Ritorna il birrificio guidato De Dochter van de Korenaar guidato dall’olandese Ronald Mengerink ma situato in territorio belga, ovvero in quel surreale paese chiamato Baarle-Hertog, un’exclave belga in territorio olandese che a sua volta comprende alcuni mini-exclavi olandesi; si tratta in pratica di un “paesino-puzzle”, composto da diversi tasselli che appartengono al Belgio o all’Olanda. Vi potreste trovare seduti al tavolino all’esterno di un bar in Belgio, mentre il vostro collega del tavolo a fianco dello stesso bar si trova invece in Olanda. Al di là dell’amenità geografica, è ovvio che la scelta di trovarsi in Belgio piuttosto che in Olanda è strategica, per sfruttare la più favorevole legislazione belga nei confronti di un birrificio artigianale e il maggior appeal per l’export derivante dall’essere un produttore belga.
Il birrificio inizia a farsi conoscere raccogliendo qualche premio nel 2009 in Olanda e poi in Belgio allo Zythos Beer Festival del 2011 quando la versione “peated” e barricata della strong ale Embrasse risulta tra le quattro birre più gradite. E non è certo il Belgio “classico” quello che Roland Mengerink intende proporre: le sue birre guardano maggiormente nella direzione di birrifici più “moderni” e sperimentali come De Struise ed Alvinne, pur non spingendosi agli estremi spesso toccati da questi due. Così ecco che la Strong Dark Ale chiamata “Embrasse” (abbraccio) viene da Roland definita un ibrido tra una stout/porter e una “birra d’abbazia/trappista scura”. Trecentottanta chili di malti utilizzati ogni dieci ettolitri prodotti, luppolatura di Magnum, Aurora e Saaz.
Il suo colore ricorda infatti quello della tonaca del frate, impreziosito da riflessi rosso rubino; la schiuma color crema è molto compatta, cremosa e ha ottima persistenza. Il naso non nasconde le sue velleità dolci, con un intensità quasi opulenta di toffee e caramello, uvetta, zucchero candito; la schiuma offre ricordi di ciliegia e frutti di bosco rossi, mentre quando la birra si scalda emergono in sottofondo sentori di gianduia e di croccante, frutta secca e la delicata speziatura del lievito. Fortunatamente in bocca c’è un maggior equilibrio ed il dolce (caramello, melassa, uvetta) viene bilanciato dall’amaro delle tostature, della frutta secca e da un accenno di cioccolato. Morbida e gradevole al palato, con un corpo tra il medio e il pieno e poche bollicine: la lieve acidità e la buona secchezza finale aiutano a ripulire un po’ il palato prima del retrogusto di frutta sotto spirito e frutta secca.
Embrasse è una strong ale pulita e ben fatta, intensa e solida senza richiedere grossi sforzi da parte di chi s'avvicina al bicchiere; la sfacciata dolcezza dell'aroma potrebbe un po' preoccupare chi si accosta al bicchiere, ma in bocca la situazione è ben sotto controllo e la bevuta procede regalando un soddisfacente abbraccio.
Formato: 33 cl., alc. 9%, IBU 46, scad. 12/2016, pagata 3.80 Euro (beershop, Italia).NOTA: la descrizione della birra è basata esclusivamente sull’assaggio di questa bottiglia, e potrebbe non rispecchiare la produzione abituale del birrificio.
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