giovedì 10 novembre 2011

De la Senne Taras Boulba

La storia della Brasserie de la Senne è un po' la storia brassicola di Bruxelles, piena di difficoltà ma con un futuro che sembra meno oscuro di quanto ci si immaginava. Nel diciannovesimo secolo la capitale belga contava più di 100 birrifici attivi, tutti chiusi, trasferiti o assorbiti in qualche acquisizione uno dopo l'altro, ad eccezione di Cantillon, unica rimasta in città. Bernard Leboucq aveva già un birrificio, chiamato Sint-Pieters dall'omonimo paese in cui si trovava, circa quaranta chilometri ad est di Bruxelles. Nel 2005 si unisce all'avventura il socio Yvan De Baets, ed il nuovo progetto viene denominato appunto Brasserie de la Senne. Chiuso il birrificio precedente, i due iniziano a brassare senza avere un impianto proprio, producendo le birre da De Ranke, dove Yvan ha fatto apprendistato e, altre volte, dalla Brasserie Thiriez in Francia. Parlavamo di difficoltà in quanto l'apertura della Brasserie de la Senne a Bruxelles ha subito innumerevoli peripezie. Dal 2006, data originariamente prevista, si è passati al 2009, mentre nel frattempo le loro birre si guadagnavano sempre più consensi. All'inizio del 2010 sembrava tutto pronto, ma a causa di un errore in alcuni documenti bancari il prestito rimase congelato per alcuni mesi; poco tempo dopo, i ladri s'introducono in casa di Yvan rubando, tra l'altro, anche il suo computer sul quale aveva salvato documenti e ricette. Finalmente, a dicembre 2010, avviene la prima cotta nei locali situati nella Steenweg op Gent 565, a Bruxelles. Molte belle anche tutte le etichette delle birre, realizzate anche queste da Yvan e Bernard. In questa vediamo un uomo che sta per spaccare un barile in testa ad un altro uomo, gridandogli "stupido" ("Smeirlap") in un dialetto locale che combina francese e fiammingo. La birra prende il nome dalla omonima novella di Gogol, ambientata nell'Ucraina del sedicesimo secolo governata dai polacchi contro i quali combattono i cosacchi e Taras Bul'ba. Suo figlio Andrej s'innamora di una ragazza polacca e tradisce il padre passando tra le fila nemiche; morirà in un combattimento ucciso proprio dal padre, desideroso di cancellare l'onta subita. E' evidente che, in questo contesto, il "cosacco" diventa un "fiammingo" ed il "polacco" diventa un "vallone". La Taras Boulba fu brassata per la prima volta da Yvan e Bernard nel 2005; pare che la realizzasero solamente per loro, come birra per dissetarsi alla sera dopo una giornata di lavoro. Di colore dorato, velato, con un impeccabile cappello bianco di schiuma fine, cremosa, molto persistente. Il naso è fruttato, ricco di agrumi (arancio), sentori erbacei, paglia ed una leggera nota pepata. E' una birra dal contenuto alcolico modesto ma con un corpo medio; una bella base di malto (pane) al quale fa seguito un amaro molto deciso, erbaceo, con note di scorza d'agrumi. Decisamente molto più amara di una "standard" ale belga. In bocca è molto morbida e pulita, beverina senza mai essere eccessivamente acquosa. Lascia il palato secco, già desideroso di un altro sorso, mentre le note amare citriche ed erbacee perdurano a lungo nel retrogusto. Una sessionabilissima ale belga dalla disarmamente beverinità, sorretta da una pulizia e da una semplicità esemplare. Da bere, davvero, a barili. Formato: 33 cl., alc. 4.5%, lotto "B", scad. 01/2013, prezzo 2.95 Euro.

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english summary:
Brewery: Brasserie de la Senne, Bruxelles, Belgium.
Appearance: hazy golden color with a beautiful and lasting creamy white head. Aroma: crisp and elegant with lots of citrus (orange), grass, chaff, pepper. Mouthfeel: medium body, lively carbonation, kind of watery texture. Very smooth. Taste: exceptionally clean taste, rich of bready malt and zesty/citrusy bitterness. This is surely a very bitter Belgian ale. Dry mouthfeel, long bitter zesty aftertaste. Overall: an extraordinary and sessionable simple Belgian ale from an exciting growing new Brewery. Very refreshing and tasty. Absolutely recommended. Bottle: 33 cl., 4.5% ABV, batch “B”, BBE 01/2013, price 2.95 Euro

4 commenti:

  1. In effetti è una delle mie "new belgian" preferite. Da tenere sempre a portata di mano.

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  2. Buonissima.Beverinissima senza essere scialba. Ottime tutte le birre di questo birrificio finora provate.

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  3. Trovata quest'estate in Francia, bevuta stasera: Davvero ottima! Sono curioso di provare le altre birre di De La Senne

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