lunedì 20 aprile 2020

DALLA CANTINA: Evil Twin Freudian Slip 2014


Ve lo avevo già anticipato nell’autunno del 2018: Evil Twin non è più solamente una beerfirm ma anche un birrificio, da quando si sono aperte le porte dello stabilimento (15 barili) di Ridgewood, Queens, New York. L’impianto è stato acceso a gennaio del 2019 ma per gli appassionati la vera inaugurazione è quella che è avvenuta con molto  ritardo il 2 ottobre dello stesso anno: una taproom “informale e moderna”, luminosa e circondata dal vetro,  con 76 posti a sedere tra bancone e panchine da pic-nic, un patio esterno con  altre 185 sedute e food truck a rotazione. Qui potete vedere le immagini. 
L’impianto non soddisferà ovviamente tutto il fabbisogno di Evil Twin e la maggior parte delle birre che vengono distribuite in tutto il mondo continueranno ad essere prodotte altrove. Tuttavia il gemello cattivo Jarnit-Bjergso ritiene che “avere una taproom stia diventando sempre più importante in questo mercato competitivo; anni fa potevi aprire una qualsiasi taproom e la gente ci sarebbe venuta solo perché si trattava di un birrificio. Ora è diverso, devi renderla anche attraente per convincere la gente a venirci”.  Il costo dell’operazione è stato di circa quattro milioni di dollari, proveniente in parte dai guadagni ottenuti da Evil Twin e in parte da prestiti bancari. Jarnit e la moglie Maria hanno voluto seguire in prima persona ogni fase dei lavori: “sono ossessionato da Twin Peaks e quindi nella taproom riconoscerete alcuni elementi della serie, come ad esempio il bagno, il cocktail bar e cartello del Great Northern Hotel nella sala degli invecchiamenti in botte”.    
L’ex sala da ballo (o serra?), posseduta in precedenza da un altro immigrato danese, è stata completamente ristrutturata dagli architetti del Kushner Studios: oltre a sgabelli e panche ci sono spazi per la musica dal vivo, una sala per proiezioni cinematografiche ed altri eventi nel sotterraneo, un coffee shop operativo dalle 7 del mattino e anche uno “speakeasy bar”  dedicato ai cocktail: “non voglio che ci siano solo beer nerds seduti ad annusare le birredice Jarnit - ma che vengano anche famiglie e gente del posto che magari non ha mai sentito parlare di Evil Twin. Voglio che sia un luogo d’incontro. Ridgewood è una zona ancora in via di sviluppo e la cosa mi piace, è una sfida che accetto volentieri”.  
I beergeeks troveranno comunque pane per i loro denti: tra le venti spine non mancano pastry stout, milkshake IPA, sour alla frutta e – secondo il trend attuale -  lager e pilsner. I nomi delle birre del gemello cattivo sono sempre stati molto fantasiosi ma per la taproom di Evil Twin NYC Jarnit si è spinto ai limiti dell’assurdo:  “sono frasi che forse un newyorkese non direbbe mai, ma noi siamo in questa città e siamo fieri di esserci. Non prendiamoci però troppo sul serio e divertiamoci un po’”. Qualche esempio? Does This Subway Have Wifi? (Pale Ale),  Let’s Get Dinner In Times Square (DIPA), Your Apartment Is So Small. You Would Probably Find Something Larger For Less Money Outside of The City (NEIPA), Why Don’t We Just Take the Subway to JFK (NEIPA), It’s So Quiet and Peaceful Walking Across the Brooklyn Bridge (Pale Ale), THESE DRINKS ARE SO EXPENSIVE. DO I HAVE TO TIP?  (IPA), Scusa, Ma Parlo Solo Un Po' Di Macaroon Coconut (Pastry Stout), MY NEIGHBORHOOD HAS BEEN SO MUCH COOLER EVER SINCE THEY PUT IN ALL THE NEW CONDOS (Triple Milkshake IPA). Il maiuscolo non è un mio errore di trascrizione.

La birra.

Facciamo un salto indietro al 2014 quando Evil Twin era ancora solo una beerfirm: Freudian Slip, “il lapsus freudiano” è un American Barley Wine prodotto presso il birrificio Two Roads del Connecticut. Premetto che per me un Barley Wine è una birra da dopocena, da fine serata e quindi non sono un amante delle interpretazioni americane dello stile, molto luppolate ed aggressive: preferisco di gran lunga quelle inglesi. Il tempo dovrebbe comunque attenuare la componente amara di un American Barley Wine: ho quindi provato a dimenticare in cantina per un po’, per la precisione sei anni, questo Freudian Slip (10.3%). Vediamo che cosa è successo. 
Il suo vestito è di color ambrato, piuttosto opaco ma arricchito da intense venature rossastre; la schiuma è cremosa ed abbastanza compatta ma non ha molta ritenzione. Al naso note vegetali ed alcoliche si mescolano a quelle di caramello e melassa, uvetta e datteri, marmellata d’arancia ed arancia candita. Al palato nessun segno di cedimento: il mouthfeel è oleoso, la birra è ben carbonata e la bevuta è ancora potente. L’amaro resinoso/vegetale morde da subito e cresce ulteriormente d'intensità in un finale pepato e pungente; caramello, biscotto, uvetta ed altra frutta sotto spirito sono la componente dolce che si contrappone all'amaro senza velleità di protagonismo. L'alcool c'è e si sente, ma affrontarlo non è un problema; quello che piuttosto impressiona è la carica amara-luppolata che questo Barley Wine ha mantenuto dopo sei anni di cantina. Non oso immaginare come fosse fresco. 
Poche coccole da divano: birra dura e spigolosa che ha tuttavia un bell'incedere, anche se un po' monocorde. 

Formato: 35,5 cl., ala. 10.3, imbott. 12/05/2014, pagata 5,10 Euro (beershop)

NOTA: la descrizione della birra è basata esclusivamente sull’assaggio di questo esemplare e potrebbe non rispecchiare la produzione abituale del birrificio.

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