Ricordate il Brussels Beer Project del quale vi avevo parlato all’incirca un anno fa ? Due giovani intraprendenti homebrewers, Olivier da Brauwere e Sébastien Morvan , che hanno lanciato una beerfirm attraverso il crowfunding e che lasciano decidere ai social network quale birra mettere in produzione facendo assaggiare loro, nel corso di alcune degustazioni a Brussels, la migliore di quattro prototipi realizzati con le pentole in garage. La birra vincitrice (la IPA chiamata Delta) è stata poi commercializzata e prodotta presso gli impianti del birrificio Anders di Halen. A questa si sono poi aggiunte Grosse Bertha (una belgian hefeweizen), Dark Sister (Black IPA), Babylone (bitter), Cheeky Kamille (una Pale Ale aromatizzata alla camomilla), Babeleir de Bretagne (Oyster Stout) e Babeleir de Saint-Jean (imperial porter al cioccolato).
A fine 2014 è stata lanciata un’altra campagna di crowfunding che si è chiusa il 14 febbraio 2015: milleducento persone hanno versato 160 Euro a testa garantendosi in cambio 12 birre l’anno per il resto della loro vita. Le autorità della capitale belga hanno inoltre concesso le autorizzazioni necessarie alla costruzione del birrificio nei locali (500m²) in Rue Antoine Dansaert 188; siamo a circa 1,5 km distanza da Cantillon, tanto per darvi un’idea. Entro fine 2015 il centro di Brussels avrà dunque il suo terzo birrificio, dopo Cantillon e De la Senne. L’impianto sarà un Braukon dalla capacità di 10 ettolitri, con un l’obiettivo dichiarato di produrre 600.000 bottiglie l’anno effettuando circa duecento cotte. Per l’occasione Olivier da Brauwere e Sébastien Morvan hanno invitato a bordo del progetto anche Antoine Dubois, birraio e biologo laureato all’Università di Lovanio.
Parliamo ora di Dark Sister, la “sorella nera” della IPA Delta, la birra del debutto di Brussels Beer Project: le due condividono la stessa luppolatura (Challenge, Smaragd e Citra) mentre per la versione scura vengono utilizzati malti Pale, Cara e Chocolate ed un lievito di tipo saison. Debutta ufficialmente il 6 febbraio 2014 al Via Via Cafè di Brussels; è anch'essa prodotta presso la Brouwerij Anders.
All’aspetto è di color marrone scuro con intensi riflessi bordeaux e una compatta testa di schiuma beige, fine e cremosa, molto persistente. Nonostante l’etichetta indichi che è stato utilizzato un lievito di tipo saison sono i luppoli a dominare in lungo ed in largo: il naso è pulito ed ancora fresco e regala la classica macedonia di frutta che si compone di lychee, ananas, melone retato, pompelmo e qualche sentore di fragola ed aghi di pino; per avvertire qualche cenno di “black” bisogna attendere che la birra si scaldi ed ecco in sottofondo la leggerissima presenza di tostature e di caffè. Il gusto ricalca in fotocopia quanto anticipato all’aroma: la bevuta è ricca di frutta tropicale ed inizia dolce per poi virare progressivamente in un amaro che si sviluppa tra note resinose e terrose, presenti anche nell’intenso retrogusto. Pulizia ed equilibrio non mancano, e la bevuta è agile ed agevole, grazie ad un mouthfeel morbido e scorrevole al tempo stesso; il corpo è medio. Anche al palato le tostature sono (correttamente) molto in secondo piano, avvertendosi solamente con un po’ di concentrazione e quando la birra si scalda.
Non c’è ovviamente traccia di tradizione belga in questa “Dark Sister” che rimane comunque una degnissima rappresentante della categoria Black IPA, ovvero una IPA colorata di nero, senza sconfinare nel tostato e nel territorio delle stout/porter molto luppolate. Personalmente non è certamente quello che andrei a cercare da bere in territorio belga, ma se te la trovi al supermercato a due euro che fai.. non la provi ?
Formato: 33 cl., alc. 6.66%, IBU 45, scad. 23/06/2017, pagata 2.08 Euro (supermercato, Belgio).NOTA: la descrizione della birra è basata esclusivamente sull’assaggio di questa bottiglia, e potrebbe non rispecchiare la produzione abituale del birrificio.
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