martedì 18 dicembre 2018

The Bruery Share This: O.C.

A maggio 2016 il birrificio californiano The Bruery annunciava la nascita della serie "Share This", ovvero due imperial stout all’anno realizzate utilizzando ogni volta alcuni ingredienti diversi selezionati da Patrick Rue.  Il fondatore del birrificio spiega che "quando abbiamo iniziato a pensare agli ingredienti che volevamo utilizzare, ci siamo resi conto che di solito provenivano dalle regioni più povere del mondo. Realizziamo le nostre birre (nel formato da 75 cl., nda) affinché siano condivise tra più persone e, andando un po' oltre, anche con quelli che beneficiano del nostro aiuto". The Bruery ha infatti deciso di donare in beneficienza un dollaro per ogni birra prodotta.  La serie viene inaugurata a giugno 2016 con una massiccia imperial stout chiamata Share This Coffee per la quale viene utilizzato caffè proveniente dalle Filippine; il ricavato (50.000 dollari) è stato donato alla Free Wheelchair Mission, un'organizzazione no profit  nelle Filippine che fornisce sedie a rotelle a persone che vivono nei paesi in via di sviluppo.  La serie è poi proseguita con la Share This: Mole (imperial stout con peperoncini, cannella, vaniglia e fave di cacao)  per aiutare la filiale messicana della Free Wheelchair Mission. Nel 2017 sono arrivate Share This: O.C. , Share This: Mint Chip (menta e cacao)  e  la Barrel-Aged Share This; per quanto ne so nel 2018 la serie non è continuata.

La birra.
“E’ difficile non avere un’affinità per le arance se sei cresciuto nella Contea di Orange dice Patrick Rue - Arance e cioccolato sono un abbinamento naturale, due elementi che si esaltano a vicenda e noi siamo entusiasti di portarli nella serie Share This, supportando al tempo stesso la Food Forward, un’organizzazione locale che fornisce frutta e verdura fresca a tutti coloro che non se la possono permettere” recuperandola da giardini di privati e pubblici, da mercati contadini e da grossisti.   Rick Nahmias, fondatore della Food Forward, si dichiara “eccitato dall’essere stati scelti per questa edizione di Share This. I nostri valori etici e le nostre pratiche sono allineate a quelle di The Bruery nel tentativo di ridurre lo spreco di cibo e di portare prodotti freschi a più di un milione di bisognosi che vivono nella California del sud". 
Share This O.C.  debutta  il 14 marzo 2017 alla due tasting room di The Bruery a Placentia e Anaheim: la ricetta include scorza d’arancia, baccelli di vaniglia, fave di Cacao prodotte dalla TCHO di Berkley, California. 
Nel bicchiere è nera e forma una bella testa di schiuma cremosa e compatta dall’ottima persistenza. Il naso ci porta subito nel territorio (odiato  o amato) delle Pastry Stout: vaniglia, cioccolato al latte, gianduia, un po’ di orzo tostato: non è esattamente una cafonata ma neppure un manifesto di eleganza. Nonostante l’importante gradazione alcolica (11%) è un’imperial stout che non presenta particolari difficoltà per chi vuole sorseggiarla con calma: il mouthfeel è morbido pur in assenza di particolari viscosità o cremosità, il corpo si colloca tra il medio ed il pieno.
Sebbene non raggiunga pericolosi estremi, la bevuta è in pratica un dessert composto da caramella mou, liquirizia, gianduia, cioccolato al latte e tanta vaniglia. La sua dolcezza è tuttavia ben bilanciata da una leggera acidità e dal delicato amaro delle tostature; l’alcool si fa sentire soprattutto nel finale con un caldo retrogusto di frutta sotto spirito che conclude un percorso intenso ma avaro di emozioni. Per quanto mi sforzi non avverto la presenza della scorza d’arancia, ingrediente che ha forse maggiormente subito i diciotto mesi passati dalla messa in bottiglia. Abbastanza pulita, “pastry” senza cadere nel ridicolo,  la Share This O.C. di Bruery scalda lo stomaco ma non il cuore.  Non ha forse avuto grande successo e se ne trovano anche in Europa bottiglie in vendita a prezzi “umani”, per chi volesse provarla.
Formato 75 cl., alc. 11%, lotto 408, imbott.  08/03/2017, prezzo indicativo 11-22 euro (beershop)

NOTA: la descrizione della birra è basata esclusivamente sull’assaggio di questa bottiglia, e potrebbe non rispecchiare la produzione abituale del birrificio.

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