Voglia di imperial (stout, porter)? Il birrificio estone Põhjala, attivo dal 2011, è diventato uno dei produttori europei più prolifici e di successo per questo tipo di birre: qui potete trovare tutte quelle che sono apparse sul blog negli ultimi anni. Il birrificio guidato in sala cottura da Chris Pilkington ed il suo team di birrai ha completato alla fine dello scorso anno un ambizioso piano di espansione che ha spostato gli impianti nel quartiere Kalamaja di Tallinn; qui è stata anche inaugurata la nuova Taproom, 24 spine Põhjala e qualche ospite, cucina gestita dallo Chef Michael Holman specializzata in barbecue texano. Aperta tutti i giorni tranne il lunedì da mezzogiorno a mezzanotte, la domenica chiusura anticipata alle cinque del pomeriggio: in caso di bisogno il beer e merchandising shop rimane comunque aperto sino alle 22.
Põhjala organizza tutti i pomeriggi visite guidate agli impianti in inglese e in lingua estone: al costo di 10 euro potrete passeggiare tra i fermentatori ed usufruire di 3-4 assaggi. Bisogna però prenotarsi, anche on-line, almeno con un giorno d’anticipo. L’esperienza Põhjala culmina poi in una sauna che potete noleggiare per 50 euro all’ora: può ospitare sino a otto persone e, dopo il bagno di vapore, il birrificio vi mette a disposizione docce ed un’area relax privata dove – spero – potete dissetarvi con qualche birra proveniente dalla taproom.
La birra.
Pime Öö significa “notte oscura”. Una delle tante Imperial stout ideate per affrontare le lunghe notti dell’inverno estone che, nel suo picco tra dicembre e gennaio, vi regala solamente sei ore di luce: il sole sorge alle nove e mezza del mattino e tramonta alle 15 e 30. La ricetta della Pime Öö (13.6%) prevede malti Pale, Monaco, Special B, Crystal 300, Crystal 150, Crystal 200, Carafa type 2 special e Chocolate, avena e Chocolate Rye (segale), due soli luppoli, Magnum e Northern Brewer. Ne esistono ovviamente diverse versioni barricate e oggi assaggiamo quella invecchiata sei mesi (?) in botti di sherry Pedro Ximenez che, ricordo per i meno esperti, è un vino fortificato spagnolo.
Il suo colore potrebbe effettivamente essere quello delle lunghe nottate nei boschi che circondano Tallinn: la schiuma, anche lei piuttosto scura, è cremosa ed ha buona persistenza. Al naso lo sherry è subito protagonista, circondato da profumi di melassa, fruit cake, uvetta, prugna disidratata, ciliegia e in secondo piano qualche lontano ricordo di caffè: non è un manifesto di pulizia e di eleganza ma è comunque una calorosa stretta di mano, un benvenuto che vi mette subito a vostro agio e che si concretizza in un sorso pieno, viscoso e denso ma non ingombrante. Se vi piace lo sherry non potrete che amare questa birra che ne è impregnata dall’inizio alla fine: molto dolce – e non potrebbe essere altrimenti – ma non stucchevole. Lo affiancano melassa, liquirizia, fruit cake, uvetta e prugna sotto spirito, timidi accenni di cioccolato e di caffè fanno una rapida comparsa finale prima di un lungo retrogusto di sherry. L’alcool (quasi 14%) è gestito benissimo, non disturba e contribuisce a contrastare il dolce di una birra che rappresenta un porto accogliente nel quale approdare per ripararsi dalle intemperie dell’inverno. Il passaggio in botte tende a surclassare la birra che ci è finita dentro ma è una bevuta che personalmente mi ha molto soddisfatto. A me lo sherry piace molto, chi ha invece gusti diversi potrebbe avere qualche problema.
Formato 33 cl., alc. 13.9%, IBU 60, lotto 405, scad. 14/03/2020, prezzo indicativo 8.00-10.00 euro (beershop)NOTA: la descrizione della birra è basata esclusivamente sull’assaggio di questa bottiglia e potrebbe non rispecchiare la produzione abituale del birrificio.
Continua ad essere una tra le migliori cellar secondo me...in ogni caso pohjala sta facendo ottime birre!
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