lunedì 27 maggio 2013

Amarcord AMA Bruna

A novembre 2011 il birrificio Amarcord di Apecchio (PU)  annuncia la nascita di una nuova serie di birre, chiamate AMA, nate dalla collaborazione con Garrett Oliver,  birraio della Brooklyn Brewery (New York) e quasi abituale vacanziero nel nostro paese.  La Brooklyn ottiene anche l’importazione in esclusiva per il territorio americano di tutte e tre le nuove birra (Bionda, Bruna e Mora), che possono vantare un’etichetta realizzata da Milton Glaser; se il nome non vi dice nulla, sappiate che è l’ideatore del famosissimo logo “INY”.   L’ispirazione per questa AMA Bruna, brassata con zucchero candito, sono le birre d’Abbazia: nel 2012 il birrificio ha fatti grossi investimenti promozionali, con un occhio attento ai concorsi, che hanno portato una menzione d’onore al Brussels Beer Challenge di Bruxelles, argento all’International Beer Challenge, bronzo al Mondial de la Biére di Montreal e quindi argento al World Beer Challenge. Si presenta in una bottiglia con il logo del birrificio in rilievo ed un lungo collo; all'aspetto è di un bel color ambrato carico, con riflessi rubini; la schiuma, beige, è fine e cremosa ma non molto persistente. Al naso, molto poco pronunciato, ci sono sentori dolci di ciliegia, quasi sciroppata, caramello, leggera frutta secca, lievito. Si nota una discreta mancanza di pulizia, che ritroviamo parzialmente anche in bocca. Il gusto è spiccatamente dolce, con note di caramello, burro, frutta secca e zucchero candito, con quest'ultimo elemento che tende a predominare sopratutto nella parte finale della bevuta, lasciando sempre il palato abbastanza appiccicoso. Incontriamo una veloce nota amaricante, un po' astringente, che ricorda la mandorla, seguita da un retrogusto di nuovo molto dolce, leggermente caldo ed etilico, di frutta sotto spirito e zucchero candito. Birra molto zuccherina, dal corpo medio e dalla discreta carbonazione, che rischia a tratti la stucchevolezza. Anche se dichiaratamente ispirata alle "birre d'abbazia", è una bottiglia che non brilla né di pulito né  per l'apporto del lievito usato, che tende a "sporcare" la bevuta piuttosto che a donarle complessità (esteri, spezie) al naso ed al palato. Il birrificio la consiglia in abbinamento a  lasagne al forno, pasta al ragù, carni in salsa tipo gulasch e arrosti, carne alla griglia, pizze rustiche con salsiccia e patate, strudel di mele. Formato: 75 cl., alc. 7.5%, IBU 20, scad. 06/2014, pagata 5.90 Euro (supermercato, Italia).

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