martedì 28 maggio 2013

The Kernel Export Stout London 1890

Questa stout di The Kernel si rifà ad una ricetta del 1890 della vecchia Truman Brewery, fondata nel 1666 a Londra; oggi lo stabile è stato riconvertito ed ospita bar, uffici e negozi ma, nel 1873, con l'acquisizione della Philips Brewery di Burton, era la sede del più grande birrificio al mondo del diciannovesimo secolo. Nel 1888 diviene una società per azioni, continuando il suo percorso di acquisizioni e di crescita fino agli anni sessanta (ventesimo secolo), che videro il birrificio pagare lo stesso dazio di tutta l'industria brassicola britannica, obbligandolo a chiudere lo stabilimento di Burton, razionalizzare il numero dei pub di proprietà  e ristrutturare lo stabilimento di Brick Lane a Londra, per cercare efficienze sui costi. Nel 1971 la Truman passa nella mani della Grand Metropolitan, una compagnia che possedeva diversi rami di business, tra i quali catene alberghiere, tabacco, birra e distillati; i cambiamenti messi in atto dalla nuova proprietà riescono solo a posticipare di qualche anno la chiusura del birrificio, che avviene nel 1989. Otto anni dopo, la Grand Metropolitan si fonde con la Guinness Plc. per formare il colosso Diageo. Curiosamente, l'eredità di questa ottima stout è passata ora nelle mani di un microbirrificio di Londra e non di quelle di coloro che ancora producono la stout più famosa al mondo.  Evin O'Riordain di The Kernel riesce a guadagnare due medaglie d'oro, al SIBA South East Brewing Awards del 2011: miglior birra in bottiglia e miglior birra nella categoria porter/old ale/mild/stout. La pinta si riempe di color ebano scuro, con una bella testa nocciola, cremosa e dalla trama fine. Naso pronunciato, molto elegante e pulito: orzo tostato, caffè in grani, cioccolato amaro, sentori di mirtillo e, più leggeri, di cenere. L'arrivo in bocca è a dir poco sontuoso: vellutata, morbida, assolutamente avvolgente, poco carbonata e dal corpo medio. Il gusto è molto ricco ed intenso, pieno di caffè ed amaro di torrefatto; c'è anche, in secondo piano, qualche nota fruttata (prugne, mirtilli) ed una leggerà acidità da caffè. Lunghissimo ed estremamente appagante il retrogusto, carico di caffè amaro, cioccolato e qualche lieve nota legnosa. Splendida stout molto facile da bere ma al tempo stesso molto intensa e soddisfacente. Netto il dominio di tostature decise ma molto eleganti e mai "bruciate", gusto molto pulito, bevitore soddisfatto e contento. E' importata in Italia, quindi andate e compratela. Formato: 33 cl., alc. 6.7%, lotto 12/07/2012, scad. 12/07/2014.

4 commenti:

  1. Birra straordinaria, punto. Incredibile la complessità per soli 6.7%...

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  2. Concordo! Birra Straordinaria! Mentre si scalda bevendola riesce a stupire per la quantità di note e sfumature di aromi che spigiona alle diverse temperature.

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  3. La mia birra preferita! La bevo di rado perché è difficile trovarla e ne amo anche altre, ma quando per caso mi capita davanti agli occhi... la scelgo!
    Un'altra che amo è questa: https://sonoappunti.wordpress.com/2015/01/06/una-westvleteren-grazie/ Ciao!

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    1. Westvleteren ottima, ma non mi piace la speculazione che c'è dietro e il mercato "nero" che ne moltiplica sempre il prezzo per 5 o per 6.
      Preferisco la Rochefort 10, anche al supermercato e a prezzi democratici.

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