Non è certo un nome nuovo quello della Riedenburger Brauhaus Ökobrauerei, dove "Öko" sta per Ökologisches: il birrificio bavarese è dal 1866 di proprietà della famiglia Krieger e dal 1994 produce esclusivamente birre biologiche, commercializzate anche con il marchio Plankstettener. I loro prodotti sono reperibili abbastanza facilmente in Italia (soprattutto nei negozi di alimentari specializzati in prodotti biologici) dove però di solito trovate solamente Helles, Dunkel, Weizen e, se siete fortunati, una Doppelbock. Meno facile da reperire, ma ugualmente disponibile da noi, è anche la loro nuova produzione, una IPA, o meglio una “Bavarian IPA”; biologica per metà (i luppoli non lo sono), dovrebbe essere prodotta (per la maggior parte) con luppoli bavaresi: Saphir, Spalter, Hallertauer Mittelfrüh, Cascade, Chinook, Centennial, Amarillo e Pilgrim sarebbero quelli utilizzati. Non ho trovato molte conferme in rete sulla provenienza dei luppoli, anche se qualcuno parla di una varietà di Cascade coltivata in Germania; di certo non credo possa esistere una varietà tedesca di Amarillo, visto che è una varietà protetta dal “brevetto” delle Virgil Gamache Farms. Abbiamo quindi una IPA biologica e bavarese, ma per metà. Il nome, “Dolden Sud”, dovrebbe se non erro riferirsi alla infiorescenza (Dolde) della pianta di luppolo. Di sicuro la pulizia e la “precisione” tipica delle birre bavaresi è invece molto presente in questa bottiglia: molto gradevole l’aspetto, di color oro carico, velato, con un impeccabile cappello di schiuma bianchissima, fine, cremosa, dalla buona persistenza.
Anche l’aroma brilla di pulito, anche se non d’intensità; c’è ancora buona freschezza nel pompelmo, nell’arancio, in qualche lieve accenno di frutta tropicale, di miele millefiori e qualche sentore erbaceo, forse di aghi di pino. Molto bavarese anche in bocca; se il corpo è più verso il medio che il leggero, la facilità di bevuta è paragonabile a quella di una Helles , davvero altissima. Al palato c’è quasi più biscotto che crosta di pane, con un equilibrio perfetto – addirittura noioso – tra il dolce che richiama leggermente il miele ed i frutti tropicali dell’aroma e l’amaro della scorza di pompelmo; finisce con una secchezza non invidiabile (un po’ di burro) ed un po’ timida, senza spingere troppo il pedale dell’amaro, con qualche nota erbacea, di pompelmo e di resina. Una vera IPA bavarese, allora ? Se si cerca spesso si trova ed è così anche in questa birra: molto tecnica, pulita e ben fatta, quasi senza sbavature come da tradizione tedesca; la base di malto tra pane e miele ricorda un po’ le Helles di Monaco, i luppoli sono invece tenuti sapientemente al guinzaglio quasi nella riverenza di una tradizione che vede il palato bavarese poco abituato all’amaro. Il risultato è molto godibile, la bottiglia evapora in pochi minuti ma risulta abbastanza avara di emozioni, fredda, e non per la temperatura di servizio. Vi lascio con una domanda aperta. In Germania mi dicono che la Dolden Sud da trentatré si trovi anche a 1.20/1.30 Euro; immaginate cosa accadrebbe se alla Riedenburger avessero anche solo la metà della comunicazione/marketing di Brewdog ed un po’ di voglia di osare ?
Formato: 33 cl., alc. 6.5%, IBU 55, lotto 12, scad. 30/10/2014.
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