sabato 22 dicembre 2018

Alchemist Focal Banger

Terzo incontro con il birrificio del Vermont The Alchemist, dopo la famosa Heady Topper e la sorella The Crusher è il momento di stappare una lattina di Focal Banger, birra prodotta per la prima volta nel 2007 e disponibile solamente alla spina fino a gennaio 2013 quando fu la seconda lattina commercializzata da The Alchemist.   “Era il seguito ideale della Heady Topperdice  John Kimmiche fu una cosa strana perché la maggior parte della gente ci conosceva solo per quella e non sapeva che al brewpub facevamo tantissime altre birre da anni”. 
Visto che la storia di The Alchemist ve l’ho già raccontata, ne approfitto qualche riflessione sul ruolo che il birrificio di Kimmich ha avuto all’interno della craft beer americana (oltre ad inserire il Vermont sulle mappe dei beer geeks). Lo spunto è preso da una conversazione tra Zach Mack (Certified Cicerone e proprietario di Alphabet City Beer Co., popolare bar e beershop nell’East Village a New York) e Justin Kennedy, autore del libro “The Scratch & Sniff Guide to Beer”  nonché di numerosi podcast su Beer Sessions e Steal this Beer
Justin:  “The Alchemist e Heady Topper hano rivoluzionato il modo in cui parliamo, acquistiamo e beviamo la birra negli Stati Uniti. Pensate a due dozzine di appassionati che passano il sabato pomeriggio ad aspettare di spendere 100 dollari per un cartone di birra, la metà del quale verrà scambiata o rivenduta. Agli inizi era una birra distribuita solo localmente ed era impossibile acquistarne in grandi quantità: c’erano addirittura degli addii al celibato che si svolgevano seguendo il furgone delle consegne di The Alchemist .  E non erano tutti beergeeks. I giorni locali scrivevano che “la miglior birra al mondo era in Vermont”, il mio commercialista un giorno disse “hai mai provato la Heady Topper?”. Non era un appassionato di birra ma la notizia gli era arrivata lo stesso.  Quando poi sul New York Times appare un articolo sulla gente in fila per 10 ore per acquistare le lattine di Other Half, vuol dire che siamo arrivati ad un nuovo livello di fanatismo. Il caso The Alchmist è singolare perché sebbene producano molte altre birre, la Heady Topper continua ad essere quella più richiesta. La maggior parte degli altri birrifici che avevano una “flaship” beer in lattina hanno invece dovuto cambiare strategia. Ad esempio non credo che Other Half produca nemmeno più quella che agli inizi era la loro IPA più richiesta. La maggior parte dell’hype oggi riguarda edizioni rare, one-shot, collaborazioni. 
Zach: “Io direi che con la Heady Topper è iniziato un modello di business, non uno stile di birra. Fu subito chiaro: vendere IPA appena messe in lattina direttamente ai clienti, senza distributori o rivenditori, voleva dire un enorme margine di guadagno in più per i birrifici”.

La birra.
“La Focal Banger è molto più focalizzata sul luppolo della Heady Topper  - dice Jen Kimmichche invece ha un profilo luppolato più complesso ma anche una base maltata più importante. La Focal Banger si basa su luppoli Citra, Mosaic e solamente malti chiari”. 
Il suo colore è opalescente ma luminoso ed oscilla tra il dorato e l’arancio; la schiuma è cremosa e abbastanza compatta, la ritenzione è ottima. Questa lattina ha circa un mese e mezzo di vita e l’aroma è ancora fresco e pungente: fiori bianchi, mango e arancia dominano un palcoscenico sul quale s’affacciano anche mandarino e pompelmo, ananas e papaia.  Pulito, elegante, molto ben equilibrato tra le varie componenti.  La sensazione palatale è ottima, corpo medio ma grande morbidezza che avvolge completamente il palato delicatamente. La bevuta si apre con un intenso carattere tropicale, anche se siamo sempre molto lontani dai succhi di frutta del New England.  Al mango e all’ananas s’aggiungono papaia e un po’ d’arancia zuccherata, ma a metà del percorso entra prepotentemente in scena l’amaro, resinoso e delicatamente zesty.  L’alcool (7%) non pervenuto e il finale secco rendono la Focal Banger molto facile da bere: molto pulita e precisa, ordinata. Una sorta di West Coast IPA con un buono spunto tropicale prima di una lunga ed intensa scia amara dalla lunga persistenza. Profumata e intensa, facile da bere, molto godibile: livello molto, molto alto.  E per il mio gusto personale la preferisco alla più celebrata Heady.
Formato 47,3 cl., alc. 7%, IBU 70, lotto 11/2018, prezzo indicativo 10,00 euro (beershop).

Nessun commento:

Posta un commento