Come già detto in questa occasione, nel 2009 i "grandi magazzini" Marks & Spencer rinnovano la propria offerta brassicola commissionandone la produzione a diversi birrifici "artigianali" inglesi. Tra quelli coinvolti vi è anche la Meantime di Greenwich, che per questa London Porter che, secondo le note di etichetta, riporta in vita un'antica ricetta del 1750. Ottimo l'aspetto, di un bel color marrone scuro con riflessi rubini; la schiuma, molto persistente, è beige, fine e cremosa. Al naso percepiamo la tostatura dei malti, un leggero affumicato, qualche remoto sentore di cioccolato ed una nota legnosa. Se l'aroma non entusiasma, una scarsa pulizia del gusto non aiuta la situazione a migliorare: c'è buona corrispondenza con l'aroma, un ritorno di malti tostati, al posto del cioccolato c'è del cacao in polvere che ricorda un po' le bustine confezionate per la preparazione dolciaria, ma soprattutto una pronunciata mineralità che evolve verso una poco gradevole ed una fastidiosa nota metallica. Molto secca, ci lascia un retrogusto a metà strada tra tostatura e terrosità, un pelino astringente e poco pulito. Una porter bevibile ma poco entusiasmante. Dai commenti/punteggi rilevati su altri siti (Ratebeer, Beer Advocate), notiamo che molti altri la pensano come noi. Formato: 50 cl., alc. 5.5%. lotto 111587, scad. 06/2012, prezzo 2.52 Euro
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