mercoledì 5 settembre 2012

Speakeasy Big Daddy IPA


Oggi ci spostiamo virtualmente a San Francisco, dove ha sede la Speakeasy Ales and Lagers. Viene fondata nel 1997 da  Forest Gray, anche lui un ex-homebrewer con il “problema” di non riuscire a bere tutta la birra da lui prodotta. Il salto al mondo dei professionisti avviene grazie all'amicizia con Steve Bruce ed Eric Change, i proprietari del negozio per homebrewing San Francisco Brewcraft; una volta reperiti i fondi necessari, l’avventura inizia. Gray e Bruce sono ancora oggi al timone di comando del birrificio, mentre in sala cottura c’è un turnover abbastanza frequente: al momento il “brew master” è Kushal Hall, un altro ex-homebrewer che entrò in azienda come addetto all’imbottigliamento ed all’imballaggio, per poi diventare il birraio nei turni notturni; a Marzo di quest’anno viene promosso mastro birraio. L’identità visiva di Speakeasy, inclusi molti nomi delle birre, si rifà all’epoca del proibizionismo americano; sono prodotti che hanno purtroppo una distribuzione abbastanza limitata, visto che Gray si dice essere “ossessionato” dalla freschezza della birra che verrebbe quindi a mancare nel caso di spedizioni sia negli stati Americani più lontani che nel continente europeo. Molto curata la parte grafica, con belle bottiglie serigrafate con due “occhi” curiosi stampati sul collo. La  Big Daddy IPA viene prodotta per la prima volta nel 1998, ed è oggi la loro “flahsgip beer”, occupando circa il 50% delle vendite; i luppoli utilizzati dovrebbero essere Centennial, Columbus e Chinook. Di colore ambrato, leggermente velato; la schiuma, bianca, è cremosa ed ha una buona persistenza. Il naso non è “esplosivo”, ma è molto pulito; accanto a leggeri sentori floreali troviamo aghi di pino, caramello e soprattutto agrumi (pompelmo ed arancio). In bocca c’è una sostanziale corrispondenza con l’aroma, con il pompelmo che ha una netta predominanza sulla base di biscotto e leggero caramello. Il finale, secco ed amaro, non è molto intenso e mediamente persistente, ricco di scorza di pompelmo con qualche nota resinosa. Lontana da ogni estremismo, è un’ottima IPA pulita e ben bilanciata, che si lascia bere con estrema facilità quasi che fosse una session beer, rispecchiano il pieno la filosofia Speakeasy, ovvero quella di realizzare soprattutto birre semplici e da bere tutti i giorni. Formato: 65 cl., alc. 6.5%, IBU 50 circa, lotto e scadenza sconosciuti, prezzo 3.74 Euro (4.49 $).

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