domenica 29 settembre 2013

Bruton Bianca

L’estate ed il caldo sembrano essere ormai un lontano ricordo ma non è solamente con il caldo che si può presentare l’occasione giusta per stappare una leggera biere blanche: un aperitivo, o piatti di pesce non troppo elaborati (una grigliata o un insalata di mare, piuttosto che una sostanziosa zuppa). Non ci era mai capitata tra le mani, l’interpretazione (di matrice belga) di una biere blanche/witbier del Birrificio Brùton.  E’ la penultima birra nata (l’ultima è la pils Eva), chiamata semplicemente Bianca e prodotta tra l’altro con farro IGP della Garfagnana e buccia d‘arancia.  All’aspetto è di colore giallo pallido, opalescente, con una bella testa di schiuma bianca, fine e cremosa ma poco persistente.  L’aroma è fresco e pulito, con sentori di banana, scorza d’arancio, pepe e cereali. Freschezza e leggerezza ritornano anche in bocca, in una birra gradevole al palato che (almeno in questa bottiglia) sacrifica un po’ la vitalità  delle bollicine per privilegiare la morbidezza.  Al gusto c’è una corrispondenza quasi perfetta con l’aroma: prima cereali, banana e polpa dolce d’arancio, una leggera nota acidula rinfrescante, ed un finale amaricante (Northern Brewer) leggermente erbaceo con netta presenza di la scorza d’arancia (o Curaçao).  
Secca ma non troppo (il palato rimane leggermente appiccicoso) è una birra che si beve davvero molto facilmente senza dover per forza penalizzare l’intensità del gusto, come abbiamo purtroppo spesso riscontrato in altre rappresentanti dello stile di riferimento. Bottiglia serigrafata e curiosa dicitura "italian flavoured beer" nel retroetichetta. Formato:  75 cl, alc. 4,5%, lotto 130514BI, scad 14/05/2015, pagata 13,00 Euro (ristorante, Italia).


2 commenti:

  1. Questa cosa di creare bevibilità sacrificando l'intensità aromatica è una cosa che non sopporto e che purtroppo anche io riscontro in tante Blanche e Weizen. Una birra ben fatta è equilibrata e facile da bere comunque, senza dover sottrarre niente.

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    1. Sì, e forse le Blanche (e Weizen) sono le più bersagliate da questo "morbo" della "debolezza" di aroma e gusto.
      Ti dirò che per me alla fine le bevute più soddisfacenti non sono le Imperial Stout o i Barley Wine da 10% ma le session beer ben fatte ed intense.

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