venerdì 11 novembre 2011

The Kernel Suke Quto Coffee IPA

Se il 2010 è stato l'anno delle Black India Pale Ales, consacrate poi definitivamente quest'anno, ecco che i birrai sempre alla ricerca di novità stanno già pensando alla prossima frontiera da oltrepassare. Abbiamo già avuto diverse Belgian IPA, qualche Saison-IPA, anche se nessuna delle due "contaminazioni" ha fatto il clamore suscitato invece dalle Black IPA. Presto magari arriveranno le Chocolate IPA o addirittura il/le Lambic IPA. Per il momento dobbiamo "accontentarci" delle Coffee IPA, come la Suke Quto (dove questa strane parole altro non sono che il nome di una varietà di caffè proveniente dalla regione Oromia, in Etiopia). In questa pagina potete leggere l'interessante diario di gestazione, visto che la birra è una collaborazione tra Evin O’Riordan, mastro birraio della londinese The Kernel, e la Square Mile Coffee Roasters, anch'essa con sede a Londra. La bottiglia in questione appartiente al "batch 2", ossia al secondo lotto prodotto. Ci sorprende il colore, un ramato opaco che ovviamente è lontanissimo dalle nostre associazioni mentali con la parola "caffè". Almeno qui non abbiamo a che fare con lo storico ossimoro delle Black IPA (black/pale); la schiuma, molto persistente, è fine, cremosa e di colore leggermente ocra. Il naso, al primo impatto, è quello di una gran bella IPA Americana fresca, ricco di aghi di pino e sentori vegetali, scorza di pompelmo; leggera mineralità. Una volta che la schiuma si è dissipata, in modo quasi discreto, volatile, si fanno strada dei sentori di caffè fresco, non macinato. Un'aroma quasi di sottofondo, che s'insinua ad intermittenza tra quelli vegetali portati dai luppoli. Birra dal corpo medio, e mediamente carbonata. Molto morbida in bocca, quasi cremosa, con un imbocco di malto (biscotto) a cui seguono note amaricanti fruttate (scorza di pompelmo) al centro della lingua, e più vegetali ai lati. Il caffè ritorna, di nuovo, in un secondo momento, non appena la birra ha lasciato il palato, anticipando l'elegante retrogusto dove ritroviamo, in rassegna, quasi tutti gli elementi di questa birra. Ottima birra, molto beverina e godibile, che parte dalle premesse di essere prima di tutto un'ottima IPA, estremamente pulita e bilanciata. Il caffè non la stravolge, ma si aggiunge come elemento inatteso che abbiamo davvero apprezzato. Per riassumere, direbbe il saggio: "per fare una buona coffee IPA devi prima di tutto fare un buona IPA". Comunque sia, tra le migliori birre degustate quest'anno. Formato: 33 cl., alc. 6.9%, lotto 2, scad. 06/04/2013, prezzo 3.50 steriline.

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english summary:
Brewery: The Kernel Brewery, London, England.
Appearance: hazy copper color with a lasting creamy off-white head. Aroma: smells like a good American IPA. Fresh pine needls, citrus (grapefruit), herbal and mineral notes. Once the head has gone, a subtle fresh coffe beans aroma is arising, finding its own way amongst the hops. Mouthfeel: an extremely smooth IPA, almost creamy. Medium body, perfect medium carbonation. Taste: a biscuity malt backbone is followed by zesty and citrusy bitter notes. Again, coffee flavour comes after a while, once the hops have left your mouth, right before the aftertaste, which brings some more zesty and grassy hoppy bitterness. Overall:
brewed in collaboration between The Kernel Brewery and London's Square Mile Coffee Roasters. 2010 and 2011 were the years of the Black IPAs. We also had lots of Belgian IPAs, and some Saison IPAs. Now it's time for the Coffee IPAs. Will this be the new brewing trend for 2012 ? We do not know. However it goes, we can assure this is an amazingly tasty, clean and drinkable IPAs. Coffee is not pulling the strings here, but it's just adding a "surplus", a very interesting and special subtle flavour. Definitely recommended. Bottle: 33 cl., 6.9% ABV, batch 2, BB 06/April/2013, price 3.50 GBP.

5 commenti:

  1. Ciao! Ho letto con piacere sia questa che la scorsa review della Kernel brewery. Mi potresti dire come le hai trovate, se in Italia [beershop] o via web/a Londra? Mi interesserebbe assaggiarle. Scrivimi pure un'e-mail a pastore.gabriele@aliceposta.it , ti ringrazio molto e complimenti per il blog, lo visito spesso. Se ti interessa ho una pagina Twitter dove parlo anche dei miei (per ora esigui) trascorsi birrari.

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  2. Ciao,
    io le ho trovate a Canterbury -> www.bottle-shop.co.uk
    A Londra credo tu le possa trovare da Utobeer al Borough Market. Via web le trovi in qualche mailorder inglese, e spediscono anche in Italia, ma i prezzi di spedizione rendono l'operazione molto poco economica..

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  3. Io ho scoperto la The Kernel l'anno scorso ad Amsterdam, in un (fornitissimo, e credo famoso per gli "addetti") beer-shop proprio in pieno centro.
    Con un'inglese non proprio brillante ho chiesto un pò ai commessi (un ragazzo e una ragazza GENTILISSIMI e davvero alla mano, cosa che per un neofita di birra come me è davvero il massimo), che alla fine mi hanno dirottato sulle Kernel.
    Ne ho provate 5 o 6, in maggioranza Pale Ale con vari luppoli americani (Simcoe+Centennial & Black di sicuro)e me ne sono perdutamente innamorato: quell'amaro netto, resinoso, che non conoscevo ancora!Una "sapeva" nettamente di mango!(sono neofita, come detto!). Erano LE birre che volevo!
    Tornato in Italia ho chiesto in giro, beershop forniti di Milano, migliori pub in fatto di birra in lombardia, ma zero. Ho capito che in Italia certe cose non arrivano.
    In compenso stò iniziando a masticare, anzi tracannare, birra: ipa, apa, bitter, stout varie, ma anche pilsner, bock, lambic o quel che sia.
    Il tuo blog mi è di gran aiuto nel conoscere nuove birre, e ti ringrazio!lascio questo mio ricordo sul birrificio che mi ha fatto definitivamente innamorare della birra!Se andrò a Londra prossimamente...so già a cosa puntare!

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  4. Grazie a te del commento. Ha una produzione molto piccola The Kernel. A volte si faticano a trovare anche in Inghilterra. In Italia, per il momento, la vedo dura.

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