E' un'aggiunta abbastanza recente nel catalogo De Struise, questa Sint Amatus 12; viene infatti alla luce nel 2012, come una specie di tributo alle proprie radici, quel paese di Oostvleteren (l'unico in Belgio) che ha come patrono Sint Amatus o, in francese, Saint Aimé. Trattasi di un monaco nato a Grenoble intorno al 560- 570, che entrò da giovane nel monastero di Saint Maurice d'Agaune, in Svizzera, e divenne - pare - vescovo di Sion. Nella sua vita fondò due monasteri in Francia prima di ritirarsi a vivere gli ultimi anni della sua vita in una sorta di pozzo all'interno di una grotta, da eremita, nutrendosi solamente di quello che i suoi fratelli calavano dall'alto con l'aiuto di una corda.
La birra nasce nel periodo (2009) in cui gli Struise, ancora senza impianto proprio, stavano programmando la costruzione del proprio birrificio; una birra benaugurante, o una sorta di "voto" per far sì che tutto andasse bene. Ma quel "12" posto proprio dopo il nome della birra fa inevitabilmente pensare alla "12" per eccellenza, a quella Westvleteren che viene prodotta a pochissimi chilometri di distanza di Oostvleteren.
L'etichetta non passa certamente inosservata, nella sua dissacrante bruttezza; disegnata dallo Struise Carlo Grootaert, sembra sia nata come sarcastica reazione alla critica ricevuta da un giornalista canadese che aveva definito gli Struise come "un gruppo di bastardi dediti all'autopromozione". I birrai decidono allora di raffigurarsi come dei veri e propri santi, in una sorta di icona religiosa che vede Peter a sinistra, Urbain in alto nelle vesti di dio, Carlo al centro come una sorta di patriarca e Phil alla sua sinistra. Non cercherò di decifrare l'iconografia dell'etichetta ed i simboli in essa contenuti, come il ramo di ulivo (simbolo della pace), il libro delle scritture e quelle tre dita alzate dal "santo" a sinistra che alludono al dogma della Trinità.
Meglio berci sopra, con questa Quadrupel (o Belgian Strong Ale, se non si vuole considerare le "Quad" come uno stile) che viene invecchiata in botti di bourbon di Labrot & Graham provenienti dal le distillerie Woodford Reserve, Kentucky, USA.
Vintage 2010, quindi si tratta di uno dei primi lotti prodotti dagli Struise. E' di un bellissimo color marrone scuro, con splendide ed intense sfumature rossastre; la schiuma è ancora in ottima forma, biancastra, abbastanza fine e cremosa, con una buona persistenza. Anche l'aroma è ancora forte, con una ricca presenza di frutta secca (uvetta, fichi, datteri), prugna sotto spirito, zucchero candito, marzapane, amaretto ed anche qualche lieve nota metallica. E' una birra che ti fa immediatamente domandare dove sia finito il contenuto alcolico (10.5%) dichiarato in etichetta: corpo più verso il medio che il pieno, pochissime bollicine, è morbida in bocca e si sorseggia con sorprendente facilità. Dopo quattro anni non ci sono praticamente segni di ossidazione, mentre il gusto è spiccatamente dolce e ricco di frutta che richiama l'aroma: datteri, uvetta e prugna. Ci sono anche note di biscotto speziato, fruit cake ed un finale lievemente astringente, con una punta amara di radice. Ben lontana dalla complessità delle migliori "quadrupel" (purtroppo non riesco a evitare il paragone con la Rochefort 10) è una birra molto dolce che sembra addirittura "troppo" leggera rispetto all'alcool che dovrebbe portare in dote; manca quel calore etilico che ti aspetteresti di trovare un sottofondo, quelle fondamenta sulle quali si posano poi tutti gli altri elementi. Un po' di tepore in verità arriva, ma è solo a fine corsa, quando la birra è già passata per l'esofago; il livello qualitativo è alto, si tratta comunque di un bel bere che però tende a battere sugli stessi tasti (uvetta-prugna-dattero), senza molta fantasia o sorprese ed un po' avaro di emozioni.
Formato: 33 cl., alc. 10.5%, lotto B, scad. 09/2015, pagata 5.50 Euro (beershop, Italia).
L'assaggiai appena uscita e la trovai forte, troppo decisa; sicuramente giovane.
RispondiEliminaNe comprai un'altra appositamente per farla invecchiare. Penso sia arrivato il momento di berla :D