Ricordo la sweet stout Café Con Leche (6%) del birrificio della Florida Cigar City come una delle più belle bevute del 2018: la trovate qui. Ricordo che nel 2016 Cigar City è stata acquistata dal birrificio del Colorado Oskar Blues, aiutato dal fondo azionario privato Fireman Capital; la società è stata da poco rinominata CANarchy il cui “ombrello” abbraccia oggi, oltre a Oskar Blues e Cigar City, anche i birrifici Perrin, Squatters e Wasatch.
Caffè in grani, fave di cacao, lattosio; questi gli ingredienti a comporre una birra davvero notevole nata nel 2009 e proposta sino al 2017 solamente in fusto. Il birraio di Cigae City Wayne Wambles ha alle sue spalle un passato come cuoco: “sin dai tempi dell’homebrewing ho sempre cercato di mettere in pratica idee che potessero unire birra e cucina; in Florida c’è un gran miscuglio di culture. I cubani fanno una crostata alla guava, noi abbiamo deciso di utilizzarla in una saison. Il caffè cubano è molto concentrato: quando arrivarono in Florida i cubani erano poveri, usavano le drupe di caffè più piccole, di seconda scelta, tostandole molto. I chicchi più piccoli hanno una maggior concentrazione di caffeina e quindi con pochi soldi riuscivano ad ottenere un espresso dal sapore pieno. Al di là dell’aspetto culinario c’è anche quello storico”.
Dalla Cafè con Leche alla più potente Caffè Americano il passo è breve: ABV raddoppiato per una Double Stout prodotta con aggiunta di vaniglia e caffè arrostito dalla torrefazione Buddy Brew di Tampa.
Caffè Americano Double Stout ha debuttato nel 2013 come produzione stagionale disponibile alla spina nel mese di marzo con una percentuale d’alcool variabile di anno in anno. Nel 2015 è stata commercializzata per la prima volta in bottiglia. Anche l’edizione 2019 è arrivata puntuale assieme alla primavera con un ABV del 12%. Ne esistono anche versioni barricate riservate ai membri di El Catador Club, una membership che per 250 dollari all’anno vi garantisce sette diverse Barrel-Aged Beers da ritirare presso le taproom di Cigar City in Florida o di Oskar Blues in Colorado. Oltre alle birre avete uno sconto del 20% sulle consumazioni alla taproom, accesso ad eventi esclusivi e qualche gadget.
Nel bicchiere è nera e forma una bella testa di schiuma cremosa e compatta, dall’ottima persistenza. Caffè, cioccolato, orzo tostato, vaniglia e frutta sotto spirito disegnano un bouquet gradevole ma un po’ dimesso che non si distingue per finezza ed eleganza, prerogativa secondo me fondamentale quando entra in campo l’ingrediente caffè. Al palato è morbida e oleosa, con un corpo quasi pieno ma non ingombrante a livello tattile: sorseggiarla non è affatto difficile. La bevuta inizia con il dolce di melassa, fruit cake, uvetta e prugna, vaniglia e liquirizia per poi virare progressivamente verso l’amaro del caffè e del torrefatto; l’alcool riscalda con vigore senza mai arrivare a bruciare. La Caffè Americano di Cigar City riscatta al palato le incertezze dell’aroma regalando una bevuta intensa e soddisfacente, bilanciata: pulizia e precisione potrebbero essere migliori soprattutto per quel che riguarda l’elemento caffè. Non riesce a raggiungere le vette espressive della Cafè con Leche: bene ma non benissimo, come si dice in questi casi.
Formato 65 cl., alc. 12%, IBU 80, imbott. 02/2019, prezzo indicativo 16.00 euro (beershop) NOTA: la descrizione della birra è basata esclusivamente sull’assaggio di questa bottiglia e potrebbe non rispecchiare la produzione abituale del birrificio.
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