martedì 5 marzo 2019

Founders Curmudgeon Old Ale 2014 vs Curmudgeon's Better Half 2018

Aggiungiamo un altro tassello mancante per completare la Barrel Aged Series 2018 del birrificio Founders di Grand Rapids, Michigan. Sei birre barricate provenienti da un’enorme “cantina” (virgolette d’obbligo), ovvero una vecchia cava di gesso ora in disuso che si trova a 5 chilometri di distanza dal birrificio. E’ qui dove oggi riposano circa 20.000  barili a 25 metri di profondità e ad una temperatura costante di 3-4 gradi centigradi. Al termine dell’invecchiamento i barili vengono riportati in superficie con un montacarichi, caricati su di un camion e consegnati al birrificio; dalle botti la birra viene trasferita in serbatoi d’acciaio e centrifugata per rimuovere i sedimenti prima del confezionamento. 
La Barrel Aged Series 2018 è stata inaugurata come al solito dalla imperial stout KBS (marzo) seguita da Backwoods Bastard (aprile),  Dankwood (maggio), Barrel Runner (giugno), Curmudgeon’s Better Half (agosto) e CBS (novembre).  Oggi tocca alla Curmudgeon’s Better Half, ovvero la versione barricata della Old Ale Curmudgeon: visto che in cantina avevo qualche bottiglia di Curmudgeon ho colto l’occasione fare un confronto, in verità non del tutto equo. Quest’ultima ha già cinque anni sulle spalle mentre la Better Half ha “solo” sette mesi di vita.  
Partiamo innanzitutto dal nome: Curmudgeon è una sorta di “vecchio musone”, un anziano che ha un brutto carattere ed è spesso di pessimo umore. Lo sguardo dell’uomo (un pescatore in un vecchio pub di un porto di mare, a quanto dicono) ritratto in etichetta è abbastanza significativo:  la stessa riporta anche la scritta “Old Ale brewed with molasses and Oak Aged”.  Oak Aged non significa Barrel Aged e come Founders stesso conferma in questo caso vengono usati chips di rovere. 
Nel bicchiere si presenta di color ambrato carico, piuttosto velato e con intense sfumature rossastre: si forma una discreta testa di schiuma ocra, cremosa e compatta. Al naso non ci sono grosse profondità ma l’intensità è ancora notevole:  melassa e caramello, prugna, ciliegia, uvetta, qualche nota di legno e vino fortificato.  Non ci sono drammatici cedimenti dovuti all’età e anche al palato la Curmudgeon – fedele al proprio nome - non sembra essersi ammorbidita più di tanto. Corpo tra medio e pieno, carbonazione ancora presente: tra melassa, biscotto, uvetta e prugna si scorge qualche traccia di porto, l’alcool  (9.8%) non intende nascondersi e caratterizza la bevuta dall’inizio alla fine, contribuendo in maniera decisiva a contrastare il dolce. Nel finale, abbastanza ben attenuato, si fa ancora sentire l’amaro resinoso/terroso dei luppoli. Il suo congedo è lungo e lento, caldo, ricco di alcool e frutta sotto spirito.  Ha quasi cinque anni d’età ma questa bottiglia di Curmudgeon, vigorosa e vivace, sembra poter resistere in cantina ancora a lungo: anche se arrivava sugli scaffali in primavera, per me rappresenta un antidoto perfetto ai freddi inverni del Michigan. Da sorseggiare con calma nel corso di una serata.

Passiamo alla Curmudgeon’s Better Half: per parlare della “migliore metà” del vecchio musone dobbiamo fare un salto indietro nel tempo al 2012. In quell’anno Founders annunciava il debutto in bottiglia di una birra che sino ad allora era stata occasionalmente disponibile in fusto alla taproom di Grand Rapids e in pochi fortunati locali:  la Kaiser’s Curmudgeon, ovvero la Curmudgeon invecchiata per 254 giorni in botti ex-bourbon che avevano di recente ospitato sciroppo d’acero del Michigan. La dolce consorte del “musone” è raffigurata in etichetta pronta a versare un po’ di sciroppo d’acero sui pancakes nella speranza di far spuntare un sorriso al vecchio marinaio: fece il suo debutto in bottiglia nel giorno di San Valentino 2012 modificando il proprio nome in Curmudgeon’s Better Half. Da allora Founders non l’ha più replicata, per lo meno in bottiglia. Ma negli ultimi anni la Barrel Aged Series del birrificio del Michigan ha saputo rallegrare i propri clienti riesumando alcune birre scomparse dal radar: il caso più eclatante fu il ritorno nel 2017 della mitica CBS, anch’essa invecchiata in botti di bourbon/sciroppo d’acero. E così nell’agosto del 2018 arrivò da Grand Rapids l’annuncio del ritorno della Curmudgeon’s Better Half: “era un birra che dovevano riportare in vita”  disse Jason Heystek, responsabile del programma Barrel Aged di Founders.
La fotografia al solito non le rende giustizia perché all’aspetto è davvero bellissima:  color ambrato acceso da luminose ed intense venature rossastre. Nonostante l’imponente gradazione alcolica (12.7%) la schiuma ocra è generosa, fine, compatta e ha ottima ritenzione. Sin dall’aroma è evidente come il passaggio in botte rappresenti un salto di qualità impressionante per la Curmudgeon: bourbon, melassa e sciroppo d’acero in primo piano, vaniglia, legno, biscotto, uvetta, prugna, datteri e ciliegia nelle retrovia. Pulizia e finezza rimediano ad un’intensità un po’ dimessa. La sensazione palatale è quella che vorrei sempre trovare in una birra così “importante”: il corpo è quasi pieno ma dal punto di vista tattile questa birra è una morbida carezza, cremosa e vellutata. Il palato si trova ad affrontare una specie di dessert liquido assemblato con melassa, uvetta, ciliegia, datteri e prugne, il tutto generosamente inzuppato nel bourbon: in superficie è stata versata qualche goccia di sciroppo d’acero e, prima di servire il piatto, una spolverata di vaniglia. Il dolce è miracolosamente bilanciato dalla componente etilica, da qualche nota legnosa e dal buon lavoro del lievito: il risultato non è comunque stucchevole e molto, molto soddisfacente. 
Per me il livello è piuttosto alto e il passaggio in botte rappresenta un vero valore aggiunto alla Curmudgeon “base”, birra piacevole ma un po’ avida di spunti emotivi ed espressivi: elementi che invece ritrovo nella sua “dolce metà”, in questo caso davvero la “migliore metà”.  Non gode della stessa fama delle sorella KBS e CBS ma probabilmente la meriterebbe. Volendo proprio farle un appunto le si potrebbe contestare quel carattere un po' "patinato", un po' borghese che le Founders hanno oggi: inevitabile, quando si diventa grandi, molto grandi.
Nel dettaglio: 
Curmudgeon Old Ale, 35.5 cl., alc. 9.8%, IBU 50 , imbott. 04/2014, scad. 12/05/2015, pagata 5.00 euro (beershop)
Curmudgeon's Better Half, 35.5 cl., alc. 12.7%, IBU 35, imbott. 08/2018, scad. 13/08/2019, prezzo indicativo 6.00 euro (beershop)

NOTA: la descrizione della birra è basata esclusivamente sull’assaggio di questa bottiglia e potrebbe non rispecchiare la produzione abituale del birrificio.

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