. Le gerarchie vengono quindi capovolte, e la bevuta prosegue sul versante amaro, intenso ma mai raschiante, che sfocia in un finale resinoso ed un po' tostato, con qualche lieve traccia di caffè. Il risultato è Hops Tripper, ovvero una brown ale nella quale sono soprattutto i luppoli e non i malti a guidare le danze. Alcool ben nascosto, intensità notevole, è una bevuta che regala buona soddisfazione: anche per questa vale lo stesso discorso fatto per la Delta Red Disorder: non aggiunge molto alla già ampia gamma proposta da Toccalmatto, ma il mercato richiede in questo momento sempre "la novità" ed ecco che, nel bene o nel male, anche chi produce si adegua. Finché il livello di one-shot e collaborazioni è questo, siamo tutti contenti.
Formato: 75 cl., alc. 6.9%, lotto 14067, scad. 09/09/2015, pagata 10.00 Euro (spaccio birrificio).

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