Del Birrificio Free Lions della bella Tuscania (Viterbo) avevamo accennato brevemente nel corso della degustazione delle birre di Stavio, che vengono appunte prodotte presso questi impianti. Ma Free Lions è prima di tutto l'avvenuto passaggio al mondo dei "professionisti" di Andrea Fralleoni, anche lui proveniente dall'homebrewing. Una realtà nuova, che ha aperto le porte a settembre del 2011 e che, ci sembra di capire, in questa prima fase ha preferito concentrare le proprie risorse economiche sulla "sostanza" piuttosto che sugli aspetti comunicativi (il riferimento è a questi commenti su Cronache di Birra). Anche il sito internet del birrificio è ancora una semplice pagina "in divenire". Abbiamo tra le mani una bottiglia di Area 51, un'American Pale Ale (cita l'etichetta) luppolata con Cascade ed Amarillo. Il colore è un bel ambra/rame, ma l'aspetto è un po' penalizzato dalla schiuma grossolana, poco ampia e poco persistente. Al naso ci accoglie un aggrumato di arancio e pompelmo, elegante e abbastanza pulito, ma poco pronunciato. In bocca ci colpisce subito la carbonazione un po' troppo spenta, che rende la birra molto scorrevole ma anche un po' troppo "piatta"; il corpo è da medio a leggero. L'imbocco è di biscotto, seguito un leggero caramello che ben lega e si amalgama con il fruttato dolce della polpa di agrumi; nella seconda parte della bevuta si spinge l'acceleratore sull'amaro, con un finale ricco di scorza di pompelmo ma anche di qualche nota di radice. Birrificio giovane, ma una birra che ha già delle buone basi su cui lavorare; c'è - soprattutto - un buon livello di pulizia generale ed una buona intensità di gusto, crediamo volutamente sbilanciato sulla componente amara al punto di farla risultare una American Pale Ale abbastanza "spinta", al confine con una IPA. Purtroppo questa bottiglia è penalizzata da una carbonazione davvero troppo spenta che le toglie molta vitalità. Formato: 33 cl., alc. 5%, lotto 21N, scad. 8/2013.
Nessun commento:
Posta un commento