Quarto appuntamento con il birrificio bresciano Manerba, ramo brassicolo della famiglia Avanzi, già produttori di olio e di vino e guidato, in sala cottura, da Alfredo Riva e Riccardo Redaelli. L’occasione è per assaggiare una tripel, la cui ricetta prevede malti pils, carapils e carahell, un ceppo autoctono di lievito belga ed una luppolatura di Hallertauer Tradition, Hallertauer Saphir, Hallertauer Spalter Select, Cascade e Centennial. Il nome è ovviamente una dedica alla famosa Rocca di Manerba del Garda, paese dove il birrificio ha sede ed il cui sito archeologico - un suggestivo sperone roccioso che s'affaccia sulla parte meridionale del lago - fa parte del patrimonio Unesco.
La Rocca, in questo caso la birra, nel bicchiere é del tipico color arancio, velato, e forma un generoso cappello di schiuma bianca, compatta e cremosa, dalla trama fine e dalla buona persistenza. Al naso c'è buona intensità e pulizia, con note di arancio e cedro, albicocca, frutta candita, una lieve speziatura (coriandolo), curaçao e zucchero candito. In bocca rivela un corpo medio, una carbonazione (media) un po' sottotono rispetto a quello che ci si aspetterebbe da una tripel, ed una consistenza morbida ed oleosa.

Formato: 75 cl., alc. 7.3%, IBU 28, scad. 23/01/2015, pagata 5.80 Euro (punto vendita del birrificio).
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