domenica 9 marzo 2014

Samuel Smiths Taddy Porter

Mentre Londra e tutta l'Inghilterra sono in pieno fermento ed attraversate da una "new wave" brassicola che spesso coincide con l'abbondante uso di luppoli americani, senza volgere lo sguardo alla grande tradizione nazionale, ci sono birrifici che invece continuano da secoli per la strada tracciata dai "padri"; lontana dalle luci della moda e delle ribalta, la Samuel Smith (1847) rimane uno dei punti fermi a cui rivolgersi se volete bere una birra  tipicamente inglese, e non un'interpretazione inglese di una birra americana.
Si trova a Tadcaster, una città dello Yorkshire dove, grazie all'eccellente qualità dell'acqua, avevano un tempo trovato casa molti birrifici;  e questa porter, chiamata appunto Taddy (Tadcaster) vuole essere un omaggio alla propria città. Venne prodotta per la prima volta nel 1979,  una novità  che andava in controtendenza con la popolarità dello stile, in quel periodo; la sua bella etichetta sembra invece provenire da molti, molti decenni prima.
Nel bicchiere è di color marrone scurissimo, con riflessi color castagno; si forma una discreta testa di schiuma beige, fine e cremosa, dalla buona persistenza. L'aroma è di orzo tostato, cioccolato al latte, mirtilli, con una lieve presenza di tabacco e di cenere; pulito ed elegante, riporta idealmente in quell'Inghilterra del diciannovesimo secolo, quando le porter erano le birre più popolari. 
Al palato si presenta leggera e poco carbonata, in quel punto d'incontro ideale tra la necessità di essere scorrevole e quella di risultare morbida e presente in bocca, senza essere sfuggente. Ci sono soprattutto orzo tostato e caffè, con sfumature più leggere di cioccolato, liquirizia, fruit cake; anche qui c'è pulizia e finezza, con un finale leggermente acidulo e secco, che lava bene il palato e lascia una scia abbastanza lunga ed amara ricca di caffè e liquirizia. Una birra di ottimo livello che fa della semplicità e della facilità di bevuta il suo punto di forza; vi ritroverete quasi senza accorgervene con la pinta quasi vuota e con il bisogno di ordinarne un'altra. In Italia l'ho quasi sempre vista nell'insoddisfacente formato da 35,5 centilitri, mentre è disponibile anche nel più generoso ed auspicabile formato da 55,5. Il birrificio la consiglia in abbinamento con cozze, ostriche, vongole, cocktail di gamberi o di granchio, aragosta (lobster bisque), scaloppina di manzo, mousse e/o tortino di cioccolato; nel caso foste indecisi, bevetela da sola.
Formato: 35.5 cl., alc. 5%, lotto 13134, scad. 08/2014, pagata 4.00 Euro (beershop, Italia).

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