sabato 4 marzo 2017

Toccalmatto Bedda Matri (2013)

Toccalmatto è conosciuto soprattutto per il suo lavoro con i luppoli, ma la sua offerta di English Barley Wines è altrettanto interessante e già piuttosto diversificata. La versione base è chiamata è Dudes (12% ABV): secondo Microbirrifici.org sarebbe invecchiata nove mesi in botti di rovere, ma nel sito di Toccalmatto essa non compare tra le birre Barrel Aged.  Le sue varianti barricate includono passaggi in botti ex- grappa trentina (Ombra, 10%), ex-marsala siciliano (Bedda Matri, 12%),  rum Trinidad & Tobago (Sugar Kane, 12%) e whisky torbato  (Salty Dog, 12%). 
Vi è poi un ultimo barley wine realizzato in collaborazione con i birrifici Lambrate, Endorama, Montegioco, Orso Verde, Bi-Du e con i locali The Dome e Locanda Del Monaco: si chiama Chelabuna ed è dedicato alla memoria di Adriano “AdriMetal” Ventura, un appassionato di birra molto conosciuto nella comunità italiana che è purtroppo prematuramente scomparso nel 2016. Il ricavato della vendita delle bottiglie di Chelabuna viene devoluto a SIMBA, Associazione Italiana Sindrome e Malattia di Behçet.

La birra
Bedda Matri, la Bella Madre, la Madonna; questo il nome scelto da Bruno Carilli per il suo barley wine che riposa per ben due anni in botti di castagno che hanno in precedenza contenuto vino Marsala siciliano. Il birrificio la descrive come “una birra da meditazione, perfetto abbinamento di foie gras in torcione o terrina, servito con i classici accompagnamenti di frutta e verdura in composta; formaggi erborinati, o a pasta dura di lunga stagionatura, pasticceria secca”. Prodotta nel 2011, è stata imbottigliata e messa in vendita nel 2013. 
Nel bicchiere è torbida e di colore ambrato, con qualche intensa venatura rossastra: non si forma schiuma, solamente qualche grossolana bolla che scompare velocemente. Annusandola ad occhi chiusi sarebbe davvero difficile dire di avere tra le mani una birra, perché il naso si spinge senza indugi nel territorio dei vini liquorosi e passiti: prugna, fico e dattero disidratato, uva passa. In sottofondo profumi di legno e zucchero caramellato compongono un'aroma caldo ed avvolgente sostenuti da una nota etilica. La bevuta si muove sugli stessi passi, mantenendo una netta predominanza vinosa: altrettanto morbida e calda, ogni sorso è un confortante abbraccio ricco di frutta sotto spirito, uvetta, prugna, ciliegia, legno. L'alcool scalda senza andare mai oltre le righe e contribuisce, assieme ad una lieve acidità, a bilanciare il dolce di un barley wine davvero intenso, da gustare in tutta tranquillità sorso dopo sorso, con grande soddisfazione. 
Non so come fosse questa Bedda Matri appena nata, ma a quattro anni dalla messa in bottiglia c'è più vino (liquoroso) che birra nel bicchiere: il risultato è per certi versi estremo ma conquista ed appaga, con eleganza. 
Formato: 37.5 cl., alc. 12%. lotto 11805. scad. 09/2026, prezzo indicativo 13.00 Euro (beershop)

NOTA: la descrizione della birra è basata esclusivamente sull’assaggio di questa bottiglia e potrebbe non rispecchiare la produzione abituale del birrificio.

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