Visualizzazione post con etichetta Brasserie Ellezelloise. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Brasserie Ellezelloise. Mostra tutti i post

giovedì 26 novembre 2015

Ellezelloise Quintine Blonde

Nel 1993 l'esperto birraio Philippe Gérard realizza finalmente il suo sogno di mettersi in proprio e, ristrutturata la propria casa di campagna, fonda la Brasserie Ellezelloise, con la sua gamma di birre chiamate Quintine; il nome è quello di leggendaria strega che viene anche raffigurata in etichetta a cavallo del classico manico di scopa. La produzione raggiunge il picco nel 2006 con 1600 hl di birra ma in quel stesso anno Philippe, ormai in età pensionabile, vende il birrificio alla Brasserie des Géants (ovvero Brasserie Goliath). Dall'unione dei due birrifici, che continuano ad operare con i propri marchi nei rispettivi impianti, nasce la Brasserie de Légendes;  lo scorso giugno i proprietari Pierre Delcoigne e Vinciane Wergifosse hanno finalmente ottenuto i permessi per costruire una nuova e più grande sede produttiva che consentirà di aumentare i volumi: impossibile sapere al momento se saranno mantenuti operativi tre siti produttivi o se tutte le birre verranno realizzate con il nuovo impianto. Nel frattempo potete ancora assaggiare le birre nei weekend alla taverna "Au Chaudron des Légendes", adiacente alla casa di campagna di Ellezelles. 
Il 26 ottobre del 1610 la trentottenne strega Quintine fu arsa in un rogo pubblico; tuttavia vi potrebbe ancora capitare d'incontrare il suo fantasma nei dintorni di Ellezelles; nel caso, non dimenticate di accarezzarle la testa e di pronunciare, con accento vallone, la seguente formula: "HOUP, HOUP, RIKI, RIKI, RIKETE, PADZEUR LES HA IES ET LES BOUCHONS VOLES AU DIABLE ET CO PU LO". Esprimete poi un desiderio e vedrete che si avvererà.
Era da qualche anno che non mi capitava di bere le birre di Ellezelloise; ecco una bottiglia di Quintine Blonde, con il classico tappo a macchinetta che caratterizza  tutte le produzioni di Philippe Gérard. 
Dorata con qualche sconfinamento nell’arancio, leggermente velata: perfetto il cappello di schiuma bianca, fine, cremosissimo e compatto, con un’ottima persistenza. Al naso c’è una buona pulizia ma lo stesso non si può dire dell’intensità;  si riescono comunque ad apprezzare i profumi di crackers e pane, cereali, scorza d’arancia, canditi, curaçao, ma non è certo  l’aroma il “pezzo” forte di questa bottiglia. E’ tuttavia sufficiente il primo sorso a far salire rapidamente il livello: pulita e fragrante, la Quintine Blonde è ricca di miele e crosta di pane, frutta candita, pesca sciroppata, mentre il lievito contribuisce con una delicatissima speziatura. Dolce e morbida, avvolge il palato con un’ottima intensità di sapori nascondendo in modo straordinario la sua gradazione alcolica (8%); la sua dolcezza è ben bilanciata da un’ottima attenuazione e da una chiusura, terrosa e zesty, ben al di sopra del livello d’amaro che normalmente incontrereste in una strong ale belga. Il retrogusto lo enfatizza ulteriormente, con un accenno di curaçao ed un lieve tepore etilico.  Le si può forse imputare di essere un po’ avara di emozioni, ma tecnicamente questa Quintine Blonde è forse ineccepibile: pulita, solida, molto equilibrata, facilissima da bere, godibile.
Formato: 33 cl., alc. 8%, lotto 1 4 1, scad. 06/2017, 2.25 Euro (drink store, Belgio),

NOTA: la descrizione della birra è basata esclusivamente sull’assaggio di questa bottiglia, e potrebbe non rispecchiare la produzione abituale del birrificio.

mercoledì 6 aprile 2011

Ellezelloise Saison 2000

Dorata, appena velata. La schiuma è fine, cremosa, bianca e persistente. L’aroma è un po’ “spento”, dolce, con miele d’acacia, frutta sotto spirito ed alcol. Corpo e carbonatazione medi. L’imbocco è di malto, con un amaro erbaceo (leggero medicinale) che lentamente sopravanza. Chiude con una buona secchezza, ed un retrogusto amaricante che porta a termine il percorso con coerenza. Birra “stanca”, che sicuramente ha risentito dei maltrattamenti della grande distribuzione. Come saison è davvero molto atipica; scevra di spezie, senza quel carattere rustico che ci si aspetterebbe. Quel che rimane è una è una ale belga discretamente fatta e fruttata. La riberremmo ? In queste condizioni, onestamente no. Bottiglia da 33 cl., alc. 6,5%, lotto 1 6 1, scad. 12/2011. _____________ english summary: Brasserie Ellezelloise, Belgium. Hazy golden color with a long lasting creamy white head. Light aroma of sweet honey, fruits and alcohol. Medium bodied with medium carbonation. Taste is mostly malty with some grassy bitterness. A dry beer, with a grassy hoppy bitter finish. Looks like a “tired” bottle. A rather strange saison with no farmhouse or spicy character. It’s a rather decent golden ale. 33 cl swing top bottle, 6,5% ABV, batch 1 6 1, bb. 12/2011.

giovedì 16 dicembre 2010

Ellezelloise Hercule Stout

Imperial Stout belga brassata dalla Brasserie Ellezelloise e fatta maturare in botti di quercia tedesca. Praticamente nera, ampia schiuma nocciola, pannosa e buona persistenza. Aroma molto forte e vinoso con un bel fruttato (prugne, ciliegie, frutti di bosco) in evidenza; malto tostato, caffè. Ha un corpo robusto, quasi pieno, con però una carbonatazione troppo elevata per lo stile. In bocca troviamo malto tostato, caffè e note di cacao e melassa. Il finale è caratterizzata da un buon amaro erbaceo e di tostatura che però “raschia” leggermente in gola, con piacevoli calde note alcoliche. Senza dubbio una buona imperial stout, generosamente profumata, dall’ottima bevibilità un po’ disturbata da una gasatura eccessiva (almeno in questa bottiglia). Degustata in bottiglia da 33 cl., ABV 9%, 2.95 €.
______________
english summary:
Imperial Stout from belgian Brasserie Ellezelloise. Black color with a big moka frothy head. Nice fruity aroma with plums, berries, cherries, roasted malt and coffee. Medium to full bodied, carbonation is quite high for a stout. Taste is roasted malt, coffee, cocoa and molasses. Bitter finish with grass and roasted malt and some warm alcohol. A well made imperial stout with good drinkability which is somehow disturbed by an excessive carbonation. 33 cl. bottle, 9% ABV, 2.95 €