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venerdì 3 maggio 2013

Boelens Pa-Gijs Boerenkrijgbier

La famiglia Boelens, nel villaggio di Belsele, produce birra sin dalla metà del 1800; inizialmente guidato da Henri Boelens, antenato dell'attuale proprietario Kris, si vede interrompere l'attività nel 1915, quando l'esercito tedesco sequestra tutti i macchinari, lasciando a Henri solamente l'imbottigliatrice. Dopo la guerra, Boelens commercializza le proprie birre acquistandole da altri produttori e agendo solamente come "imbottigliatore" ed etichettatore; principalmente si tratta di birre del basso contenuto alcolico (2%) destinate al consumo quotidiano e da pasto. Sino agli anni '90 i Boelens non producono più birra in proprio, ma continuano a farsela produrre da altri e ad operare anche come distributori di birra e di bevande all'ingrosso. Nel 1980 Kris, nipote del fondatore Henri, sale alla guida dell'azienda e decide di ricominciare con la produzione, riacquistando gli impianti necessari: nel 1993 viene commercializzata per la prima volta la Bieken, una birra al miele ancora oggi prodotta assieme ad altre cinque birre che appaiono sul sito del birrificio. Ma le birre di Bolens sono molte di più (Ratebeer ne elenca oltre una trentina), inclusa questa Pa-Gijs. Il nome abbastanza insolito fa riferimento ad una guerra tra coltivatori (De Boerenkrijg) scoppiata in Belgio nel 1798; a Overmere è stato eretto un monumento in memoria dei caduti, chiamato "en Gijselinck di Pauw", che la gente ha poi abbreviato in "En Gijs di Pa".  All'aspetto è di un bel color ambrato carico con riflessi ramati; la schiuma, fine e cremosa, color ocra, è molto persistente. Il naso non è senz'altro il lato migliore di questa Pa-Gijs. Lievi sentori di arancio (marmellata), caramello, lievito. Molto più interessante il gusto, che apre con un imbocco maltato di biscotto al burro e caramello, seguito da note di arancia candita; l'inizio dolce viene bilanciato da una seconda parte leggermente aspra, piuttosto che amara. Troviamo note di prugna acerba ed uva; la chiusura, molto veloce, è leggermente amara e terrosa/medicinale, e lascia il palato pulito. Vivacemente carbonata e dal corpo medio, si lascia bere molto facilmente ben nascondendo il contenuto alcolico (7.5%). Buona bevuta, che offre un'interessante progressione dolce-aspro-amaro. Formato: 33 cl., alc. 7.5%, lotto 0111, scad. 01/2014. 

mercoledì 21 dicembre 2011

Boelens Santa Bee 2010

La birra natalizia della Boelens fa un po' il verso alla Bieken, il loro prodotto di punta, vestendo la stessa "fatina-ape" con il costume di Babbo Natale. Questa birra sino al 2005 si chiamava semplicemente Kerstbier; nel 2006 il cambio di nome, di etichetta ed anche di ricetta, visto che abbiamo trovato in internet qualche lamentela di nostalgici del carattere rustico e meno accomodante che sembrava avere la birra dalla quale è poi originata la Santa Bee. L'aspetto è davvero splendido, un marrone carico di riflessi rossastri, appena velato; la schiuma, ocra, è abbastanza fine, cremosa, persistente. Il naso non si può certo definire un'espolosione di profumi; quasi assente, a fatica riusciamo a "tirare fuori" dei sentori di toffee e di frutti rossi, leggermente aspri. Medio il corpo, così come la carbonatazione. Si presenta al palato con una consistenza oleosa; troviamo note di toffee e caramello, una speziatura diffusa donata dai lieviti, accenni di frutta sotto spirito (uvetta? ciliegie?) che diventano più interessanti man mano che la birra si scalda. Abbiamo notato un sensibile miglioramento a temperatura ambiente (quasi 20 gradi, quindi), con la birra che evolve verso il territorio del vino amabile, pur mantenendo una buona secchezza. Nel retrogusto fa capolino una nota amaricante, un po' terrosa. Birra natalizia che ci ha lasciato un po' perplessi; ha senz'altro il pregio di riscaldare (8.5%) mantenendo una buona bevibilità, ma l'abbiamo trovata un po' troppo confusa in bocca, dove non risalta nulla, ed il risultato è un insieme anche gradevole, ma poco definito. Gusto dolce, leggermente fruttato, con l'alcool che scalda senza dare troppo fastidio, ma ci aspettavamo di più. Formato: 33 cl., alc. 8.5%, lotto 0810, scad. 11/2012, prezzo 3.50 euro.

mercoledì 15 giugno 2011

Boelens Klokbier Triple

Brouwerij Boelens, ovvero l’unico birrificio presente nella regione belga della Waasland (Fiandre). La loro Klok Triple è di un bel colore dorato, leggermente velato con un cappello di persistente schiuma bianca, fine e cremosa. L’aroma è dolce, con miele e frutta (pesca, albicocca), leggera speziatura donata dai lieviti. In etichetta dichiara 8.5 gradi alcolici che sono fantasticamente nascosti; in bocca è snella, dal gusto che i mantiene dolce con bell’equilibrio tra malti (biscotto), miele e leggeri toni fruttati. Riesce a non essere stucchevole grazie ad una marcata secchezza che ripulisce bene il palato ad ogni sorso. Anche il finale è dolce, caratterizzato da una bella nota calda alcolica. Una tripel "onesta", dolce da capo a fondo ma equilibrata. Formato 33 cl., alc. 8.5%, lotto 0307, scad. 0812, prezzo 3 €.

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english summary:
Brouwerij Boelens, Belsele, Belgium.
Beautiful slightly hazy golden color with a thick creamy white head. Sweet aroma with honey and fruits (peaches, apricots.) and yeast spiciness. A very drinkable triple with a well hidden ABV (8.5%). Taste is sweet with biscuit, honey and light fruits. A very dry mouthfeel “saves” this beer from being too sweet and gives it an acceptable balance. Sweet finish on a warm alcoholic note. A fairly good sweet triple. Bottle: 33 cl., 8.5% ABV, batch 0307, bb. 0812, 3 €.