mercoledì 15 aprile 2020

Zmajska Pivovara: RIS & RIS Barrel Aged


Ammetto la mia completa ignoranza sulla birra artigianale croata ma anche in questo paese il motore è stato acceso e qualche evento è stato già organizzato anche in Italia. Ad oggi ci sono una quarantina di produttori tra birrifici e brewpub, un terzo dei quali concentrati ovviamente nella capitale Zagabria. Uno dei birrifici artigianali più popolari in città, nonché uno dei pionieri della scena craft croata, è Zmajska Pivovara, ovvero il "birrificio del dragone". Viene fondato nel 2013 da Andrej Čapka  homebrewer con esperienza decennale e figura di riferimento per molti produttori casalinghi croati: ha creato il forum Pivarstvo.info ed organizzato numerosi concorsi per homebrewers. Il nome scelto sembra sia stata la reazione di un amico di Čapka all'assaggio di una sua birra fatta in casa: "questa è un drago!".
Ad aiutarlo in questa rischiosa avventura ci sono i soci  Bojana Papa e  il socio  Hrvoje Čirjak; un  investimento complessivo di quasi 500.000 euro, metà dei quali finanziati dalla Banca Croata per la Ricostruzione e lo Sviluppo (HBOR), ha consentito di partire con un  impianto inizialmente sovradimensionato (2 ettolitri) ma orientato già al futuro. Zmajska ha debuttato con una Pale Ale ed una Porter in quello che allora era un formato piuttosto insolito per il mercato croato: bottiglie da 33 centilitri per birre da gustare e non da tracannare. Una rivoluzione nella rivoluzione. Il birrificio dispone oggi anche di un taproom (Kreše Golika 3a, Zagabria) con otto spine ed un'ampia selezione di bottiglia. 
A portare un po' di notorietà ci hanno poi pensato i siti di beer-rating. Nel 2015 l'allora influente Ratebeer nominava Zmajska come miglior nuovo birrificio croato del 2014 e la Porter non solo  miglior birra croata ma anche quattordicesima miglior porter al mondo. Per molti anni Čapka e soci hanno mantenuto lo scettro nazionale, cedendolo solo di recente: attualmente Untappd e Ratebeer mettono al primo posto Nova Runda che sta spopolando con la IPA C4, ma per entrambi i siti la miglior birra croata è ancora prodotta da Zmajska. Andiamola ad assaggiare.

Le birre.
Zmajska per molti anni non ha volutamente scelto nessun nome per le proprie birre: lo stile era sufficiente. Solo di recente il lento proliferarsi delle etichette ("solo" una trentina in sei anni di attività!) ha reso necessario scegliere qualche nome per differenziarle tra di loro. Ma le birre che sto per stappare appartengono ancora alla vecchia scuola e quindi basta la sigla RIS: Russian Imperial Stout, versione base ed invecchiata in botti di whiskey. 
Nel bicchiere si presenta quasi nera con un bella testa di schiuma cremosa e compatta. Al naso dominano tostato e torrefatto, cenere e tabacco, qualche accenno goloso di cioccolato fondente ma anche un lieve accenno di salsa di soia e di carne. Il mouthfeel non è affatto male: corpo medio-pieno, poche bollicine, leggermente densa ed oleosa, abbastanza morbida. La bevuta non brilla di fine e di pulito ma è comunque gradevole e bilanciata: caramello, liquirizia, frutta sotto spirito iniziano un percorso che vira progressivamente verso l'amaro delle tostature, dei fondi di caffè e della polvere di cacao. In secondo piano tabacco, cenere e una lieve salamoia in dosi ancora tollerabili. Alcool ben nascosto, finale non troppo lungo: una Imperial Stout (10.1%) facile da bere e piacevole, anche se non priva di qualche difetto.  

Partendo dalle premesse di una birra base con qualche piccolo problemino non avevo grosse aspettative sulla sua versione Barrel Aged (sei mesi in botti ex-whiskey, stessa gradazione alcolica) e temevo il naufragio: mi ha invece sorpreso in positivo. Mi sembra leggermente più scura della sorella mentre la schiuma è degna di nota. L'aroma è molto pulito ed il whiskey fa capolino tra caffè, cioccolato fondente, tabacco, frutta sotto spirito; a voler essere pignoli non c'è molta profondità ma il bouquet è molto piacevole. Al palato è un po' più leggera rispetto alla versione base: la facilità di bevuta ci guadagna ma avrei apprezzato un pochino di "ciccia" in più. Nel bicchiere c'è comunque un'Imperial Stout ben fatta e gustosa che parte dolce  (caramello, mou, frutta sotto spirito) per terminare amara come la sorella: fondi di caffè, tostature, polvere di cacao. Il whiskey proveniente dal passaggio in botte è ben dosato e si sposa benissimo col caffè in un finale caldo ed intenso, piuttosto lungo. Davvero una bella bevuta, pulita e bilanciata, piuttosto ben fatta.
Nel dettaglio: 
Zmajska  RIS, 33 cl. alc. 10.1%, IBU 85, lotto 113, scad.12/2021
Zmajska RIS Barrel Aged, 33 cl. alc. 10.1%, IBU 85, lotto 113, scad.12/2021

PS: ringrazio l'amico Alessandro che si trovava a Zagabria e mi ha portato le bottiglie: non conoscevo birre e birrificio, gli avevo chiesto solo di portarmi qualcosa di "scuro" in quanto avrebbero retto meglio il viaggio ed il caldo dell'estate 2019. Zmajska si è rivelata una piacevole scoperta.

NOTA: la descrizione della birra è basata esclusivamente sull’assaggio di questo esemplare e potrebbe non rispecchiare la produzione abituale del birrificio.

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