martedì 18 febbraio 2014

Aecht Schlenkerla Eiche Doppelbock

Schlenkerla si identifica per tutti (o quasi) i birrofili con la Rauchbier Märzen che viene prodotta dal birrificio Heller di Bamberga tutto l’anno. Diverso il discorso per la “succosa” Doppelbock, per esteso Aecht Schlenkerla Eiche Doppelbock, che viene invece prodotta solamente una volta l’anno e resa disponibile, di solito a metà dicembre, alla taverna nella bella casa a graticcio della centrale Dominikanerstraße di Bamberga. Ai distributori viene chiaramente spedita un po’ prima, in modo da arrivare nei pub e nei negozi nel mese di Dicembre. Come la Märzen, anche la Doppelbock viene prodotta con malti affumicati; la parola  tedesca “Eiche” indica che per questa birra il legno utilizzato per l’affumicatura è di quercia, e non di faggio come per le altre Schlenkerla. Il birrificio spiega come l’utilizzo della quercia, oltre a conferire alla birra ovviamente un differente profilo affumicato, ha anche un significato simbolico: mentre il faggio, ampiamente diffuso nelle foreste tedesche, era solitamente utilizzato come combustibile, il duro legno di quercia veniva invece soprattutto impiegato nelle costruzioni edili e navali. Le ghiande inoltre costituivano un prezioso alimento sia per gli animali che per gli uomini; raramente le querce venivano abbattute per altri scopi e, quando avveniva, era solamente per rare occasioni speciali. Il luppolo utilizzato proviene dalla regione dell’Halleratu (dovrebbe essere Hallertauer Mittelfrüh) e la birra matura per alcuni mesi nelle cantine del birrificio Heller. 
Doppelbock natalizia, quindi, dal limpido color ambrato carico, con riflessi ramati; si formano un paio di dita di schiuma color ocra, fine e cremosa, dalla discreta persistenza. L’affumicatura al naso è netta e dominante: aroma (quasi “grasso”) di pancetta affumicata, legno, carne, caramello. Ottima pulizia, grande intensità, per un naso che supera in ricchezza (ed in “grassezza”) quello della più diffusa Märzen. Se l’aroma è ricco, il gusto non è da meno, anzi: caramello, qualche lieve tostatura, frutta secca, legno, miele, biscotto al burro ma soprattutto tanta carne affumicata; man mano che la birra si scalda emerge anche qualche nota di dattero. E’ una gustosa birra da pasto che tuttavia potrebbe rappresentare essa stessa un gustoso pasto, se non fosse così subdolamente facile da ingurgitare: l’alcool (8%) è mascherato benissimo, il corpo è medio-leggero e la carbonatazione è modesta; un pericoloso mix di elementi che fanno scorrere molto più rapidamente del dovuto questo mezzo litro di Doppelbock.  Chiude ovviamente affumicata, ma c’è di più: mandorla amara e lieve warming etilico, che riscalda, soddisfa e rallegra. Non c’è molto altro da dire, è una splendida birra da bere e ribere senza mai pentirsene; peccato che la festa finisca troppo presto e che, anche facendone scorta, dovrete restarne senza da Agosto (data della scadenza) sino al prossimo Dicembre . 
Formato: 50 cl., alc. 8%, IBU 40, scad. 08/2014

3 commenti:

  1. Sventura! Non ho mai visto la versione doppelbock! Dove l'hai trovata?

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    1. Nel periodo natalizio l'ho vista in diversi beershop nella mia zona (Emilia).
      Non so se ti sia comodo

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  2. Purtroppo no. E dove mi rifornisco io non l'avevano, altrimenti l'avrei notata poiché ho comprato la sorella Märzen a gennaio.
    Grazie comunque della risposta.

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