martedì 15 maggio 2012

Leibinger Zeppelin Bier

Per una volta la birra finirà in secondo piano, ma è inevitabile quando sul piatto della bilancia c'è una bottiglia abbastanza anonima ed un mito della storia come lo Zeppelin, il sogno del conte Ferdinand Graf von Zeppelin che a Friedrischafen, sulle rive del lago di Costanza, fonda nel 1908 la Luftschiffbau Zeppelin GmbH. Un sogno che ne genera altri, come la fondazione in parallelo, assieme a Karl Maybach, della Maybach-Motorenbau GmbH  nata per produrre, prima delle famose automobili, i potenti motori che dovevano equipaggiare i dirigibili. O come la Zahnradfabrik GmbH (meglio nota come ZF) messa in piedi per costruire la componentistica meccanica (ingranaggi, alberi) necessaria. Dopo i primi drammatici tentativi di volo, che si concludono con incendi e schianti, nel 1909 il dirigibile LZ6 diviene il primo (quasi) affidabile mezzo di  trasporto per passeggeri. Ne vennero costruiti circa 21, poi lo scoppio della prima guerra mondiale decretò il loro scarso successo come bombardieri. Nel 1927 viene costruito il dirigibile più famoso di tutti, lo LZ 127 Graf Zeppelin. E' la prima volta che viene compiuta la traversata atlantica dall'Europa (Friedrichshafen) agli Stati Uniti (Lakehurst, New Jersey) senza scali, in 111 ore, non dal pilota "in solitaria" ma con equipaggio e passeggeri a bordo. E' l'inizio dell'era del trasporto commerciale: nel 1929 lo Graf Zeppelin fa il giro del mondo (35 giorni) toccando New York, Los Angeles, Tokio. Nel 1931, in una settimana, il dirigibile arriva anche al Polo Nord: poi è la volta del Brasile. In totale, fino al 1935, l'aeronave effettua 590 viaggi senza incidenti, percorrendo oltre 1 milione di chilometri e trasportando dodicimila passeggeri. La fine dello LZ 127 Graf Zeppelin coincide con la fine di quello che sarebbe dovuto essere il suo successore, lo LZ 129 Hidenburg, ovvero la più grande aeronave mai costruita al mondo (245 metri di lunghezza, solo 24 in meno del Titanic); nel Maggio del 1937, mentre stava attraccando a Lakehurst, l'Hindenburg prende improvvisamente fuoco e viene distrutto nel giro di circa trenta secondi. Delle 97 persone a bordo, ne muoiono (miracolosamente) solo 35, ma la tragedia viene ampiamente documentata da cinegiornali e fotografi, destando profonda impressione in tutto il mondo. L'aviazione tedesca decide di sospendere tutti i voli, in attesa dell'accertamento delle cause della tragedia; l'occasione è colta "al volo" dal governo Nazista per nazionalizzare la fabbrica di Friedrichschafen e convertirla in industria bellica; la tranquilla cittadina sul lago di Costanza diviene in breve tempo il più grande centro produttivo di armamenti e di aerei di tutta la Germania, pagando conseguenze post-belliche molto salate. Il ministro dell'aviazione nazista Hermann Göring, che non aveva mai mostrato molta simpatia per i dirigibili, ordinò lo smantellamento dello Graf Zeppelin per recuperare l'alluminio che ne costituiva la struttra interna. E' il 1940. Se visitate oggi Friedrichshafen non potete non entrare (anche perchè, bisogna dirlo, non c'è molto altro da fare) allo Zeppelin Museum, sulla riva del lago di Costanza, dove è stata ricostruita una sezione del mitico LZ 127, recuperando arredi originali dell'epoca. Souvenir irrinunciabile, per "noi" birrofili, è invece una bottiglia di Zeppelin Bier che potete acquistare (anche in formato magnum da un litro e mezzo) nel vicino supermercato Edeka. Prodotta dalla Max Leibinger Brauerei di Ravensburg, ha una bella etichetta retrò e un bel colore ambra; bella anche la schiuma, leggermente ocra, cremosa e dalla trama fine, di buona persistenza. Meno bello (leggasi buono) invece è l'aroma, abbastanza blando: c'è un po' di caramello e frutta secca, un'arida anteprima di quello che ci aspetta poi al palato. Gusto scarso, caramello, tostature, un po' di amaro erbaceo a chiudere. Molto leggera e molto "watery", è dichiaratamente non filtrata e quindi rientrerebbe nel filone tedesco delle "zwickl/kellerbier". Si beve senza stracciarsi le vesti, ma è terribilmente noiosa. Lo Zeppelin meriterebbe un "tributo" di ben altro spessore, ahinoi. Formato: 33 cl., alc. 5.2%, scad. 24/07/2012, prezzo 0.88 Euro. Sito dedicato: http://www.zeppelin-bier.com/

Nessun commento:

Posta un commento