mercoledì 10 giugno 2015

Dugges High Five

Nuovo appuntamento con il birrificio svedese Dugges, attivo a Mölndal (periferia di Göteborg) dal 2005 e fondato da Mikael Dugge Engström; nonostante sia stata la craft beer revolution americana a convincerlo ad iniziare la sua avventura professionale, il birrificio svedese offre una gamma piuttosto ampia di birre che copre ormai quasi tutte le categoria stilistiche. Alla West Coast americana si ispira senza ombra di dubbi la India Pale Ale chiamata High Five.
Prodotta dal 2007, l’anno in cui il birrificio ha affiancato ai fusti anche le prime bottiglie, viene realizzata con cinque diversi luppoli che dovrebbero essere  Centennial, Chinook, Citra, Columbus e  Simcoe. La ricetta ha subito di recente qualche variazione che ne ha abbassato il contenuto alcolico dal 7.5 al 6.5% e ne ha tolto il punto esclamativo alla fine del nome. Crystal, Munich, Pilsner e frumento sono i malti utilizzati: Dugges ha anche di recente rivisitato tutte le sue etichette, con una veste più sobria – e scandinava – rispetto a quelle originali.
Buona, davvero molto buona questa High Five, una IPA che rappresenta un’interpretazione abbastanza fedele di quelle prodotte in California e che è subito entrata nelle mie grazie. Dorata, quasi limpida, sormontata da un solido e cremoso cappello di schiuma bianca, dalla trama fine e dall’ottima persistenza.  La bottiglia è ancora abbastanza fresca (aprile) e l’aroma esibisce il suo elegante bouquet di frutta molto ben bilanciato tra note dolci (mandarino, arancia, ananas e melone retato, mango) ed aspre (lime, limone, pompelmo rosa);  in sottofondo qualche suggestione di fragola, leggera presenza di aghi di pino, crosta di pane e quella nota “dank” che ricorda vagamente la cannabis.
Molto gradevole al palato, poche bollicine, corpo medio ed una morbidezza che non intacca assolutamente la scorrevolezza. Rispetto all'aroma il gusto è molto più spostato verso gli agrumi, con pompelmo e lime sugli scudi; a bilanciare il dolce dei malti (pane e miele) e qualche lieve sentore di frutta tropicale. L'amaro è intenso ma non estremo, con tanta scorza d'agrumi e qualche intermezzo resinoso. Una IPA molto ben congegnata e realizzata, snella e pulita, ancora molto fresca e con un'ottima secchezza a renderla rinfrescante e dissetante, quasi ideale per la stagione estiva. Niente caramello, niente ammassi di dolce a bilanciare montagne di luppolo buttate senza criterio: qui ci sono relativamente pochi elementi, ben assemblati in modo da garantire quello che dovrebbe essere il "must" di ogni birra: la facilità di bevuta.  La West Coast è molto vicina ed il consiglio è di provare questa High Five, facendo molta attenzione alla data di scadenza: bevetela fresca, o lasciatela dov'è.
Formato: 33 cl., alc. 6.5%, lotto T454, scad. 01/04/2016.

NOTA: la descrizione della birre è basata esclusivamente sull’assaggio di questa bottiglia, e potrebbe non rispecchiare la produzione abituale dei birrificio.

3 commenti:

  1. nel mio frigo da qualche giorno e prossima allo stappo. Nutrivo ottime speranze che mi vengono confermate dalle tue impressioni.

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    1. è fatta bene e a me è piaciuta molto, poi i gusti sono personali. A chi piace il dolcione caramellato con la botta amara finale forse non l'apprezzerà molto.

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  2. Me l'hanno regalata.. non saprei indirizzarti di preciso.
    So che la importa Regalli di Fiorenzuola, se chiedi al tuo beershop o locale "di fiducia" non dovrebbe avere problemi ad ordinarla e fartela arrivare.

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