mercoledì 23 gennaio 2013

Zischke Kellerbier Original

Prendiamo una piccola pausa "defaticante" dalle birra natalizie e dagli impegnativi winter warmer che vanno un po' a monopolizzare i mesi più freddi dell'anno. Andiamo allora virtualmente in Germania, la nazione   del "bere semplice" per eccellenza. A Coblenza (Koblenz), nel centro storico, viene fondata nel 1689 la Koblenzer Brauerei; per quasi centocinquanta anni la vita scorre tranquilla ed immutabile sulle rive del fiume Reno ma poi si susseguono diversi cambiamenti di proprietà. Agli inizi del 1800, terminata l'occupazione francese, il birrificio viene acquistato nel 1814 da Joahnn Stahl che poi lo cede nel 1885 a Josef Thillmann; è lui a cambiare nome (Bierbrauerei Josef Thilmann) ed a spostare il luogo di produzione dal centro città a qualche chilometro più a sud, sulla riva del Reno, in una posizione strategicamente perfetta in quanto servita sia dal trasporto fluviale che da quello ferroviario retrostante. Nel 1900 altro cambio di nome (Königsbacher Brauerei) seguito da moltissime acquisizioni ed incorporazioni di altri birrifici. Nel 1992 viene acquistata dalla Karlsberg di Homburg (da non confondersi con la Carlsberg) che nel 2010 cede i marchi Königsbacher e Nette Edel-Pils al gruppo Bitburger, anche se la produzione di queste birre rimane a Coblenza. Nel gennaio 2012, due avvocati di Coblenza (Isabell Schulte-Wissermann ed Egon Heckmann) rilevano la proprietà ripristinando il nome originale di Koblenzer Brauerei, per continuando a produrre i due marchi sopra citati per la Bitburger. Zischke è invece il marchio "di casa", che include una scura (la Dunkel) ed una chiara, questa Kellerbier Original. In rete abbiamo letto dei giudizi abbastanza impietosi, ma noi tutto sommato ci è sembrata una birra abbastanza godibile, che forse ha beneficiato del cambio di proprietà e dell'allontanamento dal colosso Birburger. Classico color dorato pallido, opaco, con una bella testa di schiuma bianchissima e compatta, pannosa. Il naso offre sentori di camomilla, cereali, leggero agrume e qualche nota di burro; non è un'aroma freschissimo ma sostanzialmente accettabile ed abbastanza intenso.  Un po' meno bene in bocca, dove intensità e pulizia calano. Troviamo, in sequenza, crosta di pane, un leggero aggrumato ed una chiusura amaricante erbacea; anche qui un leggero diacetile che va a penalizzare il finale, dove la chiusura non è molto secca. Segue un retrogusto di cereali, scorza di limone ed erbaceo. Birra ovviamene facilissima da bere, un discreto prodotto che tuttavia manca un po' di quella fragranza e di quella freschezza che vorremmo sempre trovare in questa categoria stilistica. Formato: 50 cl., alc. 4.8%, lotto 10:17, scad. 29/04/2013, prezzo 1.15 Euro.

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