martedì 8 dicembre 2015

Birranova Tensione Evolutiva

Novità dicembre 2013 per il Birrificio Birranova di Triggianello di Conversano (Bari), guidato dal 2007 dal birraio Donato Di Palma; si chiama Tensione Evolutiva, omaggio al cantautore Jovanotti di cui evidentemente il birraio è fan. E' una birra che parte dall'esperienza dell'anno precedente chiamata "La Fine Del Mondo" e "Day After", qui descritte sul blog Berebirra: non propriamente una "natalizia" ma sicuramente una birra appropriata per i mesi più freddi dell'anno.
Parliamo di un robusto Barley Wine (10%) che viene affinato in botte; due le versioni di "Tensione Evolutiva" messe in commercio, una passata in botti di rovere che hanno ospitato vini rossi pugliesi, ed una invecchiata in botti ex-whiskey. "Nessuno si disseta ingoiando la saliva" è la frase di Jovanotti che viene riportata sul retro della larga etichetta che avvolge l'intera bottiglia, con un bell'effetto "incartante". Delle due versioni realizzate, a me è toccata quella invecchiata in botti di rovere ex-vino.
Nel bicchiere arriva di colore ambrato, piuttosto opaco, con riflessi ramati; la modesta schiuma biancastra che si genera è un po' grossolana e poco persistente, niente di preoccupante in una birra molto alcolica che ha anche riposato per diversi mesi in botte. L'aroma mette in evidenza una discreta complessità che la buona pulizia permette di scoprire anche a fronte di un'intensità non molto elevata. Sentori di legno, caramello, canditi, fico disidratato e un bel carattere vinoso conferito dal passaggio in botte; in sottofondo qualche accenno di marzapane, forse vaniglia, di vino liquoroso. 
Nonostante l'impegnativa gradazione alcolica (10%) è una birra che si sorseggia senza grosse difficoltà, grazie ad un corpo medio, poche bollicine e ad una consistenza oleosa che la rende morbida e scorrevole al tempo stesso.  I dolci profumi sono preludio ad un gusto che si svolge nella stessa direzione: biscotto, caramello, arancia candita, albicocca disidratata, miele, uvetta, qualche accenno di pasticceria. Il dolce e la componente zuccherina non si nascondono ma la birra riesce a non risultare mai stucchevole grazie ad una leggera acidità che aiuta anche a ripulire un po' il palato alla fine di ogni sorso; lungo e morbido il retrogusto, dolce, ricco di frutta sotto spirito a riscaldare e a rincuorare chi si trova con il bicchiere tra le mani. Personalmente ho avvertito la caratterizzazione del passaggio in botte ex-vino più all'aroma che al palato, ma poco male: è un barley wine pulito e ben fatto al quale forse manca ancora un po' di profondità per vedersela con gli altri migliori compagni di categoria italiani. Il risultato è comunque convincente e mi sembra d'intravedere anche un ottimo potenziale d'invecchiamento in cantina, per chi non ha fretta di berla. 
Formato: 33 cl., alc. 10%, lotto 1312, scad.31/12/2015, 5.00 Euro.

NOTA: la descrizione della birra è basata esclusivamente sull’assaggio di questa bottiglia, e potrebbe non rispecchiare la produzione abituale del birrificio.

1 commento:

  1. E' un birrificio che non trovo molto spesso in giro, ma quel poco che ho assaggiato l'ho sempre trovato di qualità piuttosto buona.

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