Del giovane birrificio Weird Beard abbiamo già parlato in questa occasione, e quindi non ci resta che passare alla sostanza; tra l’altro ci sembra che da poco sia arrivato anche qualche fusto/bottiglia di questo promettente birrificio londinese anche in Italia. Mariana Trench nasce come una “Pacific Pale Ale “, avendo come protagonisti i luppolo Pacific Gem e Nelson Sauvin. Tuttavia, la scarsa disponibilità di quest’ultimo ha costretto il birrificio a sostituirlo sin dall’inizio con l’americano Citra; immutati invece i malti: Pale, Vienna, Munich e Cara-Pils. Debutta a Marzo 2013, colore arancio pallido/dorato, schiuma biancastra, fine e cremosa, dalla buona persistenza. Bel naso elegante e pulito, ricco di pompelmo, mandarino, melone retato e lychee, che invoglia a portare il bordo del bicchiere subito alla bocca. Nessuna delusione al palato: birra molto morbida, dal corpo leggero e dalla bassa carbonazione ma dall'ottimo "mouthfeel", acquoso quanto necessario e mai sfuggente. Rapido ingresso maltato (pane e qualche nota leggera di biscotto), abbastanza delicato anche il fruttato tropicale che caratterizza la fase centrale della bevuta seguito da una netta accelerata amara ricca di scorza di pompelmo ed arancia amara. C'è complessivamente una bella alternanza ed un bel equilibrio tra dolce ed amaro, con quest'ultimo vero protagonista solamente del retrogusto, quasi equamente diviso tra note "zesty" e di resina, con queste ultime che tendono a prevalere man mano che la birra si scalda. Mariana Trench, ovvero un'ottima American Pale Ale, secca e dissetante, profumata, pulita e facilissima da bere. Birrificio da tenere d'occhio; due birre bevute, entrambe solide e ben fatte, sincere (soprattutto nel tradizionale formato da mezzo litro) e meno ruffiane rispetto a molti altri prodotti che la new wave birraria londinese mette attualmente in circolazione. Formato: 50 cl., alc. 5.3%, lotto 4, imbott. 03/2013, scad. 03/2014, pagata 4.18 Euro (beershop, Inghilterra).
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