Interpretazione di una classica Märzen da parte del beerfirma tedesco “Braufactum”; la ricetta è firmata, in etichetta, da Marc Rauschmann, uno dei fondatori del progetto (link ). Ricordiamo brevemente che le Märzen in origine erano prodotte a tarda primavera, nell’ultimo periodo utile per birrificare prima del caldo estivo; venivano successivamente lasciate maturare e riposare nelle fresche grotte/cantine in attesa di essere consumate in autunno, stagione che coincideva con molte celebrazioni, soprattutto in Germania, dove la più nota è l’Oktoberfest. Meraviglioso l’aspetto, di color ambra/rosso rubino con un cappello molto persistente di schiuma color ocra, fine e cremosa. Aroma molto dolce, ricco di caramello e frutta secca, che ritroviamo anche in bocca assieme a note di biscotto e toffee. Quello che colpisce in questa Marzus è l’estrema pulizia, sia al naso che al palato, con assenza assoluta di qualsiasi manifestazione di burro/diacetile. Molto morbida in bocca, con una consistenza oleosa, un corpo medio ed una carbonazione contenuta. Chiude con un retrogusto amaro sorprendentemente intenso per lo stile (il luppolo utilizzato è l’Hercules), dove troviamo un po’ di tostatura, frutta secca e note erbacee ma, soprattutto, una gradevole nota etilica che riscalda e che la rende davvero ottimale per i mesi autunnali. Buona interpretazione dello stile, una birra che si beve con grande facilità pur offrendo un intenso profilo maltato ed un amaro un po’ fuori gli standard bavaresi. Una grande morbidezza e rotondità al palato la rende decisamente un gradino sopra la maggioranza di Märzen un po’ troppo leggerine e sfuggenti che spesso vengono prodotte in Germania. Chiudiamo sottolineando il solito “problema” prezzo che affligge l’elitaria gamma di Braufactum; in un supermercato tedesco costa quasi cinque volte di più di una qualsiasi Märzen. Sopravviverà ? Formato: 33 cl., alc. 5.5%, scad. 31/03/2013, prezzo. 4.74 Euro.
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