lunedì 10 marzo 2014

BrewDog Cocoa Psycho

Da qualche anno, poco prima delle festività natalizie BrewDog immette sul mercato alcune birre prototipali, che possono essere di solito acquistate presso il loro sito internet o bevute nei vari BrewDog bar, ma ne sono arrivate anche in Italia. I clienti devono poi indicare la propria preferenza sul sito del birrificio; la birra vincitrice sarà poi prodotta regolarmente nel corso dell’anno successivo. Il concorso si apre  il 9 dicembre del 2012, con queste tre pretendenti:  Cocoa Psycho, una imperial stout prodotta con cacao, caffè e vaniglia; Place Jack Hammer 7.2%, una (nuova, ennesima) IPA da 200 IBUs; Nuns with Guns, una pilsner molto luppolata.  La vincitrice del 2012 Prototype Challenge è Cocoa Psycho, che vince con il 40.88% di preferenze su un totale di 658 voti espressi. La promessa viene quindi mantenuta ed ecco che nel 2013 Cocoa Psycho va a rimpolpare la già vasta gamma di produzioni Brewdog: importante contenuto alcolico (10%), malti Extra Pale, Cara, Smoked, Black e Roasted, frumento, luppoli Cascade, Fuggles, Goldings; chicchi di caffè macinati, baccelli di vaniglia e granella di cacao. 
L’aspetto è sontuoso ma quasi minaccioso: nera, con una testa di schiuma color marrone molto scuro, compatta, cremosa e molto persistente. Al naso, pulito e abbastanza pronunciato, c’è una ben riuscita convivenza tra gli attesi sentori di caffè e di orzo tostato e sfumature che richiamano il tabacco, il cioccolato, il mirtillo, il fruit cake e l’affumicato, con una leggera presenza alcolica che s’affaccia solamente quando la birra inizia a scaldarsi. 
In bocca è meno massiccia di quanto l’aspetto possa far immaginare: il corpo è medio-pieno, e le bollicine sono molto poche; è invece piacevolmente morbida e accomodante, con una consistenza cremosa molto gradevole. Il gusto è meno interessante, meno complesso e meno pulito dell’aroma: è dominato da un amaro molto deciso di caffè liquido, torrefatto e qualche leggera nota di cioccolato amaro, senza molte altre sfumature. Se l’alcool è presente senza mai disturbare, sono le tostature che peccano un po’ di finezza ed arrivano a “raschiare” un po’  la gola; una leggera acidità conferita dai malti scuri viene un po’ in soccorso ad alleviare il palato. Chiude con un finale molto lungo, ovviamente ricco di caffè e torrefatto, dove però c’è anche una gradevole presenza (quasi polverosa) di cioccolato amaro e di affumicato. Dopo più di una delusione da BrewDog, Cocoa Psycho è una buona imperial stout che finalmente soddisfa, pur essendo ben lontana dall’eccellenza;  sebbene l’inizio (l'aroma) sia molto promettente, la birra in bocca si perde un po’ per strada risultando sgraziata in alcuni aspetti e monocorde alla distanza. Si lascia comunque bere senza grosso impegno, nonostante l’elevata gradazione alcolica. Non brilla di pulito (la vaniglia, se c’era, è affondata nel mare di caffè e di tostato?) ma riesce comunque ad essere una bevuta alquanto godibile. 
Formato: 33 cl., alc. 10%, IBU 85, lotto 218, scad. 13/09/2018, pagata 4.82 Euro (beershop, Inghilterra).

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