martedì 17 novembre 2015

OostEke Het 5e Seizoen (Het Vijfde Seizoen)

Continuiamo la scoperta di nuovi attori nel panorama brassicolo belga che, in molti casi, sono piccole realtà che hanno da poco iniziato utilizzando la formula “beerfim” E questo il caso di OostEke Brouwers, fondato dall’homebrewer  e birrofilo Alain Senechal aiutato dall’amico Gert Cammerman; i due non si vergognano affatto di non disporre d’impianti di proprietà e promettono di dichiarare sempre esplicitamente, in etichetta, il luogo di produzione delle proprie birre. Amano definirsi una “brewing company” che disegna le ricette a casa e le produce poi personalmente su impianti altrui: la loro sede operativa è a Gavere, una ventina di chilometri a sud di Gent/Gand, e la maggior parte delle birre sono realizzate nel birrificio Contreras  che ha sede nella stessa località. 
Il debutto avviene con una “quadrupel” chiamata Quadrum e con la saison “Het 5e Seizoen”, seguite dalla blond “Zoetje”, dalla Tripel-0-Seven, da un whiskey single malt e dalle versioni barricate di Saison e Quadrupel 
Versiamo nel bicchiere questa “Het Vijfde Seizoen”, ovvero “la quinta stagione”, ovvero una saison generosamente luppolata (anche in dry hopping) con – presumo – luppoli extraeuropei non specificati: l’etichetta riporta solo vagamente l’utilizzo di tre luppoli, tre tipi di malto e due erbe non specificate. Ambrata con riflessi dorati, genera un’esuberante ed enorme cappello di schiuma, pannosa e compatta, molto difficile da contenere e che sembra non volersi mai dissolvere. 
Al naso c’è un’ottima intensità di frutta tropicale matura, passion fruit ed arancia rossa, qualche suggestione di fragola e lampone, caramello; discreto il livello di pulizia e di eleganza. Al palato le bollicine sono davvero troppe anche per una saison e precludono in parte la percezione dei sapori; bisogna farle calmare roteando po’ il bicchiere. Il gusto mantiene una grande corrispondenza con l’aroma:  biscotto e caramello, la stessa frutta dolce dell’aroma che qui viene riproposta in modo un po’ sciropposo. L’intensità è notevole, ma pulizia ed eleganza (e non sto parlando di quel carattere rustico che una siason dovrebbe sempre avere) non sono allo stesso livello; la generosa luppolatura tende un po’ a prevaricare tutto con un risultato finale che a tratti  - con le dovute proporzioni – potrebbe ricordare quello di alcune IPA-dolcioni. Anche il finale amaro,intenso ma poco aggraziato, si muove in questa direzione; note resinose, vegetali e di erbe officinali molto più in evidenza degli IBU (37) dichiarati. Di saison ci ho trovato veramente poco: il lievito, sulla cui espressività dovrebbe basarsi qualsiasi birra di questo stile viene eclissato dal luppolo, con un risultato piuttosto sbilanciato, poco raffinato e alquanto incompiuto.
Formato: 33 cl., alc. 6.5%, IBU 37, imbott. 27/03/2015, prezzo 1.65 Euro (drink store, Belgio).

NOTA: la descrizione della birra è basata esclusivamente sull’assaggio di questa bottiglia, e potrebbe non rispecchiare la produzione abituale del birrificio.

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