Neon Raptor Brewing Co. è uno dei nomi caldi di Nottingham, città del Regno Unito che sino ad ora sembra aver avuto un ruolo abbastanza marginale nella craft beer revolution inglese. La tradizione è ancora (fortunatamente, aggiungerei) dominante rispetto all’innovazione.
Adam Henderson ha iniziato il suo percorso come tanti altri birrai, facendo la birra in casa con pentole e fornelli: dopo aver preso confidenza decise d’iscrivere una birra al concorso per homebrewers organizzato da BrewDog a Nottingham. Era il 2015 e la sua porter si piazzò al primo posto. Il successo sprona Henderson che a metà del 2016 anno debutta commercialmente come beerfirm appoggiandosi agli impianti dalla Black Hole Brewery di Burton-on-Trent; le ricette vengono prima elaborate su un kit da 300 litri posizionato all’interno del pub Stumble Inn di Long Eaton. Il debutto avviene con Endangered, rielaborazone della ricetta vincente al concorso per homebrewer: una robust porter prodotta con vaniglia, bourbon del kentucky e (credo) chips di rovere americano. La beerfirm doveva inizialmente chiamarsi Neon Tiger ma il timore di ricevere qualche lettera da Heineken, proprietaria del marchio di birra più venduto in Asia, consigliò di virare sulla seconda scelta: Neon Raptor.
“Sono un grande appassionato di glam rock degli anni ’80” ammette Henderson. “Il logo fu realizzato da me assieme ad altre idee che feci vedere ai miei amici: la versione con i tubi al neon fu subito quella preferita da tutti”. A marzo del 2018 Neon Raptor mette in funzione il proprio impianto posizionato all’interno dello Sneinton Market di Nottingham, dove trovate anche la tap room aperta attualmente da giovedì a domenica: sono già in atto progetti d’espansione mentre la maggior parte delle birre viene comunque ancora prodotta su grande scala su impianti terzi.
E’ solo allora che Henderson lascia la sua precedente occupazione per lavorare a tempo pieno alla Neon Raptor; attualmente partecipano alla società anche Tom Ainsley e Josh Mellor, proprietari del locale Suds & Soda, isola felice dedicata al craft nella vicina città di Derby. Nonostante il proprio look retrò Neon Raptor cavalca le tendenze dettate dalle mode: tante NEIPA e Double NEIPA, qualche Gose alla frutta e qualche avventura nei dintorni del territorio “pastry”. Una sessantina di birre prodotte in tre anni d’attività bastano a tenere viva l’attenzione di beergeeks che vogliono sempre qualcosa di nuovo da bere? Direi di sì, perché oggi secondo gli utenti di Untappd è attualmente il terzo miglior birrificio inglese, dietro a Mills Brewing e Verdant.
Una Pale Ale poco amara, opalescente e con un bell’aroma: malti chiari, mash ad alta temperatura, acqua tenera, luppoli americani (Mosaic) e neo zelandesi (Wai-iti). Questa la descrizione della Star Play, birra che ha debuttato alla fine di febbraio.
Nel bicchiere è di colore arancio pallido, la schiuma è scomposta e poco persistente. La bevo che ha già quasi quattro mesi di vita alle spalle ma l’aroma è ancora abbastanza intenso, fresco e piuttosto pulito: c’è solo qualche accenno dank a disturbare un cocktail di frutta nel quale spiccano cedro, pompelmo e live, ma in sottofondo c’è anche un po’ di tropicale. E’ una session beer (4%) che scorre benissimo e continua il proprio percorso in linea retta: la bevuta è snella e ancora fresca, anche se indubbiamente ha perduto un po’ di smalto. I malti (pane, crackers) sono delicati e il dolce della frutta tropicale costituisce il necessario supporto ad una bevuta che è prevalentemente zesty, quindi ricca di pompelmo, limone, lime, mandarino. Il livello di secchezza è buono, anche se ci si potrebbe spingere oltre, l’amaro è delicato e lascia sempre il palato abbastanza pulito. Session beer molto ben fatta che vuole essere moderna senza strafare e senza perdersi in inutili eccessi (di luppolo): la bevibilità – componente fondamentale – ne trae giovamento e la lattina finisce in un batter d’occhio. C’è un’intensità (fruttata) davvero notevole per una birra dal contenuto alcolico modesto. Birra quasi perfetta per l’estate, sarebbe un delitto proporla a febbraio e poi abbandonarla nella sua stagione prediletta a scapito di qualche altra novità: l’ultima “session” nata in casa Neon Raptor è arrivata alla fine di aprile e si chiama Sci-fi Staircase (4.4%).
Formato 44 cl., alc. 4%, lotto NRBC0056, scad. 31/07/2019.NOTA: la descrizione della birra è basata esclusivamente sull’assaggio di questa bottiglia/lattina e potrebbe non rispecchiare la produzione abituale del birrificio
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