mercoledì 1 febbraio 2012

Menaresta Due Di Picche

La prima black IPA prodotta dal brianzolo Birrificio Menaresta nasce da un ricetta di Marco Valeriani, homebrewer di vecchia data che collabora con il birrificio dal 2010. Sua fu anche la progettazione di 22 La Verguenza, un'altra produzione speciale ispirata niente meno che alla 90 Minutes IPA dell'americana Dogfish Head. La Due Di Picche è di un color ebano scurissimo, quasi nero; la schiuma è esuberante, beige, cremosa, a trama fine e molto persistente. Aroma ancora fresco ed elegante, molto pulito: ci sono leggeri sentori di aghi di pino ma soprattutto tanta frutta tropicale dolce (pomplemo, ananas, mango). Ottime premesse che vengono confermate anche in bocca, dove questa birra dal corpo medio arriva morbida e correttamente carbonata. C'è molto amaro di luppolo, al palato, con precisi richiami all'aroma (aghi di pino) e scorza di agrumi, soprattutto pompelmo. Se avessimo bevuto ad occhi chiusi, potremmo dire fino a questo punto di avere nel bicchiere un'ottima IPA Americana; ma proprio prima del taglio secco finale, ecco la comparsa di note di malto torrefatto a farci cambiare idea. Sontuoso il retrogusto, lunghissimo, quasi balsamico, dove su un fondo di malto tostato emergono nuove note di scorza di pompelmo. Una splendida birra, beverina, profumata e, soprattutto, molto pulita; tra le migliori black IPA italiane bevute sino a dora. Mettetela sulla vostra lista dei desideri e non lasciatevela scappare. Formato: 33 cl., alc. 6.8%, lotto 99, scad. 03/2012, prezzo 4.50 Euro.

____________________
english summary:
Brewery: Birrificio Menaresta, Carate Brianza, Milano, Italy.
Style: Black IPA
Appearance: nearly black color with a big rocky light brown head. Aroma: crisp, hoppy, piney, with lots of tropical fruits (grapefruit, mango, pineapple..). Mouthfeel: medium body, medium carbonation, oily texture. Taste: more hoppy bitterness on the palate; piney and zesty. Hints of roasted malt in the background. Dry finish, long bitter aftertaste filled with mre grapefruit zest and roasted malts. Overall: a striking beer, smooth on the palate and very clean. One of the best Italian Black IPAs ever tried, so far. If you ever come across this one, we recommend you not to miss it. Bottle: 33 cl., 6.8% ABV, batch 99, BBE 03/2012, price 4.50 Euro.

6 commenti:

  1. dove si può trovare ad oggi? Siti o negozi, intendo...O è stata solo una one shot? Sul sito Menaresta purtroppo non se ne parla e su Ratebeer l'unico rater non ha messo informazioni sulla distribuzione...

    RispondiElimina
  2. Non dovrebbe essere una one-shot, ti consiglio di contattare direttamente il birrificio per sapere dove acquistarla.
    Io l'ho trovata per caso una bottiglia in una gastronomia vicino Milano.

    RispondiElimina
  3. La verguenza, pur essendo buona l'ho trovata giuto un tentativo di imitazione della Dogfish 90;
    questa inceve mi ha sbalordito per quanto abia centrato in pieno lo stile. Davvero una delle migliori italiane che ho mai bevuto.

    RispondiElimina
  4. Ciao, una info così tanto per condividere esperienze. Un collega mi ha lasciato una bottiglia di Due Di Picche del Menaresta, che già ben conoscevo, ma che nominalmente "scadeva" il 06/2016.

    Lui mi ha assicurato di averla tenuta bene, anche se il regalo era quasi più uno scherzo, dato che recentemente avevamo discusso di birre artigianali e concordavamo sulla validità di questa Black Ipa.

    Ho comunque deciso di metterla in frigo e consumarla dopo un paio di giorni refrigerazione. Devo dire che, da assolutamente profano della degustazione, l'ho trovata interessante.

    La schiuma è rimasta compatta e densissima, proprio come la ricordavo. Al naso non ho trovato grossissime differenze, forse solo un po' più spento rispetto al bouqet originale. Al gusto... Sicuramente meno amara e meno corposa, guadagna un po' in dolcezza rendendola, paradossalmente, più facile da tracannare a grossi sorsi.

    Non so se può propriamente definirsi una birra da invecchiamento, ma se volete imitare il caso, potrebbe valerne la pena.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. ciao,
      da invecchiamento assolutamente no. Non dubito che dopo due anni sia ancora "buona" da bere, anche se diversa. La luppolatura senz'altro sarà sbiadita: per questo permettimi di dubitare che all'aroma "non ci siano grossissime differenze" con una bottiglia fresca :)

      Elimina