venerdì 13 aprile 2012

Doppio Malto Bitterland

Dopo lo sfortunato precedente avuto con una bottiglia di Mahogany IPA finita direttamente nel lavandino (link) ritorniamo a parlare della Doppio Malto Brewing Company di Erba (Como), birrificio/brewpub con annesso ristorante fondato nel 2004 da Alessandro Campanini assieme a due soci. Una realtà in costante crescita (oggi anche con l’aiuto del birraio Manolo Lia) che ha ottenuto diversi riconoscimenti nel 2010 (su tutte la medaglia d’oro all'International Beer Challenger alla Mahogany Ipa) e nel 2011 (ancora oro, per la Brass Weiss e quattro bronzi in altre categorie). Uno di questi è andato proprio alla Bitterland, una “tipo bitter” brassata con luppoli americani. Sinceramente non abbiamo mai amato il nome scelto dal birrificio (Doppio Malto), che ci fa inevitabilmente a quella assurda categoria definita dalla legge italiana, e non ci fa neppure impazzire la (nuova) etichetta di questa Bitterland (nella nuova bottiglia in vetro realizzata da Unionbirrai) che rimanda sì agli Stati Uniti, presentando però un’icona (Monument Valley) che ha una pertinenza ed una rilevanza “brassicola” pressoché nulla (lo appureremo personalmente tra qualche mese, se tutto va bene). Va bene il marketing, va bene che la birra porterebbe senz’altro rinfresco nell’assolata valle desertica americana, ma non c’era proprio null’altro che potesse rappresentare gli Stati Uniti ed i loro profumatissimi luppoli ? Le “pignolerie” negative finiscono fortunatamente qui perché, per quel che riguarda la cosa più importante ovvero la sostanza, questa Bitterland è un gran bel bere. E’ di color rame, velato, la schiuma leggermente “sporca”, fine e cremosa, mediamente persistente. I luppoli non si fanno attendere e caratterizzano subito l’aroma, elegante e pulito, con sentori dolci di pompelmo, melone bianco, mango. E’ una birra che si annuncia molto beverina e rinfrescante, ed in bocca non tradisce le attese. La base è maltata (pane), con una leggera nota di caramello e soprattutto un richiamo (dolce) alla frutta tropicale dell’aroma; il cambio di rotta è però dietro l’angolo, con un amaro deciso e abbastanza intenso ricco di scorza di pompelmo e di resina che prende il comando ed arriva sino al traguardo. C’è secchezza e grande pulizia, preludio al lungo finale amaro e resinoso che invita già al prossimo sorso. Decisamente moderna, “ruffiana” e modaiola quanto basta, è una birra ben bilanciata che fa ottimo uso dei luppoli americani per piacere e per farsi piacere; la dicitura “tipo bitter” (da 80 IBU ?) non deve far pensare all’Inghilterra, dove peraltro le “bitter” classiche sono sempre più insidiate da quelle “moderne”; potreste chiamarla anche APA o neglio IPA, non crediamo che nessuno si lamenterebbe. Noi concludiamo molto soddisfatti il nostro viaggio nella "terra dell'amaro" grazie a questa birra molto ben fatta, benedicendo per una volta il generoso italico formato da settecentocinquanta millilitri. . Formato: 75 cl., alc. 5%, 80 IBU, lotto 12/03, scad. 15/08/2012, prezzo 7.70 Euro.


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english summary:
Brewery: Doppio Malto Brewing Company, Erba (Como), Italy
Style: bitter
Appearance: hazy copper color with a creamy slightly off-white head. Aroma: very hoppy, with grapefruit, melon, mango. Mouthfeel: light body, medium carbonation, watery texture. Taste: initially we’re getting some bready malt and there’s a light fruity quality recalling aroma; hops are predominant, with grapefruit zest and resin. Dry and clean; long bitter hoppy aftertaste filled with resin. Overall: a modern “bitter” ale packed with American hops. Easily drinkable and very refreshing, brewed to please the drinker’s palate. You could even name it APA o IPA, no one would either complain or notice the difference. Bottle: 75 cl., 5% ABV, 80 IBUs, batch 12/03, BB 15/08/2012, price 7.70 Euro.

4 commenti:

  1. sono d'accordo, l'ho assaggiata pochi giorni fa e l'ho trovata buonissima. Se essere ruffiani significa fare birre così, allora viva i paraculi

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  2. Frequento spesso il Doppio Malto di Erba: tutte le birre che ho provato le ho trovate gradevoli. Credo che il link alla recensione della Mahogany IPA sia però saltato. E' possibile ripristinarlo?

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    1. L'ho cancellata perché era una bottiglia infetta, imbevibile. Appena mi capita la ricompro e bevo.

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  3. Anche io sono d'accordo, birra buonissima. Niente da aggiungere alla recensione di cui sopra. Nella stessa serata ho assaggiato anche la Mahogany IPA, sempre del Birrificio d'Erba. Sinceramente preferisco la Bitterland, ha un carattere e una struttura tutta sua. Credo invece che la Mahogany IPA ti lasci un pò "frastornato", forse troppe spezie, forse poco equilibrio tra i luppoli, non sono riuscito ad inquadrarla nemmeno con la seconda bottiglia. Comunque la Bitterland la consiglio tranquillamente. Ottima !!!

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